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Salute

Da lunedì 15 giugno il numero verde Covid-19 delle Marche non è più presidiato da operatori sanitari. Puoi usare il numero verde 1500, attivo tutti i giorni h24. Per informazioni sanitarie: contatta il tuo medico curante o la guardia medica. Per informazioni non sanitarie: chiama la sala operativa della Protezione civile allo 071 806 4163 - 4164.

Nuovo Coronavirus: le indicazioni operative nelle Marche

 

Decalogo anti Covid-19

 

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MINISTERO DELLA SALUTE

 

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Il 31 dicembre 2019, le autorità sanitarie cinesi hanno notificato un focolaio di casi di polmonite ad eziologia non nota nella città di Wuhan (Provincia dell’Hubei, Cina). Molti dei casi iniziali hanno riferito un’esposizione al Wuhan’s South China Seafood City market. Il 9 gennaio 2020, il China CDC (il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie della Cina) ha identificato un nuovo coronavirus (provvisoriamente chiamato 2019-nCoV) come causa eziologica di queste patologie. Le autorità sanitarie cinesi hanno inoltre confermato la trasmissione inter-umana del virus. L’11 febbraio, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal 2019-nCoV è stata chiamata COVID-19 (Corona Virus Disease).

Il Gruppo di Studio sul Coronavirus (CSG) del Comitato internazionale per la tassonomia dei virus (International Committee on Taxonomy of Viruses) ha classificato ufficialmente con il nome di SARS-CoV-2 (Severe acute respiratory syndrome coronavirus 2) il virus provvisoriamente chiamato dalle autorità sanitarie internazionali 2019-nCoV e responsabile dei casi di COVID-19 (Corona Virus Disease). classificandolo, appunto, come
L’11 marzo 2020, l’OMS, dopo aver valutato i livelli di gravità e la diffusione globale dell’infezione da SARS-CoV-2, ha dichiarato che l’epidemia di COVID-19 poteva essere considerata una pandemia.


La pandemia da virus SARS-CoV-2 ha rappresentato un’emergenza sanitaria e sociale di enorme rilevanza, per la quale sono stati messi in atto interventi di sanità pubblica eccezionali (isolamento dei casi e quarantena dei contatti, obbligo di utilizzo di mascherine e ed obbligo vaccinale per categorie, interventi di distanziamento sociale, fino al lock down, campagne vaccinali di massa, introduzione del green pass, sviluppo di terapie antivirali e di metodiche laboratoristiche innovative, nuovi modelli di assistenza territoriale e modelli dinamici di risposta dell’organizzazione ospedaliera, ecc.).
Il sistema sanitario, e non solo, si è trovato nella necessità di gestire un evento di notevole portata e di adattarsi alle diverse fasi della pandemia, tuttora in corso anche se è stato revocato lo stato emergenziale.

In questa sezione sono reperibili documenti ed indicazioni sulle indicazioni operative.

 

 

DOMANDE E RISPOSTE

 

LINK UTILI:

 

Risposte alle domande più frequenti

 

L’Ordinanza del Presidente della Regione Marche n. 43 del 19 novembre 2020, all’articolo 2, comma 2, ha una finalità anti-assembramento e non fa riferimento alle strutture attrezzate di bar, ristoranti e similari che utilizzano aree pubbliche o private aperte al pubblico, all’uopo autorizzati per la somministrazione di alimenti e bevande, che in base al DPCM del 3 dicembre possono tenere aperti dalle 5:00 fino alle ore 18:00.

Pertanto le sopraddette attività che utilizzano strutture attrezzate su suolo pubblico o suolo privato aperto al pubblico possono continuare a svolgere il loro lavoro fino alle ore 18:00 nel rispetto delle regole di distanziamento interpersonale nonché dei protocolli di sicurezza regionali.

 

 

L’Ordinanza del Presidente della Regione Marche n. 43 del 19 novembre 2020, all’articolo 1, comma 5, non obbliga a svolgere le lezioni di educazione fisica all’aperto

Tale comma prevede solo la regola della distanza obbligatoria di sicurezza interpersonale di almeno due metri per lo svolgimento al chiuso di suddette lezioni.

 

 

L’Ordinanza del Presidente della Regione Marche n. 43 del 19 novembre 2020, all’art. 1 comma 5 va interpretata nel senso che non sono sospese le lezioni individuali di canto e di strumenti a fiato purché vengano svolte mantenendo le distanze interpersonali di sicurezza.

 

 

L’Ordinanza del Presidente della Regione Marche n. 43 del 19 novembre 2020, all’articolo 1, comma 4, disciplina il corretto utilizzo della mascherina solo all’aperto e non all’interno degli autoveicoli.

Pertanto, si specifica che nel caso in cui l’automobilista si trovi da solo nell’autoveicolo, pur dovendo avere con sé il dispositivo di protezione delle vie respiratorie (come previsto dall’art. 1, comma 1, del D.P.C.M. 3 novembre 2020), non necessariamente dovrà indossarlo.

Qualora invece si trasportino altre persone, restano ferme le regole nazionali di precauzione già previste dal Governo:

http://www.governo.it/it/articolo/domande-frequenti-sulle-misure-adottate-dal-governo/15638

 

 

LINK UTILI:

 

Nuovo Coronavirus: le Raccomandazioni

Coronavirus: guardiamoci negli occhi con responsabilità; le 10 raccomandazioni

Coronavirus raccomandazioni; il testo in figura è riportato dopo la figura stessa

 

Coronavirus - 11 norme igieniche per prevenire il contagio e limitare il rischio di diffusione del nuovo Coronavirus: è assolutamente fondamentale la collaborazione e l'impegno di tutti.

Le raccomandazioni:

  1. Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
  2. Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
  3. Evitare abbracci e strette di mano.
  4. Mantenimento nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro.
  5. Igiene respiratoria. Starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.
  6. Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva.
  7. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
  8. Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce (non con le mani nude, se non si ha un fazzoletto usare l’incavo del gomito).
  9. Non assumere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
  10. Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
  11. Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

 

Perché le raccomandazioni di distanziamento

L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) sottolinea che queste misure di distanziamento sociale "hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, con un picco di casi concentrata in un breve periodo di tempo iniziale che è lo scenario peggiore durante un'epidemia per la sua difficoltà di gestione".
"Nel caso del coronavirus - spiega l'ISS - dobbiamo tenere conto, inoltre, che l'Italia ha una popolazione anziana, peraltro molto più anziana di quella cinese, e bisogna proteggerla il più possibile da contagi. Le misure indicate dalle autorità quindi vanno seguite nella loro totalità".

Consulta il primo piano dell'Istituto Superiore di Sanità: www.iss.it

Covid 19: cosa c'è da sapere

immagine di collegamento al pdf contenente le faq relative al Coronavirus

Manuali per le precedenti fasi 1 e 2

FASE 2

 

FASE 1

 

 

ricetta medica digitale: semplificate le procedure di rilascio prescrizioni

Per contenere i rischi legati all’emergenza #Covid19, sono state semplificate le procedure di rilascio delle prescrizioni mediche.
Si possono ottenere anche attraverso mail, sms o al telefono, senza bisogno di recarsi dal medico.
http://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2020/04/17/ricetta-medica-digitale-il-punto-sulle-novita (informazioni sul sito di AgID)

Informazione grafica: Il coronavirus e i nostri migliori amici... Tanto affetto, niente paura

 

La sorveglianza veterinaria e gli studi sperimentali suggeriscono che gli animali domestici siano, occasionalmente, suscettibili a SARS-CoV-2.

Viceversa, attualmente, non esiste alcuna evidenza che gli animali domestici giochino un ruolo nella trasmissione di SARS-CoV-2  all’uomo.

L'elevata circolazione del virus tra gli esseri umani sembra non risparmiare, in alcune occasioni, gli animali che condividono con l'uomo ambiente domestico, quotidianità e affetto.

Al 2 aprile 2020, a fronte di 800 mila casi confermati nel mondo di COVID-19 nell’uomo, sono solamente 4 i casi documentati di positività da SARS-CoV-2 negli animali da compagnia; due cani e un gatto ad Hong Kong e un gatto in Belgio. In tutti i casi, all'origine dell'infezione negli animali vi sarebbe la malattia dei loro proprietari, tutti affetti da COVID-19.

 

Pertanto, anche se la  possibilità che gli animali domestici possano contrarre l'infezione è scarsa, la comunità scientifica si pone domande in merito alla gestione sanitaria degli animali di proprietà di pazienti affetti da COVID-19.

La raccomandazione generale è quella di adottare comportamenti utili a ridurre quanto più possibile l'esposizione degli animali al contagio.

 

Quando si maneggia e ci si prende cura degli animali, è necessario rispettare sempre le buone misure igieniche di base e comportamentali.

 

Ciò include il lavaggio delle mani prima e dopo aver maneggiato animali, il loro cibo o le loro provviste, nonché evitare di baciare, leccare o condividere con essi il cibo.

 

In generale, quando possibile, le persone che sono malate o sottoposte a cure mediche dovrebbero evitare uno stretto contatto con i loro animali domestici e avere un altro membro della famiglia che si prende cura degli stessi.

 

Raccomandazioni per la gestione degli animali in ambiente domestico di pazienti in isolamento fiduciario o obbligatorio per COVID-19

 

La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve evitare i contatti stretti con gli animali da compagnia.

 

Gli animali che vivono in casa devono soggiornare in altre stanze o, se ciò non è possibile, bisogna mantenere una distanza dì almeno 1 metro dagli animali che vanno opportunamente confinati in spazi dedicati.

 

La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve indossare guanti monouso e una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si avvicina o accudisce l’animale da compagnia.

 

Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, o con una soluzione idroalcolica:

  • prima e dopo ogni contatto con gli animali da compagnia o con il suo ambiente
  • prima e dopo aver preparato loro il cibo

 

Pulire e disinfettare quotidianamente le ciotole del cibo e dell’acqua, nonché le superfici di stazionamento dell’animale. Le operazioni devono procedere dall’alto verso il basso. Il pavimento deve essere l’ultima superficie trattata. Utilizzare un normale disinfettante a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo, oppure con alcol 70%, indossando guanti e indumenti protettivi.

 

La preparazione per l’uscita di casa dei cani (sgambatura), deve essere effettuata  indossando mascherina e guanti ed applicando un guinzaglio pulito e disinfettato.

La persona convivente non sottoposta a misure di isolamento, incaricata del servizio, deve indossare sempre mascherina e  guanti.

Se il servizio è effettuato da una  persona esterna (parente, conoscente, Associazione) per la consegna il cane viene legato all’esterno dell’abitazione per evitare che la persona incaricata entri nella stessa.

Ogni superficie toccata (maniglie, porta, zerbino, ecc) deve essere pulita e disinfettata.

 

Al rientro in casa del cane è sufficiente eseguire:

  •  spazzolatura del mantello
  •  controllo e pulizia dei cuscinetti plantari

 

In caso di emergenza veterinaria rivolgersi al veterinario di fiducia per stabilire le modalità di intervento e trasporto dell’animale da compagnia presso la struttura sanitaria.

Validazione in deroga di mascherine chirurgiche e Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) prodotti in paesi UE

Il decreto “Cura Italia” art. 15 DL n. 18/2020 al fine della gestione dell'emergenza COVID-19, e fino al termine dello stato di emergenza, consente di produrre, importare ed immettere in commercio mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale in deroga alle vigenti disposizioni.

La funzione di validazione straordinaria e in deroga delle Mascherine Chirurgiche prodotte nei paesi UE è attribuita all’Istituto Superiore di Sanità (ISS) mentre quella relativa ai dispositivi di protezione individuale (dpi) prodotti nei paesi UE è di competenza dell’INAIL.

Per le Mascherine Chirurgiche ed i dispositivi di protezione individuale (dpi) importati dai paesi extra UE il Decreto “Rilancio” art. 66 bis L. 77/2020 ha attribuito la competenza alle Regioni.

 

  • validazione straordinaria e in deroga delle MASCHERINE CHIRURGICHE prodotte nei paesi UE

Competenza: Istituto Superiore di Sanità (ISS)

https://www.iss.it/procedure-per-richiesta-produzione-mascherine

 

  • validazione straordinaria e in deroga dei DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) prodotti nei paesi UE

Competenza: INAIL

https://www.inail.it/cs/internet/attivita/ricerca-e-tecnologia/certificazione-verifica-e-innovazione/validazione-in-deroga-dpi-covid19.html

 

  • validazione straordinaria e in deroga delle MASCHERINE CHIRURGICHE e DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) importati da paesi extra UE

Competenza: Regione Marche

https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Commercio-Marche/Aree-tematiche/Validazione-mascherine

 

Riepilogo Competenze

Prodotto

Fabbricato in UE

Importato da paesi extra UE

Mascherine Chirurgiche

Istituto Superiore di Sanità (ISS)

Regione Marche

dispositivi di protezione individuale (dpi)

INAIL

Regione Marche

Informazione grafica: Numero verde per coronavirus dedicato esclusivamente alle persone sorde 3346392744 (whatsapp), attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 - un operatore medico avrà cura di rispondere alle richieste via chat durante le ore del servizio