Grazie alla legge 459 del 27 dicembre 2001 l’elettore residente all’estero può scegliere di esercitare il diritto di voto sia mediante corrispondenza sia direttamente in Italia
Dove si vota e chi può votare
È possibile esprimere il proprio voto per posta in tutti gli Stati che hanno sottoscritto precise intese con il Governo Italiano.
Per permettere l’esercizio del diritto di voto tramite corrispondenza nei Paesi con i quali si sono raggiunte le intese, l’Ufficio consolare, non oltre 18 giorni prima della data stabilita per le votazioni in Italia, spedisce a tutti gli elettori della sua circoscrizione (esclusi quelli che hanno optato di votare in Italia) un plico.
Sono elettori tutti i cittadini italiani residenti all’estero che abbiano compiuto 18 anni (elezione della Camera dei Deputati e consultazioni referendarie) e 25 anni di età (elezione del Senato) e che siano iscritti nelle liste elettorali predisposte sulla base dell’elenco aggiornato dei residenti all’estero, prodotto dell’unificazione dell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), dei Comuni e degli schedari consolari.
L’iscrizione non prevede alcun costo e si effettua presso il Consolato competente.
I connazionali residenti all’estero votano per le liste di candidati presentate per la Circoscrizione Estero nelle elezioni di Camera e Senato e per i quesiti referendari nel caso di Referendum Popolari. La Circoscrizione Estero è ripartita in 4 aree: a) Europa compresi i territori asiatici della Federazione russa e della Turchia; b) America Meridionale; c) America Settentrionale e Centrale; d) Africa, Asia, Oceania e Antartide.