Grazie allo sviluppo della ricerca biomedica, da tempo è stata evidenziata l’influenza del sesso e del genere sulla fisiologia, sulla fisiopatologia, sulla clinica e sulla efficacia degli interventi diagnostico-terapeutici.
Uomini e donne infatti differiscono tra loro per fattori legati alla biologia (peso, percentuale di grasso corporeo, enzimi epatici, ormoni sessuali, ecc) e per fattori socio culturali (l’educazione, stili di vita, ecc).
A causa di tali differenze il decorso delle patologie e la risposta alle cure farmaceutiche variavano sensibilmente tra i due sessi.
Di fatto diversa è la propensione ad assumere medicinali, diverse sono le patologie che più frequentemente colpiscono uomini e donne e diversa è la risposta ai farmaci.
Di tali differenze occorre tener conto al fine di garantire in maniera paritaria il diritto alla salute di tutti i cittadini indipendentemente dal genere.
Da questa impostazione nasce lo sviluppo di una nuova programmazione che promuove iniziative volte:
ad assicurare le pari opportunità ed a rimuovere le discriminazioni all'accesso alle cure, definendo procedure per l’inclusione del criterio della differenza di genere nella raccolta ed elaborazione dei flussi informativi centralizzati e periferici;
ad individuare i settori della ricerca da privilegiare sulle tematiche dei fattori di rischio collegati ad alcune patologie emergenti tra la popolazione femminile e sull'invecchiamento;
ad assicurare momenti di verifica (gender auditing) per valutare l’impatto di genere sulle scelte programmatiche contenute nei piani sanitari.
Il Progetto “Il cuore delle donne”, predisposto di concerto dalla Commissione Pari Opportunità e dall'Assemblea Legislativa del Consiglio Regionale, nell'ambito di un più vasto progetto sulla “Medicina di Genere”, esprime un valore aggiunto per intraprendere lo sviluppo di una cultura ”di genere”.
In particolare la predisposizione delle “Linee guida per la prevenzione delle malattie cardiovascolari nelle donne” consente alle donne del territorio di avvalersi di uno strumento informativo di alto livello che si ripercuote tuttavia nella vita quotidiana delle marchigiane.
Tale strumento permette alle stesse di migliorare la consapevolezza dei rischi e l’intercettazione precoce dei sintomi relativi alle malattie cardiovascolari garantendo quindi un incremento della prevenzione primaria.
Il risultato finale consiste nella possibilità di sviluppare una migliore prevenzione mediante un linguaggio sempre più omogeneo proprio del mondo femminile.
Queste Linee Guida sono indirizzate al sesso femminile e sono finalizzate alla divulgazione delle conoscenze scientifiche sulla prevalenza dei fattori di rischio cardiovascolari nelle donne nelle varie età e delle modalità scientificamente accettate per affrontarli per prevenire l’insorgenza delle malattie cardiovascolari (MCV) nel sesso femminile.
Le malattie cardiovascolari e l’ictus non colpiscono solamente gli uomini, esse infatti rappresentano la principale causa di morte delle donne in tutto il mondo, più degli uomini, e presentano delle caratteristiche cliniche e fisiopatologiche diverse dal sesso maschile.
Queste malattie si presentano con sintomi differenti tra uomini e donne, spesso sono trattate in diversa maniera, ed hanno una prognosi differente; le donne infatti presentano una mortalità superiore di 1,5 volte rispetto agli uomini entro 1 anno da un infarto miocardico.
La conoscenza dei più comuni fattori di rischio e la valutazione del proprio stato di salute, anche con l’utilizzo di specifici score, rappresentano il primo passo per combattere la malattia cardiovascolare e salvare le vite delle donne.
Tu, tua madre, tua nonna, tua figlia, le tue sorelle e le tue amiche potete proteggere il vostro cuore.
Il fumo, l’inattività fisica, il diabete, l’ipertensione arteriosa, il colesterolo elevato, l’eccessiva alimentazione e l’obesità sono i principali fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e l’ictus; per questo motivo vanno affrontati e controllati senza indugi.
Queste Linee Guida basate sulle evidenze forniscono le raccomandazioni cliniche per la prevenzione delle MCV nelle donne.
Data Aggiornamento 28/06/2019
Data Modifica 20/04/2016