Il sistema delle Autonomie locali è stato interessato, dal 2011 ad oggi, da molteplici progetti di riforma, che hanno incontrato a volte difficoltà in sede di attuazione, a causa della mancata stabilizzazione e della continua evoluzione del quadro normativo, in un contesto di costante e continua riduzione delle risorse disponibili, aggravato da stringenti vincoli finanziari ed amministrativi alla spesa, alle assunzioni (turn over) ed alle modalità associative.
L’esperienza, in questi anni, della Regione Marche, si caratterizza per interventi mirati all'attuazione di riforme in specifici settori (enti, aziende, agenzie e società regionali, enti montani, autorità di ambito, fusioni di comuni), che hanno prodotto risultati concreti e documentati, in termini di snellimento degli apparati ed incremento dell’efficienza del sistema, così da poter destinare una maggiore quota di risorse disponibili ai servizi, per i cittadini.
La Regione Marche realizza, da prima della crisi, misure per il contenimento e per il miglioramento della qualità della spesa ed in particolare ha adottato le seguenti riforme, per la riorganizzazione amministrativa e per la formazione di ambiti territoriali ottimali per la gestione di funzioni e di servizi:
RIORDINO DEGLI ENTI, DELLE AGENZIE E DELLE AZIENDE REGIONALI
Con l.r. 12/2011 è stato promosso il riordino degli enti regionali per l'abitazione pubblica (ERAP) e con l.r. 18/2012 è stato istituito l'Ente regionale unico per l'edilizia abitativa (ERAP Marche).
Con l.r. 4/2017 è stato istituito l'Ente regionale unico per il diritto allo studio universitario (ERDIS) che sostituisce i quattro ERSU regionali nelle funzioni di gestione del personale, monitoraggio e vigilanza sui servizi erogati, stipula delle convenzioni con le Università.
Con l.r. 14/2010 è stato soppresso l'Ente regionale per le manifestazioni fieristiche.
Con la l.r. 12/2012 è stata istituita la stazione unica appaltante regionale (SUAM).
Con l.r. 28/2013 si è provveduto al riordino dell'ASSAM (Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche).
Con la l.r. 13/2012 si è proceduto al riordino degli Enti Parco regionali.
Con l.r. 40/2013 è stato definito il riordino dell'Istituto zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche, a seguito di intesa interregionale.
Per il riordino delle competenze e dell'assetto dei Consorzi di bonifica, è stata disposta la loro fusione in unico Consorzio con l.r. 13/2013.
SANITA’ E POLITICHE SOCIALI
Con l.r. 17/2011, l.r. 19/2012, l.r. 28/2012 e l.r. 26/2013 è stato promosso il riordino del Sistema sanitario regionale, mediante modifiche alla l.r. 13/2003.
Con DGR 1403 del 1/10/2012 sono stati individuati i distretti dell’Azienda Sanitaria unica regionale (ASUR), ai sensi dell’art.30, comma 2, della legge regionale 17/2011.
Con DGR 735/2013; 1011/2013; 452/2014 e 139/2016 è stata programmata la riduzione della frammentazione della rete ospedaliera, l'organizzazione delle case della salute, l'individuazione degli standard assistenziali, la riconversione delle piccole strutture per renderle conformi al DM 70/2015 e la riorganizzazione della rete territoriale dell'emergenza - urgenza.
Con la l.r. 32/2014, avente ad oggetto il Sistema regionale integrato dei servizi sociali, a tutela della persona e della famiglia, è stato prescritto l'esercizio associato delle funzioni comunali in materia sociale all'interno degli ambiti territoriali sociali.
Nella seduta dell'Assemblea legislativa del 10 febbraio 2015 è stata approvata la l.r.4/2015 in materia di servizio farmaceutico, che raccoglie in un unico testo le disposizioni legislative regionali, aggiornandole, coordinandole e ridefinendo le competenze, alla luce della riforma dell'ordinamento delle Province.
Con DGR 110/15 sono state istituite le Unità operative funzionali sociali e sanitarie e con DGR 111/15 è stata disciplinata la continuità dell'assistenza tra servizi sanitari e sociali al fine del governo della domanda socio - sanitaria.
ORGANIZZAZIONE REGIONALE E SEMPLIFICAZIONE
Con Deliberazione Amministrativa dell'Assemblea legislativa n. 72 del 29/05/2018 sono stati approvati gli indirizzi per l'avvio del negoziato con lo Stato finalizzato alla definizione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell'art. 116, terzo comma, della Costituzione.
E' stata modificata, con legge statutaria n.3/2013, la composizione dell'Assemblea Legislativa e della Giunta regionale.
Con l.r. 27/2011 e con l.r. 42/2012 è stato rivisto il trattamento indennitario dei Consiglieri regionali.
Con l.r. 43/2012 è stato ridefinito il finanziamento dell'attività dei gruppi consiliari. Con L.R. 4/2016 sono state riorganizzate le strutture organizzative dell'Assemblea legislativa regionale.
Con le leggi regionali n. 11/2010, 11/2011, 14/2014 e 1/2015 sono state introdotte disposizioni per l'ottimizzazione dell'attività amministrativa e per il contenimento della spesa della Regione e degli enti del Servizio sanitario regionale.
Con la l.r. 33/13 e con la DGR 1201/2013 sono state definite ulteriori misure di contenimento e di controllo della spesa regionale, relativamente al personale, agli incarichi ed al funzionamento dell'apparato amministrativo.
In materia di semplificazione amministrativa e di innovazione sono state approvate la l.r. 3/2015 e e la l.r. 15/2017.
In materia di semplificazione dei procedimenti edilizi è stata approvata la l.r. 17/2015.
Con DGR 842/2017 è stata approvata la modulistica uniforme e standardizzata in materia di attività commerciali e assimilate. Con DGR 669/2017 sono state definite procedure e competenze semplificate in materia sismica ai sensi dell'articolo 8, comma 3, del Decreto-legge 189/2016, convertito in legge 229/2016. Con DGR 671/2017 sono stati approvati criteri, modalità e indicazioni tecnico – operative semplificate per la redazione della verifica di compatibilità idraulica degli strumenti di pianificazione territoriale e per l’invarianza idraulica delle trasformazioni territoriali.
Con varie deliberazioni della Giunta regionale sono stati ridotti, nel numero e nella spesa complessiva, gli uffici dirigenziali.
FINANZA LOCALE
Il Patto di stabilità interno regionale è stato attuato, con cadenza annuale, mediante cessioni di rilevanti capacità di spesa regionali ai Comuni, con le seguenti deliberazioni: DGR 1394/2011 e DGR 1556/2011, DGR 1272/2012 , DGR 1510/2012, DGR 1530/2012, DGR 983/2013, DGR 1484/2013; DGR 299/2014; DGR 1176/2014 ; DGR 367/2015; DGR 785/2015; DGR 1112/2017.
Con la l.r. 40/2012 è stato istituito il Collegio dei revisori dei conti della Regione.
Con legge regionale n.46/2013 sono state approvate disposizioni finalizzate ad incentivare l'integrazione istituzionale e territoriale, oggetto di attuazione con DGR 809/2014.
VALUTAZIONE DELL’IMPATTO DELLE RIFORME
Le riforme regionali hanno prodotto, nel complesso, risultati finanziari accertati come positivi quanto a riduzione delle spese di funzionamento, cessione di rilevanti quote di capacità di spesa agli enti locali unitamente ad alcune criticità (v. pag. 13, 15, 16 e ss, relazione 2014 sugli andamenti della finanza territoriale nelle Regioni a cura della Corte dei Conti; la Relazione al Parlamento del 2015 , pag. 17, 19, 20, 21, 23, 25, 45, 112, 116, 134; la delibera della Corte dei Conti n. 34/2015 ex art.1, comma 6, D.L. 174/2012, convertito in legge 213/2012; la deliberazione n. 183/2015 della Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, ai fini della parifica e relativa relazione ai sensi dell'art.1, comma 5, del decreto-legge 174/2012, convertito in legge 213/2012; la successiva relazione approvata con delibera n. 157/2016, per l'anno 2015).
Alla base di tutte le iniziative legislative è stata posta la ricerca della semplificazione normativa ed organizzativa, nel rispetto dei principi contenuti nella legislazione statale, per rendere meno frammentario l'assetto organizzativo e l'attività della Pubblica Amministrazione territoriale.