La Carta Ittica delle Marche
La Carta Ittica delle Marche nasce dal tentativo di raccordare le diverse iniziative che le singole Province hanno intrapreso in materia di gestione della fauna ittica. La Carta Ittica rappresenta uno strumento tecnico realizzato sulla base di un accurato ed approfondito studio dell‟ittiofauna, che ha tra i propri requisisti anche quello di indagare le dinamiche ambientali che caratterizzano gli ecosistemi in cui la fauna ittica vive (AIIAD, 1996).
Scopo di una Carta Ittica è la pianificazione e la razionalizzazione degli interventi sulle comunità ittiche, ai fini della loro tutela e conservazione. Le prime Carte Ittiche in Italia risalgono agli anni ‟70, periodo in cui emerse con forza la necessità di preservare le risorse alieutiche dai vari fattori di impatto umano, causa principale di degrado degli ecosistemi acquatici. La Carta Ittica può rappresentare uno strumento d‟indagine completo ed efficace, in quanto pone i popolamenti ittici in stretta correlazione con una valutazione degli aspetti idro - morfologici, fisico - chimici e biologici delle acque. Lo scopo è quello di raccogliere tutti gli elementi per pianificare una gestione degli ambienti fluviali che, oltre al recupero delle piene potenzialità della fauna ittica, miri ad una più globale riqualificazione degli ecosistemi acquatici. Il ruolo di primaria importanza assunto dalla Carta Ittica può essere sintetizzato in due obiettivi principali, enunciati nel documento ufficiale dell‟AIIAD (Associazione Italiana Ittiologi d‟Acqua Dolce) realizzato proprio su questo tema sin dal 1996: individuare le relazioni che intercorrono tra parametri ambientali (biotici ed abiotici) e struttura delle comunità ittiche; ottenere una base dati di riferimento per il confronto con i valori che saranno registrati nelle successive fasi di monitoraggio.
La Regione Marche ha pienamente recepito tali indicazioni, dotandosi della L.R. 11/2003 “Norme per l‟incremento e la tutela della fauna ittica e disciplina della pesca nelle acque interne”, con il preciso scopo di promuovere la tutela, l‟incremento ed il riequilibrio biologico della fauna ittica, al fine di favorire e realizzare gli interventi di conservazione ambientale e di gestione della pesca nelle acque interne nel rispetto delle tradizioni locali, anche attraverso lo sviluppo di ricerche e sperimentazioni. All‟articolo 7, la L.R. 11/2003 prevede la realizzazione della Carta Ittica Regionale, con lo scopo di indagare la situazione ambientale dei diversi ambiti fluviali del territorio regionale e con l‟obiettivo di rappresentare uno strumento gestionale che permetta il raggiungimento di un punto di equilibrio fra esigenze di sfruttamento dovute alla presenza della pesca sportiva e necessità di conservazione della fauna ittica. La Regione ha poi stabilito, in accordo con le Province, che per la stesura di tale strumento di analisi e di programmazione ognuna di esse procedesse autonomamente.
Con la realizzazione delle Carte Ittiche Provinciali la fase preliminare di acquisizione dei dati conosciutivi si può dire conclusa e gli enti preposti hanno finalmente contribuito al superamento dei criteri, spesso empirici, che sino ad alcuni anni fa hanno governato la gestione delle acque interne. Ora lo sforzo è quello di giungere ad un tentativo di omogeneizzazione dei risultati conseguiti nei 5 diversi ambiti provinciali, mediante un nuovo strumento che sia la sintesi completa di quanto fatto, che sia in grado di dare una visione d'insieme dei risultati ottenuti e che nel contempo possa effettuare anche un confronto fra i dati delle diverse realtà provinciali, per evidenziare le peculiarità di ciascuna.