Programmi Pluriennali
La Regione al fine di coordinare le scelte e le attività delle aree protette ha attivato, sin dall’anno seguente all’approvazione della legge regionale di settore, il Programma triennale regionale aree protette. Con il I° ed il II°, relativi rispettivamente ai trienni 1995/1997 e 1998/2000, le risorse finanziarie sono state principalmente volte a creare le strutture tecniche e strumentali necessarie all’avvio delle attività nei nuovi parchi istituiti. Sono stati infatti finanziati i progetti per la realizzazione delle sedi dell’aree protette, dei centri visita, delle foresterie, spesso acquisendo e ristrutturando edifici di valore storico-architettonico, per i primi interventi di valorizzazione del territorio tutelato (infrastrutture e servizi destinati alla fruibilità dell’area protetta, recuperi e manutenzioni ambientali, vigilanza e prevenzione incendi, recupero di manufatti storico-culturali, sistemazioni naturalistiche, mostre ed iniziative culturali e promozionali), per gli studi e per le ricerche scientifiche sulle componenti naturalistiche, per la redazione degli strumenti di pianificazione (piano del parco o piano di gestione della riserva e relativi regolamenti), per l’educazione ambientale.
Con gli ultimi programmi d’azione, si è proseguito sulla linea della precedente programmazione che si è però estesa anche alle aree protette nel frattempo istituite (Riserva statale della Gola del Furlo, Riserva regionale di Ripa Bianca, Riserva regionale della Sentina e Riserva naturale Monte San Vicino e Monte Canfaito) interessando anche nuovi interventi ed attività come lo sviluppo delle energie alternative e, con il VI° Programma relativo al triennio 2010/2012, anche azioni coordinate e sviluppate in un’ottica di rete.
Il PTRAP 2013/2015 si è posto in continuità con i precedenti Programmi allo scopo di mantenere quanto realizzato in termini di strutture ed infrastrutture dai Soggetti gestori delle aree protette; inoltre ha sottolineato la necessità di una politica improntata a una visione di sistema delle problematiche inerenti la conservazione, il recupero, la valorizzazione, l’informazione e l’educazione ambientale con particolare riferimento alle azioni tese alla realizzazione della Rete Ecologica Regionale per il ruolo prioritario che svolge nella difesa della natura e dell’Infrastruttura Verde Regionale (IVeM)
Con Legge Regionale 16 febbraio 2015 n° 3 il programma cambia la periodicità divenendo quinquennale; il PQuAP 2016-2020 si è caratterizzato, particolarmente nei suoi primi tre anni, per l’impossibilità di attuare investimenti da parte degli Enti gestori in conseguenza della mancanza di trasferimenti regionali ad hoc. Conseguentemente gli stanziamenti del biennio successivo sono stati destinati, per la maggior parte, ad interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio esistente. Durante tale vigenza il sistema delle aree protette è stato implementato con l’istituzione della Riserva naturale regionale Bosco di Tecchie, ricadente nel Comune di Cantiano in provincia di Pesaro e Urbino.
Il PQuAP 2021-2025, attualmente vigente, promuove, in aggiunta alle azioni da sviluppare nelle singole aree protette, la realizzazione di iniziative, coordinate da un unico soggetto gestore, che coinvolgano il sistema delle aree naturali protette nel suo insieme. Rispetto ai precedenti programmi, intende agire, con ulteriore attenzione, verso la risoluzione delle problematiche relative alle specie invasive ed alloctone deleterie. Tra le sue principali azioni specifiche si ritrovano: l’avvio di un processo di valutazione degli effetti indotti dai Piani sul territorio; l’avvio dell’iter amministrativo per dotare del proprio Piano la Riserva regionale del Bosco di Tecchie.
ultimo aggiornamento 2 luglio 2021