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Progetto Water Care


Nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera "INTERREG Italia-Croazia", si colloca il progetto WATERCARE "WATER Management solutions for reducing microbial environment impact in Coastal AREas" ("Soluzioni di gestione delle acque per ridurre l'impatto ambientale microbico nelle zone costiere").


OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO WATERCARE
Le abbondanti e sempre più frequenti precipitazioni verificatesi negli ultimi anni hanno condotto ad un aumento del carico nelle reti locali di acque reflue urbane, che vengono immesse in mare.
L'obiettivo del progetto WATERCARE è quello di ridurre l'impatto che la contaminazione microbiologica ha sulle acque di balneazione, migliorando la qualità di queste ultime mediante un processo di analisi, controllo e gestione dei fenomeni che avvengono in cinque aree studio (in territorio italiano e croato), situate in prossimità di estuari di fiumi o torrenti.
In particolare, utilizzando strumenti innovativi nella gestione e nel trattamento delle acque reflue, lo scopo del progetto è quello di fornire un allarme immediato, in tempo reale, riguardo a possibili immissioni di acque di scolo in acque di balneazione: tali immissioni, causate da insolite piogge elevate, a seguito di anomalie climatiche, condurrebbero inevitabilmente a rischi ecologici, che potrebbero, però, essere previsti e gestiti tempestivamente.
Attraverso lo scambio di conoscenze, esperienze e capacità tecniche, il progetto WATERCARE fornirà linee guida e un modello di gestione delle acque di balneazione, grazie all’integrazione di aspetti tecnici, giuridici e finanziari, facilitando l'attuazione coordinata e transfrontaliera di buone pratiche di prevenzione e gestione dei fenomeni di contaminazione batterica, in conformità con le direttive WFD ("Water Frame Directive – Direttiva Quadro Acque") e MSFD (Marine Strategy Frame Directive – Direttiva Quadro sulla Strategia Marina"), in questo modo sostenendo i processi decisionali relativi alla gestione delle acque di balneazione.


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Progetto Hatch


Nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera "INTERREG Italia-Croazia", si colloca il progetto HATCH "Hadriaticum DATA HUB. Data management, protocols harmonization, preparations of guidelines: cross-border tools for maritime spatial planning decision-makers" ("Piattaforma dati dell'Adriatico. Gestione dei dati, armonizzazione di protocolli, redazione di linee guida: strumenti transfrontalieri per amministratori di pianificazione dello spazio marittimo").


OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO HATCH
Il mare Adriatico è ricco di biodiversità, e la mappatura dei dati chimici, fisici ed ecologici, relativi al suo stato ecologico e qualitativo, è necessaria ma ancora incompleta.
La pressione sull'ecosistema marino è in crescita, a causa della densità della popolazione umana costiera, e dello sfruttamento economico del mare come la pesca, navigazione, o turismo.
Lo scopo della MSP ("Marine Spatial Planning - Pianificazione dello Spazio Marittimo") è quello di identificare e organizzare le pressioni antropogeniche per un uso razionale dell'ambiente marino, al fine di proteggere e preservarne l'ecosistema.
I dati per le analisi chimiche, microbiologiche, sulla distribuzione dell'inquinamento (per es., l'impatto dei porti e la contaminazione della costa), sono raccolti e organizzati per realizzare dei set di dati, pronti per alimentare una piattaforma consultabile dagli attori e amministratori della Pianificazione dello Spazio Marittimo.
Questi dati provengono dal riutilizzo dei progetti di cooperazione Interreg implicati nella preparazione della presente proposta.
Vengono redatti protocolli e linee guida per la manipolazione dei dati e per la lettura dei risultati delle misurazioni, nonché su come organizzarli in modalità armonizzata. Questo offre strumenti metodologici condivisi, allo scopo di velocizzare il processo di mappatura e di alimentazione della piattaforma di dati.
Le buone prassi vengono razionalizzate e condivise con gli altri paesi.



Project HATCH: Hadriaticum Data Hub - Successfully finished
D2.3.5 Web article 2 REGIONE MARCHE- EN

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DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO HATCH
13 mesi - dal 01/06/2022 al 30/06/2023

VALORE TOTALE DEL PROGETTO
566.621,00 EUR
di cui € 481.627,85 ERDF (European Regional Development Fund – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)
Budget Regione Marche 83.500,00 EUR

Aderiscono al progetto WATERCARE 6 partecipanti, tra Enti, Università, Società partecipate ed Istituti di ricerca: tre di essi sono italiani e tre croati. Nello specifico:

Ruolo Soggetto partecipante Sito
Lead Partner - LP Università degli Studi di Udine -Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali - DI4A https://www.uniud.it/it/ateneo-uniud/ateneo-uniud-organizzazione/dipartimenti/di4a
Project Partner 1 – PP1 CORILA - Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia http://www.corila.it/it/node/423
Project Partner 2 - PP2 Regione Marche - Direzione Ambiente e Risorse Idriche https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Ambiente/Tutela-delle-acque/Progetti-Europei#HATCH
Project Partner 3 – PP3 Università Istriana di scienze applicate - Centro di ricerca Metris https://www.iv.hr/en/istrian-university-of-applied-sciences
Project Partner 4 – PP4 Istituto Blue World di ricerca e conservazione marina - Plavi svijet Institut za istraživanje i zaštitu mora https://www.blue-world.org/what-we-do/our-projects/hatch/
Project Partner 5 – PP5 Università di Spalato - Dipartimento Studi Marini – UNIST https://www.unist.hr/en/znanost-tehnologija-i-projekti/ured-za-projekte-i-transfer-tehnologije/baza-projekata

RISULTATI ATTESI DAL PROGETTO

Nel corso degli anni, diversi importanti progetti hanno analizzato il mare Adriatico per definire le sue caratteristiche chimico-fisiche, per caratterizzare i suoi habitat, e per monitorare la fauna e la flora in esso presenti.
I progetti Interreg-ITHR hanno aggiunto delle ulteriori analisi significative, per descrivere le pressioni e l’inquinamento antropogenici.
Comunque, queste informazioni sono ancora non uniformi o armonizzate, ed è fortemente avvertito il bisogno di un’unica piattaforma che raccolga tutti questi dati, sia dagli attori politici che quelli tecnici, per provvedere uno strumento che consenta processi decisionali basati su dati affidabili.
Pertanto, i dati esistenti già raccolti, saranno analizzati, comparati e riorganizzati in un formato uniforme.
Questa attività verrà effettuata allo scopo di essere in grado di caricare i dati facilmente in un unico database disponibile in modalità transfrontaliera, e alimentato da dati di tutti i paesi coinvolti, ottenuti dai protocolli di analisi, la cui robustezza è validata, che dettaglieranno come elaborare e gestire i dati in ingresso per ottenere un risultato condiviso armonizzato.

Nello specifico:

1. HAdraticum HUB data set (piattaforma dati dell’Adriatico)
Raccolta e organizzazione dei dati: Data set geografici, per esempio organizzati in cartelle e sottocartelle tematiche, riguardanti inquinamento antropogenico, in questo contesto considerato come tutte le fonti di inquinamento dovuto ad attività antropogeniche che insistono sul mare Adriatico, e dati ecologici che capitalizzano i progetti STD ITHR coinvolti nel consorzio Hatch.
Dati relativi alle sostanze nutritive, metalli/ioni, distribuzione microbiologica/patogena (impatti derivanti dalla terraferma e/o marini), navigazione, rumore, impatti delle attività di pesca, verranno revisionati e riorganizzati per standardizzare il loro formato, per confermare i protocolli utilizzati per la loro raccolta, e per condividerli in modo uniforme, allo scopo di ottenere analisi statistiche con il giusto approccio, e per registrarli con un formato adeguato (ad esempio geopackage).
Il risultato atteso di questa attività di riorganizzazione dei dati è quello di prepararli per la piattaforma dati del mare Adriatico (Hadriaticum Hub), per essere successivamente alimentata sia dai contributori croati, che da quelli italiani.
Così come è stato fatto per il mar Baltico, lo scopo è quello di ottenere un quadro chiaro del mare Adriatico, suggerendo un “modo di lavorare” condiviso e transfrontaliero (WP3.1, pacchetto di lavoro 3.1).
Quest’importante attività di rielaborazione e riorganizzazione dei dati, deve coinvolgere anche esperti esterni come l’Università Politecnica delle Marche, l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale, l’Istituto di Salute Pubblica di Zara, l’ Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Ancona, il CNR, e l’Università di Venezia, data la loro conoscenza approfondita su aspetti di monitoraggio, le loro abilità in analisi e campionamento, definizione di protocolli analitici e gestione di dati statistici, e anche la loro competenza riguardo ai formati migliori per la raccolta dati.

2. Hadriaticum per la politica
Durata nel tempo della piattaforma dati realizzata: per preservare a lungo termine la validità della piattaforma dati dell’Adriatico, e garantirne la continua alimentazione, vengono definiti dei protocolli, poi condivisi sia con il personale tecnico, che con i pubblici amministratori locali, e anche con gli attori politici, allo scopo di uniformare l’approccio alla generazione e gestione dei dati fra i diversi paesi.
Questa attività dovrebbe fornire supporto alla MSP (Strategia di Pianificazione Marina), ma dovrebbe anche suggerire modalità di sfruttamento del mare più sostenibili e a minor impatto ambientale.
Questa attività è logicamente connessa ai pacchetti di lavoro 3.1 e 3.2 (WP3.1; WP3.2)

3. Le migliori prassi per Hadriaticum
Sviluppo di linee guida utili per la MSP (Panificazione dello Spazio Marittimo): l’analisi dei risultati dei progetti per lo sviluppo scientifico e tecnologico (STD projects) viene effettuata per evidenziare casi di studio e le migliori prassi per la gestione delle pressioni principali, da cui ottenere linee guida conformi ai regolamenti e direttive Europee, da condividere sia dentro che fuori l’area di Programma.
Questi risultati pratici sono di supporto all’incremento di conoscenza nelle comunità locali, attraverso un’adeguata divulgazione (vedi WP2.2, WP2.3, pacchetti di lavoro 2.2 e 2.3).
Viene coinvolto anche il comune di Monfalcone per evitare procedimenti dall’alto verso il basso.



MATERIALE INFORMATIVO
Sito del programma


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Nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera "INTERREG Italia-Croazia", si colloca il progetto HATCH "Hadriaticum DATA HUB. Data management, protocols harmonization, preparations of guidelines: cross-border tools for maritime spatial planning decision-makers" ("Piattaforma dati dell'Adriatico. Gestione dei dati, armonizzazione di protocolli, redazione di linee guida: strumenti transfrontalieri per amministratori di pianificazione dello spazio marittimo").


OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO HATCH
Il mare Adriatico è ricco di biodiversità, e la mappatura dei dati chimici, fisici ed ecologici, relativi al suo stato ecologico e qualitativo, è necessaria ma ancora incompleta.
La pressione sull'ecosistema marino è in crescita, a causa della densità della popolazione umana costiera, e dello sfruttamento economico del mare come la pesca, navigazione, o turismo.
Lo scopo della MSP ("Marine Spatial Planning - Pianificazione dello Spazio Marittimo") è quello di identificare e organizzare le pressioni antropogeniche per un uso razionale dell'ambiente marino, al fine di proteggere e preservarne l'ecosistema.
I dati per le analisi chimiche, microbiologiche, sulla distribuzione dell'inquinamento (per es., l'impatto dei porti e la contaminazione della costa), sono raccolti e organizzati per realizzare dei set di dati, pronti per alimentare una piattaforma consultabile dagli attori e amministratori della Pianificazione dello Spazio Marittimo.
Questi dati provengono dal riutilizzo dei progetti di cooperazione Interreg implicati nella preparazione della presente proposta.
Vengono redatti protocolli e linee guida per la manipolazione dei dati e per la lettura dei risultati delle misurazioni, nonché su come organizzarli in modalità armonizzata. Questo offre strumenti metodologici condivisi, allo scopo di velocizzare il processo di mappatura e di alimentazione della piattaforma di dati.
Le buone prassi vengono razionalizzate e condivise con gli altri paesi.


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Nell'ambito del programma di cooperazione transfrontaliera "INTERREG Italia-Croazia", si colloca il progetto WATERCARE "WATER Management solutions for reducing microbial environment impact in Coastal AREas" ("Soluzioni di gestione delle acque per ridurre l'impatto ambientale microbico nelle zone costiere").


OBIETTIVO GENERALE DEL PROGETTO WATERCARE
Le abbondanti e sempre più frequenti precipitazioni verificatesi negli ultimi anni hanno condotto ad un aumento del carico nelle reti locali di acque reflue urbane, che vengono immesse in mare.
L'obiettivo del progetto WATERCARE è quello di ridurre l'impatto che la contaminazione microbiologica ha sulle acque di balneazione, migliorando la qualità di queste ultime mediante un processo di analisi, controllo e gestione dei fenomeni che avvengono in cinque aree studio (in territorio italiano e croato), situate in prossimità di estuari di fiumi o torrenti.
In particolare, utilizzando strumenti innovativi nella gestione e nel trattamento delle acque reflue, lo scopo del progetto è quello di fornire un allarme immediato, in tempo reale, riguardo a possibili immissioni di acque di scolo in acque di balneazione: tali immissioni, causate da insolite piogge elevate, a seguito di anomalie climatiche, condurrebbero inevitabilmente a rischi ecologici, che potrebbero, però, essere previsti e gestiti tempestivamente.
Attraverso lo scambio di conoscenze, esperienze e capacità tecniche, il progetto WATERCARE fornirà linee guida e un modello di gestione delle acque di balneazione, grazie all’integrazione di aspetti tecnici, giuridici e finanziari, facilitando l'attuazione coordinata e transfrontaliera di buone pratiche di prevenzione e gestione dei fenomeni di contaminazione batterica, in conformità con le direttive WFD ("Water Frame Directive – Direttiva Quadro Acque") e MSFD (Marine Strategy Frame Directive – Direttiva Quadro sulla Strategia Marina"), in questo modo sostenendo i processi decisionali relativi alla gestione delle acque di balneazione.


 

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DURATA COMPLESSIVA DEL PROGETTO WATERCARE
30 mesi - dal 01/01/2019 al 30/06/2021

VALORE TOTALE DEL PROGETTO
2.833.019,40 EUR
di cui € 2.408.066,49 ERDF (European Regional Development Fund – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale)
Budget Regione Marche 129.900,00 EUR

Aderiscono al progetto WATERCARE 10 partecipanti, tra Enti, Università, Società partecipate ed Istituti di ricerca: cinque di essi sono italiani e cinque croati. Nello specifico:

Ruolo Soggetto partecipante Sito
Lead Partner - LP CNR - IRBIM Consiglio Nazionale delle Ricerche -Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine https://www.cnr.it/it/istituto/122/istituto-per-le-risorse-biologiche-e-le-biotecnologie-marine-irbim
Project Partner 1 – PP1 ASET SpA http://www.asetservizi.it/servizio-idrico-integrato/informazioni-generali/programma-cooperazione-transfrontaliera-interreg-v-a-italia-croazia-progetto-watercare/
Project Partner 2 - PP2 Regione Marche - P.F. Tutela delle acque e difesa del suolo e della costa https://www.regione.marche.it/Regione-Utile/Ambiente/Tutela-delle-acque/Progetti-Europei#WATERCARE
Project Partner 3 – PP3 Regione Abruzzo - Dipartimento Infrastrutture, Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica –DPE/ Servizio Opere Marittime e Acque Marine di Pescara http: http://www.regione.abruzzo.it/content/programma-di-cooperazione-transfrontaliera-interreg-v-italia-croazia-progetto-watercare
Project Partner 4 – PP4 Università di Urbino "Carlo Bo" - Dipartimento di Scienze Biomolecolari – DISB https://www.uniurb.it/ateneo/persone-e-strutture/dipartimenti/dipartimento-di-scienze-biomolecolari-disb
Project Partner 5 – PP5 Regione di Spalato – Dalmazia SDŽ https://dalmacija.hr/programi-gospodarstva/eu-projekti/watercare
Project Partner 6 – PP6 Regione di Dubrovnik – Neretva DNŽ http://www.edubrovnik.org/projekt-watercare/
Project Partner 7 – PP7 Università di Spalato - Dipartimento Studi Marini – UNIST https://www.unist.hr/en/znanost-tehnologija-i-projekti/ured-za-projekte-i-transfer-tehnologije/baza-projekata
Project Partner 8 – PP8 Centro di ricerca METRIS Istria https://www.centarmetris.hr/
Project Partner 9 – PP9 Agenzia Nazionale croata per la gestione delle acque – Acque croate https://www.voda.hr/hr/watercare-vodnogospodarska-rjesenja-za-smanjenje-mikrobioloskog-utjecaja-na-okolis-u-priobalnim

SITI INTERESSATI DAL PROGETTO

1 - Torrente Arzilla (Comune di Fano – Regione Marche);
2 - Fiume Pescara (Comune di Pescara – Regione Abruzzo);
3 - Fiume Rasa (Regione istriana - Istarska županija);
4 - Fiume Cetina (Regione spalatino dalmata - Splitsko-dalmatinska županija);
5 - Fiume Neretva (Regione raguseo narentana - Dubrovačko-neretvanska županija).

Inquadramento siti

RISULTATI ATTESI DAL PROGETTO

Il progetto è articolato in varie unità e prevede la realizzazione di:
- una rete di monitoraggio idro-meteorologico;
- un'infrastruttura ad hoc per la gestione delle acque di balneazione in un sito pilota attraverso un modello operativo previsionale;
- studi di fattibilità in altri 4 siti target per migliorare la pianificazione e la gestione dei problemi ambientali del sistema marino;
- un sistema di allerta in tempo reale in grado di identificare preventivamente il potenziale rischio ecologico derivante dalla contaminazione fecale delle acque di balneazione e di supportare i processi decisionali di governance nella gestione delle acque di balneazione.

Nello specifico:

1. Vasca di prima pioggia nell’area pilota del Comune di Fano, presso la foce del Torrente Arzilla
Nell’area pilota presso l’Arzilla, a Fano (PU), sarà costruita da ASET SpA una vasca di prima pioggia, che avrà lo scopo di trattenere le prime fuoriuscite di acqua, caratterizzate da flussi aventi una significativa contaminazione batterica.
La vasca di raccolta consentirà di trattenere le acque contaminate, che potranno essere drenate successivamente, impedendo la loro immissione diretta nelle acque di balneazione.

2. Implementazione di un Sistema Integrato di monitoraggio della qualità dell’acqua (WQIS – Water Quality Integrated System) e di un modello operativo di previsione (FOM - Forecast Operational Model)
Il sistema integrerà una rete di monitoraggio (meteorologico, idrologico e microbiologico) degli scarichi in acque marine con un modello numerico.
La rete di monitoraggio si baserà su rilevatori (sensori), su analisi dei dati rilevati e su sistemi di allarme in tempo reale della qualità delle acque di scarico e del livello di portata al mare, mentre il modello numerico simulerà la dispersione del carico batterico nelle acque marine.
Si raggiungerà, così, l’obiettivo di correlare gli eventi meteorici all'allerta e, quindi, all’attivazione di un sistema di drenaggio, prevedendo l'impatto microbiologico del fenomeno sulle acque di balneazione, mediante il modello operativo di previsione FOM ("Forecast Operational Model").
Il WQIS sarà applicato ed implementato in ciascuna delle aree pilota (Cetina, Rasa, Neretva, Pescara, Arzilla), che sono di fatto aree urbanizzate con proprie fognature pubbliche vicine ai suddetti fiumi.
I dati raccolti (meteorologici, idrologici e batteriologici) saranno archiviati in un database geografico, al quale si accederà gratuitamente per mezzo di un sito web creato appositamente.
Il sistema di allerta segnalerà in tempo reale gli sversamenti della rete fognaria nelle acque di balneazione, aumentando considerevolmente la possibilità di valutare tempestivamente l’entità della contaminazione batterica delle acque marine.
Tutte le parti interessate saranno, perciò, in grado di applicare le misure necessarie per ridurre la contaminazione batterica nell'acqua di mare.
Inoltre, ogni utente interessato avrà accesso, mediante il sito web, ai dati di output del modello, che consentirà la simulazione e la previsione della dispersione batterica nelle acque costiere, identificando, perciò, le aree di balneazione in cui la situazione di contaminazione si rivela più critica.

3. Il modello operativo di previsione (FOM - Forecast Operational Model) e il codice SHYFEM (Shallow water HYdrodinamic Finite Element Model)
Come già anticipato, i dati raccolti saranno archiviati in un database, usato per l’allerta in tempo reale e per identificare la dispersione batterica, attraverso il modello operativo di previsione (FOM): si potranno, così, identificare le aree delle acque di balneazione in situazione critica, nelle quali la balneazione dovrebbe essere vietata.
Il modello operativo di previsione (FOM) si baserà sul codice SHYFEM (Shallow water HYdrodinamic Finite Element Model), un modello idrodinamico open source, sviluppato presso ISMAR-CNR (Istituto di Scienze Marine – Consiglio Nazionale delle Ricerche) che garantisce un'alta risoluzione della costa. Il modello monitorerà la concentrazione batterica nelle acque costiere per un periodo massimo di 3 giorni, fornendo anche previsioni di corrente, temperatura dell'acqua e salinità.
Attraverso la pagina web creata per WATERCARE, gli utenti avranno libero accesso all'output del modello.

IN SINTESI

Il sistema di monitoraggio integrato delle acque (WQIS) fornirà un sistema di allarme in tempo reale che supporterà la gestione ottimale della qualità delle acque di balneazione e del flusso delle precipitazioni attraverso la rete fognaria fino al mare.
Aumenterà considerevolmente la possibilità di allerta per la valutazione della contaminazione delle acque costiere. Sulla base della notifica riportata nel sistema di allarme in tempo reale, tutte le parti interessate saranno in grado di adottare le misure necessarie per ridurre la contaminazione batterica nell'acqua scaricata dagli impianti di trattamento delle acque, tenendo conto delle condizioni meteorologiche, del carico batterico e del deflusso delle acque piovane dal sistema di drenaggio pubblico.

MATERIALE INFORMATIVO

- Sito del programma
- Codice SHYFEM:
- Newsletter #1: IT; HR; EN;

- Newsletter #2: IT

- Newsletter #3: IT

- Newsletter #4: IT

PROGETTO WATERCARE – LINEE GUIDA

Nell'ambito del progetto WATERCARE si è assistito alla cooperazione tra pubbliche amministrazioni (autorità locali, regionali e nazionali), settore privato ed istituzioni scientifiche e di ricerca. Tale collaborazione ha permesso la condivisione delle conoscenze relative al mare Adriatico e l’applicazione di approcci innovativi in diverse aree costiere italiane e croate, al fine di migliorare la qualità delle acque delle zone costiere.

Uno dei prodotti finali scaturiti da questa collaborazione è rappresentato dalle Linee Guida WATERCARE, le quali costituiscono uno strumento di controllo e buone pratiche per il miglioramento dello scarico delle acque reflue e della qualità dell'acqua di balneazione.

Le linee guida, suddivise in 12 capitoli, contengono sistemi di governance ambientale per lo sviluppo sostenibile della qualità delle acque di balneazione per una migliore gestione del trattamento delle acque e dei corsi d'acqua nei vari territori italiani e croati.

Partendo dalla necessaria introduzione (capitolo 1), si passa ad una rapida descrizione della strategia dell’Agenda 2030 (capitolo 2), entro cui si muove l’intero progetto, definendo, poi, quali sono gli obiettivi specifici di Watercare e presentando i Partners che ne hanno fatto parte (capitolo 3).

In seguito alla disamina delle varie normative vigenti sia in Italia che in Croazia, sia a livello europeo, che a livello nazionale e territoriale, si fa una riflessione riguardo alla correlazione di tali norme con il progetto stesso (capitolo 4).

Il capitolo 5 procede con una descrizione della metodologia concettuale e delle pressioni e impatti con l’esposizione delle criticità occasionali e continue a cui sono sottoposti i vari siti e con una valutazione sito – specifica, che tiene conto degli elementi che incidono sulla diffusione del contaminante nelle acque di balneazione. Nello stesso capitolo si descrivono i cinque siti pilota presi in esame durante il progetto.

Dopo la descrizione della metodologia di lavoro del sistema WQIS, nella quale si descrivono i sistemi e gli strumenti di campionamento, nonché i punti e la periodicità e frequenza dei campionamenti stessi, focalizzando anche il discorso sugli indicatori di contaminazione microbica (capitolo 6), nel capitolo 7 si descrive quali sono le procedure amministrative e le buone pratiche  ATTUALMENTE messe in atto dai vari soggetti coinvolti nei processi decisionali, passando poi all’esposizione relativa alle procedure amministrative che potranno essere attuate IN FUTURO dai vari soggetti coinvolti nei processi decisionali, grazie agli obiettivi raggiunti dal progetto WATERCARE (WQIS, FOM ed Alert Tool).

Se nel capitolo 8 si propongono e descrivono gli interventi strutturali necessari per ridurre la diffusione dei contaminanti, con le proposte di intervento territoriali del capitolo 9 si procede ad uno studio del territorio (specifico per ogni partner del progetto) e si avanzano proposte di intervento adeguate ed adattate alla regione presa in esame.

Chiudono le linee guida i capitoli 10 e 11, nei quali sono esposti, rispettivamente, il quadro finanziario e le pubblicazioni prodotte.

In conclusione (capitolo 12), le linee guida saranno utili per trasferire, replicare ed estendere quanto implementato durante il progetto WATERCARE e per migliorare l'interazione tra i partner del progetto e altri enti regionali e locali, esterni al partenariato, che vorranno adottare le stesse soluzioni innovative o soluzioni simili.

D.5.3.1_WATERCARE_Final Governance guidelines

D.5.3.1_WATERCARE_Linee guida finali di amministrazione

Le presenti linee Guida sono state pubblicate nel sito Zenodo :   (riferimento)  doi://10.5281/zenodo.6221594  -  https://zenodo.org/record/6221594

PROGETTO WATERCARE – PUBBLICAZIONI

Nel corso del progetto WATERCARE sono stati prodotti numerose pubblicazioni, elencate qui di seguito:

  1. Šikoronja M., Vodnogospodarska rješenja za smanjenje mikrobiološkog utjecaja na okoliš u priobalnim područjima (WATERCARE) - Soluzioni di gestione dell'acqua per ridurre l'impatto microbico dell'ambiente sulle aree costiere (WATERCARE), 2019. HRVATSKE VODE 108, ISSN 1330-1144 (printed)/ ISSN 1849-0506 (on line) – Pubblicato nel giugno 2019
  2. V. Špada, EU fondovi u Hrvatskoj O projektu WATERCARE (INTERREG HR-IT) - EU projekt: Water Management Solutions for Reducing Microbial Environment Impact on Coastal Areas – WATERCARE - Soluzioni di gestione dell'acqua per ridurre l'impatto microbico dell'ambiente sulle aree costiere, 2021, OSVRTI, Kem. Ind. 69 (9-10) (2020) 575–582 – Pubblicato il 12 giugno 2021
  3. Ferrarin C., Penna P., Penna A., Spada V., Ricci F., Bilić J., Krzelj M., Ordulj M., Šikoronja M., Ðuračić I., Iagnemma L., Bućan M., Baldrighi E., Grilli F., Moro F., Casabianca S., Bolognini L., Marini M., Modelling the quality of bathing waters in the Adriatic Sea - Modellare la qualità delle acque di balneazione nel Mare Adriatico, 2021b. Water 13, 1525. doi:10.3390/w13111525 – Pubblicato il 28 maggio 2021
  4. Penna P., Baldrighi E., Betti M., Bolognini L., Campanelli A., Capellacci S., Casabianca S., Ferrarin C., Giuliani G., Grilli F., Intoccia M., Manini E., Moro F., Penna A., Ricci F., Marini M., Water quality integrated system: A strategic approach to improve bathing water management - Sistema integrato di qualità dell'acqua: un approccio strategico per migliorare la gestione delle acque di balneazione, 2021. Journal of environmental management. DOI 10.1016/j.jenvman.2021.113099 – Pubblicato il 24 giugno, 2021
  5. Romei M., Lucertini M., Esposto Renzoni E., La nuova vasca alla foce del torrente Arzilla, 2021. Servizi a rete (Tecnedit edizioni), Nr. 5 – volume presentato ad Ecomondo – Pubblicato in settembre – ottobre 2021
  6. A. Penna, E. Baldrighi, M. Betti, J. Bilić, L. Bolognini, M. Bućan, A. Campanelli, S. Capellacci, S. Casabianca, C. Ferrarin, F. Grilli, L. Iagnemma, I. Kristovic, M. Krzelj, E. Manini, N. Marinchel, M. Marini, F. Moro, M. Ordulj, P. Penna, F. Ricci, M. Šikoronja, V. Spada. A Strategic Approach to Improve Adriatic Bathing Waters: the Water Quality Integrated System - Un approccio strategico per il miglioramento delle acque di balneazione dell'Adriatico: il Sistema integrato di qualità dell'acqua. 2021, Conferenza internazionale sulla gestione e protezione dei bacini idrografici, ICRBMP Dubrovnik, 4 - 5 ottobre 2021
  7. Krzelj M., Water Management Solutions for Reducing Microbial Environment Impact on Coastal Areas - Soluzioni di gestione dell'acqua per ridurre l'impatto microbico dell'ambiente sulle aree costiere, 2021. Presentation at the Sealogy Conference - The European Blue Economy exhibition, FerraraFiere Congressi – Presentato il 20 novembre 2021
  8. Romei M., Lucertini M., Esposto Renzoni E., Baldrighi E., Grilli F., Manini E., Marini M., Iagnemma L., A detention reservoir reduced combined sewer overflows and bathing water contamination due to intense rainfall - Un serbatoio di contenimento ha ridotto gli straripamenti fognari combinati e la contaminazione delle acque di balneazione a causa delle intense precipitazioni, 2021. Water 2021, 13, 3425. https://doi.org/10.3390/w13233425 – Pubblicato il 3 dicembre 2021
  9. P. Penna, F. Moro. Manuale utente Sistema Integrato della qualità dell’acqua (WQIS). DOI 10.5281/zenodo.5774333 Published on December 11st, 2021
  10. A. Rakić (testo), M. Bućan (fotografie),Utjecaj oborina sliva Cetine na kakvoću mora za kupanje - Impatto delle precipitazioni sul bacino della Cetina sulla qualità del acque marine di  balneazione, 2021, Hrvastka Vodoprivreda, NUMERO 237 anno XXIX - Pubblicato a novembre/dicembre 2021
  11. Đuračić I., Tomašević Rakić D., Kristović I., Grilec D. PROJEKT WATERCARE – ISPITIVANJE KAKVOĆE VODE NA PODRUČJU UŠĆA RIJEKE NERETVE TIJEKOM SEZONE KUPANJA 2021. GODINE - Progetto WATERCARE – prove di qualità dell’acqua nell’area del fiume Neretva durante la stagione balneare 2021. Komunal, Dubrovnik, Pubblicato il 31 dicembre 2021
  12. E. Manini, E. Baldrighi, F. Ricci, F. Grilli, D. Giovannelli, M. Intoccia, S. Casabianca, S. Capellacci, N. Marinchel, P. Penna, F. Moro, A. Campanelli, A. Cordone, M. Correggia, D. Bastoni, L. Bolognini, M. Marini, A. Penna, Assessment of spatio-temporal variability of faecal pollution along coastal waters during and after rainfall events - Valutazione della variabilità spazio-temporale dell'inquinamento fecale lungo le acque costiere durante e dopo eventi piovosi, 2022. Water 2022, 14(3), 502. Pubblicato l‘8 febbraio 2022
  13. Ordulj M., Josić S., Baranović M., Krzelj M. The effect of precipitation on the microbiological quality of bathing water in areas under anthropogenic impact - L'effetto delle precipitazioni sulla qualità microbiologica delle acque di balneazione nelle aree ad impatto antropico, 2022. Water 2022, 14, 527. Pubblicato il 10 febbraio 2022