Il 15 luglio 2023 è entrato in vigore il d.lgs. 24/2023 “Attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali”.
I dipendenti che intendono segnalare situazioni di illecito riguardanti la Giunta regionale, di cui siano venuti a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, possono effettuare
- una segnalazione interna al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza della Giunta regionale attraverso il modulo presente al collegamento sotto indicato.
Oppure nei casi previsti dalla normativa (art.6 dlgs24/2023)
L’Amministrazione ha predisposto sistemi di tutela della riservatezza circa l’identità del segnalante .
Il collegamento rimanda alla intranet regionale e richiede pertanto l’autenticazione con sistema Cohesion.
https://whistleblower.regione.marche.it/
Prima di effettuare una segnalazione al RPCT della Giunta Regionale, leggere l’Informativa sul trattamento dei dati personali (ai sensi dell’art. 13, Regolamento 2016/679/UE - GDPR).
Oggetto delle segnalazioni sono le Violazioni, come definite all’art. 2 comma 1 lett. a) del D.Lgs. 24/2023.
SI RICORDA CHE:
- a tutela del segnalante è garantita la riservatezza (artt. 4 e 12 del d.lgs. 24/2023) e sussiste il divieto di ritorsioni (art. 17 del d.lgs. 24/2023)
- le segnalazioni devono essere chiare, circostanziate e non sono ammissibili qualora fondate su meri sospetti, voci di corridoio, circostanze generiche e fatti non verificabili.
PERDITA DELLE TUTELE (art. 20, comma 3, D.Lgs. 24/2023)
Le tutele non sono garantite quando è accertata, anche con sentenza di primo grado, la responsabilità penale della persona segnalante per i reati di diffamazione o di calunnia o comunque per i medesimi reati commessi con la denuncia all’autorità giudiziaria o contabile ovvero la sua responsabilità civile, per lo stesso titolo, nei casi di dolo o colpa grave.