È questo il cuore del Programma Nati per Leggere: promuovere una tutela del bambino più ampia in nome del suo diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Il Programma è promosso dall'AIB - Associazione Italiana Biblioteche, dall'ACP - Associazione Culturale Pediatri e dal CSB - Centro per la salute del bambino, col contributo di professionisti del mondo della cultura e dell'editoria per ragazzi, della sanità, dei servizi sociali ed educativi e di tantissimi volontari che danno voce e anima al Programma.
I genitori e tutti gli adulti vicini al bambino hanno un ruolo determinante ed il progetto mira ad informarli correttamente fornendogli suggerimenti e materiale utile.
Il progetto regionale è coordinato dalla Regione Marche in collaborazione con AIB Marche e l'Asur regionale , L'Associazione Culturale Pediatri marchigiana, la Federazione Italiana Medici Pediatri, le Aziende Ospedaliere delle Marche e con il supporto organizzativo e amministrativo dei 5 Comuni capoluogo.
Perché leggere ai bambini fin da piccoli

Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività molto coinvolgente per entrambi che rafforza la relazione adulto-bambino.
Tra le varie attività utili allo sviluppo del bambino, i pediatri indicano che la lettura insieme durante i primi 3 anni di vita è la cosa più importante che i genitori possono fare per preparare il bambino alla scuola. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di leggere. Ciò gli consentirà una più facile comprensione dei testi scolastici e una minore fatica nello svolgimento dei compiti e dei temi, in tutte le materie.
Leggere ad alta voce è piacevole e crea l'abitudine all'ascolto, aumenta molto la capacità di attenzione, e accresce il desiderio di imparare a leggere. La vostra voce è magia per il bambino. L'elemento che più conta é lo stare insieme, condividere la lettura come un'attività semplice.
Osservare un bambino piccolo dotato di capacità di linguaggio ed espressione simili a quelle di bambini più grandi fa sempre un certo effetto, in particolare quando il genitore le confronta con quelle che erano le proprie capacità alla stessa età del figlio. Anche un genitore poco scolarizzato, che può temere che il proprio bambino possa non avere successo a scuola, potrà scoprire egli stesso che invece, tramite la lettura insieme, il proprio figlio dimostrerà doti intellettuali più avanzate rispetto a quelle di bambini coetanei i cui genitori non hanno però praticato la lettura insieme.
Prova a sperimentare tu stesso: osserva un bambino di quattro anni che ha frequentato Nati per Leggere e confrontalo con le capacità linguistiche di un bambino della medesima età ma che non sia stato metodicamente esposto nei primi anni di vita alla lettura insieme. Noterai tu stesso quanto la proprietà di linguaggio del primo bambino assomigli a quella di bambini molto più grandi.
Non si pensi quindi che il leggere ad un bambino molto piccolo, che non è ancora in grado cioè di comprendere completamente ciò che ascolta, sia un'operazione poco utile. Al contrario! Il bambino esposto alla lettura è perfettamente in grado già molto presto, di estrarre e fare proprie le parole e le regole del linguaggio, abilità che, senza la lettura, acquisirebbe, come appunto accade, molto più tardi.
Il genitore non deve possedere doti particolari di bravura o di tecnica per leggere insieme, è sufficiente seguire il testo e le figure, e intraprendere con il bambino una lettura ricca di scambi affettivi.
Dieci buoni motivi per leggere assieme ai nostri bambini - tratto dal sito nati per leggere