Tra le varie competenze istituzionali in capo alla Regione Marche vi è la gestione tecnico amministrativa del cosiddetto Demanio Idrico ovvero di una parte del Demanio Pubblico così come definito dall’Art. 822 del Codice Civile e dal D.P.R. 18/02/1999, n. 238.
Per lo svolgimento degli adempimenti relativi al Demanio idrico, la Regione Marche opera attraverso gli uffici dei Presidi Territoriali Genio civile dislocati in ogni provincia marchigiana.
A termine di Codice Civile, dunque, appartengono al Demanio Idrico i seguenti elementi del territorio:
- fiumi, torrenti, laghi, rivi, fossati, colatori, compresi gli alvei e le rive che li delimitano, ma escluse le foci che sboccano in mare (poichè appartengono al Demanio Marittimo e sono regolamentate dall’art. 28 del Codice della Navigazione);
- acque sorgenti, con esclusione di quelle minerali e termali che sono assoggettate al regime delle miniere;
- acque sotterranee quando vengono portate in superficie;
- i porti e gli approdi destinati alla navigazione interna;
- gli acquedotti, i canali ed i laghi artificiali di proprietà statale
In particolare l’ufficio Concessioni Aree demaniali si occupa di gestire le domande presentate da privati cittadini, imprese, enti pubblici, associazioni ed altri, per l’occupazione e l’uso delle aree appartenenti al Demanio Idrico.
Di quali aree si tratta?
Si tratta delle aree, catastalmente definite e mappate, solitamente con la seguente definizione “Demanio Pubblico dello Stato ramo Idrico”, a volte dotate di numerazione particellare, ma spesso non numerate, che si trovano su terreni adiacenti ai corsi d’acqua o anche all’interno dei corsi d’acqua come ad esempio le aree per la realizzazione dei pontili per l’attracco delle piccole imbarcazioni da diporto e la navigazione nelle acque interne. Gli usi possibili sono definiti dalla L.r. n° 5 del 9 Giugno 2006 Tabella 1 di cui si riportano alcune delle voci di utilizzo:
(lett. E) Seminativo, pascolo, pioppicoltura ed altri usi agricoli;
(lett. F) Orto,
(lett. I) Deposito materiali inerti, agiamento, piste carrabili, piazzali di asservimento, strade, parcheggio, …
Per poter legittimamente utilizzare le aree predette l’interessato deve presentare istanza, al Presidio Territoriale ex Genio Civile del territorio di appartenenza (Sede di Pesaro-Urbino, Sede di Ancona, Sede di Macerata, Sede di Fermo e Sede di Ascoli Piceno) – per gli indirizzi delle sedi vedere la sezione Contatti - utilizzando la modulistica scaricabile nella sezione "Modulistica", per il rilascio della Concessione ed allegando la documentazione specificata all’interno del modulo.
La Concessione viene rilasciata, qualora ne ricorrano gli estremi, mediante Decreto del Dirigente che approva il Disciplinare di concessione ovvero il documento all’interno del quale sono contenute tutte le prescrizioni ed obblighi a cui il concessionario si deve attenere per la gestione dell’area concessa in uso.