Tratta Esseri umani - Nuova presentazione
La Regione Marche coordina gli interventi di accoglienza, rieducazione e inserimento socio-lavorativo delle persone vittime di violenza, sfruttamento e abuso sulla base di un solido impianto normativo che intreccia disposizioni nazionali e regionali, con l’obiettivo di garantire protezione, dignità e percorsi di autonomia alle persone coinvolte.
A livello nazionale, il riferimento cardine è l’articolo 18 del Decreto Legislativo 286/1998, che prevede il rilascio di permessi di soggiorno per motivi umanitari alle vittime di tratta e grave sfruttamento. Questo dispositivo è stato rafforzato dal DPCM del 16 maggio 2016, che ha istituito il Programma Unico di emersione, assistenza e integrazione sociale, delineando un quadro operativo per l’identificazione e la presa in carico delle vittime, anche in collaborazione con le Commissioni territoriali per la protezione internazionale.
Sul piano regionale, la Legge Regionale n. 9 del 13 maggio 2003 e il Regolamento Regionale n. 13 del 22 dicembre 2004 costituiscono le fondamenta del sistema integrato dei servizi sociali, stabilendo criteri e modalità per l’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture socio-assistenziali e socio-educative. A queste si aggiunge la Deliberazione della Giunta Regionale n. 1197 del 1 agosto 2012, che definisce le linee guida per la gestione dei servizi di accoglienza e protezione sociale, con particolare attenzione alle persone in condizione di vulnerabilità.
In ambito sanitario, la Regione ha recepito le indicazioni nazionali attraverso la DGR 1413/2017, che ha introdotto il “Codice Rosa” nei Pronto Soccorso, un protocollo dedicato alla presa in carico delle donne vittime di violenza, garantendo un percorso protetto e multidisciplinare fin dal primo accesso. Questo approccio è stato ulteriormente consolidato con la DGR 999/2018, in attuazione del DPCM 24/11/2017, che ha formalizzato le modalità operative per l’assistenza socio-sanitaria alle vittime.
La Regione Marche, inoltre, partecipa attivamente ai progetti nazionali finanziati dal Dipartimento per le Pari Opportunità, come dimostrano le numerose edizioni del progetto Asimmetrie, che si inseriscono proprio nel solco tracciato da queste normative. Tali progetti, in sinergia con iniziative come SOLEIL, rappresentano un modello di governance policentrica, dove il pubblico e il privato sociale collaborano per costruire percorsi di uscita dallo sfruttamento e di reinserimento dignitoso nella società.
La tratta degli esseri umani nella Regione Marche
La tratta degli esseri umani rappresenta una delle più gravi e insidiose forme di violazione dei diritti fondamentali, spesso celata dietro dinamiche sociali, economiche e migratorie complesse. In questo contesto, la Regione Marche si è distinta per l’attivazione di una rete progettuale articolata e multidisciplinare, nota come Asimmetrie, che ha assunto un ruolo strategico nel contrasto al fenomeno.
I progetti Asimmetrie non si limitano a fornire assistenza alle vittime, ma operano come veri e propri dispositivi di emersione, protezione e inclusione sociale e lavorativa. Attraverso unità mobili, sportelli di ascolto, percorsi di accoglienza protetta e programmi di inserimento lavorativo, queste iniziative intercettano le vulnerabilità più profonde e spesso invisibili, offrendo risposte concrete e integrate.
La loro importanza per il territorio marchigiano risiede nella capacità di portare alla luce un problema che, pur essendo presente in modo diffuso, tende a essere sottovalutato o misconosciuto. Lo sfruttamento sessuale, lavorativo, l’accattonaggio forzato e le economie illegali coinvolgono persone di ogni genere, età e provenienza, e si manifestano in contesti urbani e rurali, in strada e in ambienti chiusi, spesso al di fuori del radar istituzionale.
Attraverso un approccio multiagenzia e una forte sinergia tra enti pubblici, privati e del terzo settore, i progetti Asimmetrie hanno contribuito a costruire una cultura della tutela e della giustizia sociale, promuovendo la consapevolezza collettiva e rafforzando le capacità di risposta del sistema territoriale. In tal senso, essi rappresentano non solo un modello operativo, ma anche un presidio etico e civile per la Regione Marche.
Evoluzione del fenomeno nella Regione Marche
Negli ultimi decenni, la tratta ha subito trasformazioni significative. Se inizialmente il focus era sullo sfruttamento sessuale di donne e minori provenienti da Albania, Nigeria e Sud America, oggi il fenomeno include anche lo sfruttamento lavorativo in settori come agricoltura, edilizia, logistica, turismo e manifattura. La prostituzione ha assunto forme più invisibili, spostandosi da strada ad appartamenti e ambienti online.
I progetti Asimmetrie: struttura e impatto
Asimmetrie 5 (2022–2023)
Ha preso in carico 36 persone, di cui 13 nuove e 23 in continuità.
Ha operato su tutto il territorio regionale, con attività di emersione in strada e indoor, accoglienza, assistenza legale e inserimento lavorativo.
Ha attivato 15 tirocini e 5 contratti di lavoro in settori come agricoltura, turismo e ristorazione.
Ha collaborato con enti locali, sindacati, centri SAI e CAS, e ha promosso eventi di sensibilizzazione e formazione.
Asimmetrie 6 (2024–2025)
Ha proseguito le attività storiche di emersione, protezione e inserimento lavorativo.
Ha preso in carico circa 80 persone, con 52 già inserite nel programma entro dicembre 20242.
Ha effettuato oltre 1100 contatti tramite unità mobili, con 557 persone contattate e 180 accolte nei drop-in center.
Ha attivato 37 percorsi di inserimento lavorativo, con corsi di formazione e tirocini in collaborazione con aziende locali.
Asimmetrie 7 (2025–2026)
È il progetto attualmente in corso, con un approccio sistemico e multiregionale.
Mira all’identificazione precoce delle vittime, all’integrazione sociale e lavorativa, e alla sensibilizzazione della popolazione.
Coinvolge una rete estesa di enti pubblici e privati, tra cui Regione Marche, Prefetture, Commissioni territoriali, enti formativi, sindacati e aziende3.
Prevede azioni specifiche per minori, transgender, migranti vulnerabili e vittime di matrimoni forzati, accattonaggio e attività illegali.
I progetti Asimmetrie rappresentano un modello di intervento replicabile e sostenibile, capace di adattarsi alle evoluzioni del fenomeno della tratta. La Regione Marche si conferma un laboratorio avanzato di buone pratiche, dove la governance policentrica e la collaborazione interistituzionale permettono di affrontare la complessità del fenomeno con efficacia e umanità.
Metodologie di intervento
I progetti adottano un approccio multiagenzia e multidisciplinare, con le seguenti metodologie:
Unità mobili: operano in strada e indoor per contattare potenziali vittime, offrendo ascolto, consulenza legale e sanitaria.
Drop-in center: sportelli a bassa soglia per l’identificazione e la presa in carico.
Accoglienza protetta: strutture a indirizzo segreto per la riabilitazione e l’autonomia.
Inserimento lavorativo: percorsi personalizzati con bilancio di competenze, formazione e tirocini.
Assistenza legale: supporto per permessi di soggiorno ex art. 18 e per procedimenti giudiziari contro gli sfruttatori.
Dati quantitativi aggregati relativi agli ultimi due Progetti Asimmetrie
| Indicatore |
Asimmetrie 5 |
Asimmetrie 6 |
| persone contattate |
452 |
557 |
| contatti effettuati |
1375 |
1111 |
| persone in assistenza |
36 |
50 |
| persone in seconda accoglienza |
34
|
44 |
| inserimenti lavorativi |
15 |
37 |
| corsi di formazione |
12 |
36 |
| tirocini attivati |
11 |
6 |
| permessi di soggiorno richiesti |
6 |
4 |
| permessi ottenuti |
11 |
5 |