PO FEAMP - Priorità 4
02/05/2017
SCHEMA DI CONVENZIONE con i Gruppi di azione locale nel settore della pesca (FLAG)
23/09/2016
D.D.P.F. 175CPS - Avviso Pubblico per la selezione delle strategie di sviluppo locale e dei FLAGs - Integrazioni e concessione proroga
21/09/2016
FARNET - (Guida) Lo sviluppo locale di tipo partecipativo orientato ai risultati nelle zone di pesca
FARNET - (Guida) Sviluppo locale di tipo partecipativo: avvio della fase attuativa
12/09/2016
FARNET - Come dovrebbero procedere i FLAG per evitare l'insorgere di conflitti di interesse nelle loro procedure
06/09/2016
MIPAAF - Modulazione dell'intensita di Aiuto delle Operazioni
24/08/2016
LINEE GUIDA per un'efficace elaborazione delle Strategie di Sviluppo locale di Tipo Partecipativo
25/07/2016
Avviso pubblico per la selezione delle strategie di sviluppo locale e dei FLAGs – Reg. (UE) n. 1303/2013, artt. 32-35 - Reg. (UE) n. 508/2014, artt 58-64. - PO FEAMP 2014/2020, priorità 4: “Sviluppo locale di tipo partecipativo (Community Lead Local Development – CLLD)” – DGR n. 783 del 18/07/2016
DDPF n.88CPS del 25/07/2016
DDPF n.88CPS del 25/07/2016 - Allegato A
23/09/2016
DDPF n.175CPS del 23/09/2016 - Integrazioni e Concessione Proroga
Con decreto n 175 del 23/09/2016 è stata disposta la proroga del termine per la presentazione delle strategie al 6 ottobre 2016 ore 13:00.
Inoltre il decreto ha chiarito l’avviso pubblico integrando il bando nel senso che segue: Al paragrafo 2.1 lett c), dell’avviso pubblico è inserito il seguente paragrafo: "Il FLAG in sede di compilazione e presentazione della strategia , secondo il modello contenuto nell’allegato A.3 , dovrà evidenziare le figure professionali che sono comprese nella struttura organizzativa con indicazione delle competenze e delle esperienze richieste, nonché dei compiti che assolveranno all’interno del FLAG. L’individuazione dei soggetti chiamati a ricoprire i ruoli suddetti, deve avvenire mediante procedure selettive trasparenti e competitive entro e non il termine di presentazione del piano definitivo di cui al par. 9”.
per quesiti o informazioni rivolgersi alla seguente mail: funzione.cacciaepesca@regione.marche.it
Chiarimenti/Rettifiche - Avviso pubblico per la selezione delle strategie di sviluppo locale e dei FLAGs
- In relazione all’allegato A.3, paragrafo 11 Piano finanziario, tabella relativa al punto 11.1 piano finanziario per tipologia di costo, nota asteriscata “*”: si specifica che è il contributo pubblico e non la spesa totale a dover essere compreso tra 1.000.000,00 e 1.300.000,00
F.A.Q. - Avviso pubblico per la selezione delle strategie di sviluppo locale e dei FLAGs
Domanda - Al fine di definire in particolare l’area territoriale di intervento e calcolare correttamente la popolazione residente si richiede quanto segue: nell’ipotesi in cui alcuni comuni costieri della fascia di territorio individuata come area di possibile intervento del Flag NON aderissero al partenariato, i residenti di quel comune non devono essere conteggiati comunque per definire il totale della popolazione residente?
Oppure, anche in assenza di una formale adesione del Comune o di altro partner privato “residente” in un’area territoriale specifica, se nella strategia si fa comunque riferimento ad azioni di intervento che interessano anche quell’area, la popolazione residente è parte del calcolo complessivo o no? Da ultimo si chiede se, ferme le ipotesi sopra descritte e cioè di NON adesione formale di un territorio al partenariato nella veste di Comune o privato quale ad es. Associazione Pesca del territorio, una impresa o un operatore economico in generale residente in questa area può partecipare ai bandi e, risultando vincitore, essere legittimamente assegnatario dei fondi deliberati dal FLAG?
Risposta - Un’impresa o un operatore economico non può partecipare se non è residente o non ha una sede produttiva nel territorio interessato dalla strategia del FLAG. Ai sensi infatti dell’art 33 del reg. 1303/2013 la strategia deve contenere la definizione del territorio e della popolazione dalla stessa interessata. Pertanto a prescindere dalla formale adesione del Comune è possibile nella strategia fare riferimento ad azioni di intervento che interessino tali aree, in tal caso ricomprendendo nel calcolo anche la popolazione residente.
Si ricorda altresì che il FLAG deve rispecchiare ampiamente (ma non totalmente) l’asse principale della strategia e la composizione socioeconomica della zona ecc… (art 61 lett a) del reg 508/2014), pertanto sarebbe auspicabile se non la presenza e l’adesione dell’ente locale quanto meno di una parte della società civile o di alcuni soggetti privati rappresentativi dell’area in questione.
Domanda - stralcio da ALLEGATO A): AVVISO PER LA SELEZIONE DELLE STRATEGIE CLLD Art. 32-35 Reg. (UE) 1303/2013, art.58-64 Reg. (UE) 508/2014: ".... I FLAG devono essere composti da rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati, che presentino le seguenti tre caratteristiche:
a) Composizione
Nella loro composizione debbono rispecchiare ampiamente l’asse principale della loro strategia e la composizione socioeconomica della zona tramite una rappresentazione equilibrata delle parti interessate principali, inclusi il settore privato, il settore pubblico e la società civile e deve garantire una rappresentazione significativa dei settori della pesca e/o dell’acquacoltura e/o del settore della trasformazione e commercializzazione del prodotto ittico e di acquacoltura. La rappresentatività deve essere rispettata sia nella costituzione della compagine del partenariato, sia nella composizione degli organi decisionali (Consiglio di Amministrazione, consiglio direttivo). Al fine di garantire la rappresentatività dei partenariati, né le autorità pubbliche, né alcun gruppo di interesse può rappresentare più del 49% degli aventi diritto al voto nell’ambito degli organi decisionali..."
Direi che ne consegue che anche il Consiglio Direttivo deve rispettare: 49% pubblico, 49% privati e 2% società civile. Ad esempio nell'ipotesi a 9: 4 pubblico + 4 privato + 1 società civile. E' questa l'interpretazione corretta e la composizione di fatto "obbligatoria" prevista per gli organismi?
Risposta - Nell’ambito del consiglio direttivo o, comunque, dell’organo decisionale, ai sensi dell’art 32 par 2 lett b) né l’autorità pubblica, né alcun altro gruppo di interesse può rappresentare più del 49% degli aventi diritto al voto; per cui può essere come nell’esempio riportato 49% dei voti pubblico, 49% privato e 2% società civile, ma potrebbe anche essere diversa da quella prospettata (30% - 40% - 30%), l’importante che nessuno abbia la disponibilità del 50% in su dei diritti di voto.
Domanda - La quota di compartecipazione finanziaria a carico del beneficiario può essere rappresentata da costi interni sostenuti per la realizzazione del progetto, come ad esempio la valorizzazione di ore lavoro, messa a disposizione di locali o immobili in genere, prestazioni di servizi vari o altro diverso dall'esborso materiale di denaro?
Risposta - E' possibile ma solo se ciò rientra nelle regole previste dall’art 69 del reg. 1303/2013 e nelle linee guida sulle spese ammissibili in relazione ai contributi in natura.
Domanda - Relativamente al conflitto di interessi, nel presupposto che i soggetti del partenariato possono presentare progetti e partecipare ai bandi, quindi possono essere beneficiari dei contributi, quando materialmente si concretizza il conflitto di interessi previsto dalla norma? Se il soggetto è anche rappresentato nel consiglio direttivo, questo ruolo, nell'ambito del partenariato, rende incompatibile tout-court la partecipazione ai bandi oppure è sufficiente che lo stesso soggetto si astenga nelle decisioni che riguardano il bando al quale è interessato a partecipare? (Ovviamente l'astensione riguarderebbe anche tutte le fasi successive, a partire dalla selezione dei progetti)
Risposta - In merito al conflitto di interessi si richiama quanto indicato dal farnet nel documento “come dovrebbero procedere i FLAG per evitare l’insorgere di conflitti di interesse nelle loro procedure” pubblicato sulla pagina web della regione dedicata al CLLD. L’astensione da tutte le fasi è sicuramente un aspetto obbligatorio. Inoltre è altresì necessario avere ed aggiornare un registro degli interessi dei membri del FLAG.
Infine laddove partecipi un soggetto che sia anche componente del FLAG deve essere data un’idonea motivazione. In ogni caso le procedure relative al processo decisionale e selettivo anche in relazione al conflitto di interessi dovranno essere descritte nella strategia e saranno oggetto di controllo da parte della regione non solo in fase di selezione ma anche in fase di attuazione della strategia.
Domanda - E' possibile che un progetto di formazione possa essere interamente finanziato e quindi considerato intervento a titolarità del FLAG?
Risposta - E' astrattamente possibile tuttavia occorre capire bene cosa si intende per progetto di formazione e quali siano in concreto i veri beneficiari. Inoltre occorre prestare attenzione alle regole del reg. 508/2014 se rientra nelle misure ivi previste per la formazione. Al di fuori di questo occorre tenere conto anche delle regole sugli aiuti di stato alla formazione che potrebbero applicarsi e alle relativi disposizioni sulle intensità di contributo.
Domanda - Nell’ambito di una concertazione della strategia del FLAG con gli obiettivi della Regione e del FEAMP, laddove sia stata evidenziata una priorità di intervento su cui la Regione e il Flag vogliono lavorare di concerto, è possibile prevedere nel Piano di Azione del FLAG una misura di sostegno volta a ridurre la quota di cofinanziamento richiesta al privato in un bando emanato dalla Regione nell’ambito del FEAMP?
Risposta - No. Sulle intensità e sulle quote di cofinanziamento si applica quanto previsto nell’art 95 e nell’allegato I del reg. 508/2014. Al di fuori delle misure previste dal regolamento FEAMP occorre prestare attenzione alle eventuali norme nazionali e comunitarie applicabili (quali come già indicato quelle relative agli aiuti di stato se pertinenti).
Domanda - Relativamente al finanziamento del 25% per le spese gestionali del FLAG, nell'ambito dell'ammontare complessivo della strategia, al fine di ottenere il finanziamento a titolo definitivo e non in acconto, può essere formalizzata la regola che per ciascun euro rendicontato possono essere rendicontati 33,33 centesimi di euro relativamente ai costi gestionali del FLAG e, se non già anticipate, ottenere a mano a mano la liquidazione delle somme spettanti a tale titolo?
Risposta - Sì. In ogni caso nella convenzione che verrà stipulata con il FALG selezionato verrà condiviso e formalizzato anche questo aspetto.
Domanda - Nel caso in cui, in una prima fase, le figure del Direttore e del RAF sono individuati all'interno delle strutture degli enti pubblici che fanno parte del partenariato, la selezione di tali figure può prendere avvio prima della costituzione formale del partenariato in Associazione, ovvero sin da ora e a cura del soggetto capofila?
Risposta - La selezione delle figure può avvenire sin da ora e a cura del soggetto capofila.
Al di là di quanto sopra, l’opinione della scrivente struttura in ogni caso è quella per cui almeno per quanto riguarda le figure minime (direttore e RAF) debbano essere presenti al momento della presentazione della strategia (anche come figure interne se così deciso dal costituendo partenariato). Infatti trattasi di elementi relativi all’ammissibilità, come per quanto riguarda l’area territoriale, e la composizione del partenariato costituito. Ad ogni buon conto si specifica che su questo punto (necessarietà della figura del direttore e del RAF al momento della presentazione della domanda) è stato trasmesso uno specifico quesito all’autorità di gestione.
Risposta dell'AdG - “Le figure professionali che comporranno il FLAG devono essere già selezionate da parte del partenariato al momento della presentazione della strategia. Infatti, così come inserito nel bando regionale, la selezione si intende come condizione non derogabile all'attesa della conclusione della procedura di evidenza pubblica. All’interno dell'Avviso pubblico della Regione Marche viene specificato, come requisito di ordine generale, nel punto 2.1 Condizione di partecipazione - Soggetti richiedenti che il FLAG deve presentare le alcune caratteristiche, tra cui alla lettera c):
"In particolare il FLAG deve possedere una struttura organizzativa adeguata che comprenda almeno le seguenti figure professionali (si specifica che non possono coincidere nella stessa persona):
A) n. 1 direttore, con esperienza professionale di almeno 10 anni, di cui almeno 5 con funzioni di direzione e coordinamento;
B) n. 1 responsabile amministrativo finanziario (RAF), con esperienza professionale di almeno 5 anni nella gestione dei Fondi Comunitari, in attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione."
Domanda - Nel capitolo 6 dell’allegato A.3 “STRATEGIA: DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI, DEGLI OBIETTIVI INTERMEDI E DELLE AZIONI” il bando richiede di descrivere la visione strategica generale coerentemente con gli obiettivi previsti dall’art. 63 par. 1 del Reg. (UE) n.508/2014. Sembrerebbe quindi essenziale costruire la strategia su almeno uno dei 5 obiettivi generali listati dall’articolo. Ciò viene anche richiamato al cap.6.4 dove viene appunto richiesto di segnare quali dei 5 obiettivi la strategia prende in considerazione. Nella tabella relativa quadro logico riportata al paragrafo 6.2, viene però fornito un esempio che sembra andare in una direzione opposta, inserendo come Obiettivo Generale 1 - Un obiettivo generico non ricompreso nei 5 dell’art.63. Potrebbe fornirmi un chiarimento su questo? Cosa in realtà dobbiamo segnalare nella prima colonna del quadro logico? inseriamo gli obiettivi selezionati dall’art. 63 oppure dati quei cinque obiettivi possiamo rielaborali in base alle nostre esigenze?
Risposta - Trattasi di un refuso. Nella colonna obiettivi generali vanno inseriti gli obiettivi di cui all’art 63.
Domanda - La tabella fornita dal paragrafo 6.2 relativa al quadro logico, può essere modificata inserendo ad esempio una colonna con la dicitura “misura” quale linea strategica che racchiude un set di azioni? Oppure dobbiamo seguire lo schema fornito assegnando a ciascun obiettivo specifico un azione specifica?
Risposta - Si conferma che può essere modificata inserendo ulteriori colonne se ciò è utile per una maggiore descrizione della strategia.
Domanda - Condizioni di partecipazione (art. 2 dell’avviso pubblico)
Un G.A.C. ha avviato una trasformazione societaria che porterà l’attuale associazione non riconosciuta a divenire una società consortile cooperativa a r.l., che subentrerà all’associazione in tutte le posizioni negoziali a questa riconducibili. Tale processo di trasformazione, sebbene già avviato, potrebbe non perfezionarsi nella sua interezza entro i termini stabiliti per la partecipazione all’avviso pubblico. Ciò a causa delle diverse procedure deliberative degli associati, ulteriormente ritardate dalle ferie estive, e relativamente agli associati enti pubblici, dalla necessità di verificare la correttezza della procedura ai sensi del nuovo T.U. sulle società partecipate, in corso di pubblicazione e verosimilmente efficace all’atto della trasformazione. Qualora il GAC partecipasse all’avviso pubblico nell’attuale forma di associazione non riconosciuta, pur avendo deliberato l’organo direttivo il nuovo statuto ed avendo avviato l’iter per la trasformazione, rispetterebbe i criteri di ammissibilità di cui al paragrafo 2.1 del bando? Premettiamo che i criteri relativi alla composizione del partenariato, alle aree territoriali, e alla capacità amministrativa e finanziaria, riteniamo saranno rispettati. Sarà inoltre adeguata la durata dell’attuale associazione secondo quanto disposto dall’art. 4 dell’atto costitutivo. Per permettere una adeguata valutazione alleghiamo l’attuale atto costitutivo e statuto dell’associazione e lo statuto come deliberato dall’oragano decisionali
Risposta - Condizioni di ammissibilità per la partecipazione sono
• partenariato già costituito (la cui composizione rispetti quanto previsto nel bando): la forma giuridica non è prestabilita, può essere sia un’associazione che una società consortile
• l’area territoriale
• la capacita amministrativa e organizzativa
Chiaramente ci deve essere coerenza tra il partenariato che si presenta e l’area territoriale considerata dalla strategia. Eventuali vicende soggettive future in questa fase non possono essere prese in considerazione dalla regione. Eventualmente dopo la selezione della strategia se vi saranno dei fenomeni successori o di trasformazione soggettiva potranno essere motivatamente comunicati alla regione e da questa verranno valutati. Peraltro si coglie l’occasione per specificare che l’atto costitutivo richiesto dal bando come condizione di ricevibilità della strategia deve avere oggetto coerente con la programmazione 2014/2020 a cui la domanda di partecipazione fa riferimento.
Domanda - Elementi per la definizione della strategia di Sviluppo Locale (art. 3 del bando).
Relativamente al par. 3.2 – Costi ammissibili, chiediamo di chiarire, se possibile, le fattispecie di costo afferenti alle seguenti voci di spesa: d) costi di esercizio:
- costi operativi. Possono essere ricompresi in questa voce tutti i costi legati direttamente alla creazione e gestione della struttura societaria del FLAG e agli adempimenti di legge (ad es. spese notarili, spese per la sicurezza, consulente del lavoro, ecc) e necessari al funzionamento della struttura (ad es. harware e software, arredi, ecc. )?
Risposta - Fino alla presentazione della domanda, in quanto strettamente connessi alla elaborazione della strategia i costi indicati rientreranno nel sostegno preparatorio, successivamente se la strategia sarà selezionata potranno rientrare nei costi di gestione.
Domanda - Elementi per la definizione della strategia di Sviluppo Locale (art. 3 del bando).
Relativamente al par. 3.2 – Costi ammissibili, chiediamo di chiarire, se possibile, le fattispecie di costo afferenti alle seguenti voci di spesa: d) costi di esercizio:
- costi relativi alle pubbliche relazioni. Rientrano in questa voce tutti i costi legati alla attività di comunicazione e disseminazione – diverse dalle attività di animazione - del FLAG a carattere generale e/o riferiti a specifici interventi (ad es. targa identificativa, materiale promozionale, sito web, spese di viaggio e missione dei componenti gli organi decisionali e del personale interno ed esterno, ecc.)?
Risposta - i costi relativi alla promozione degli interventi della strategia rientrano nei costi di animazione e non nelle spese relative alle pubbliche relazioni. Quanto alle spese di viaggio e di missione la regione si riserva di pronunciarsi in seguito a specifico quesito posto all’AdG.
Domanda - Elementi per la definizione della strategia di Sviluppo Locale (art. 3 del bando).
Relativamente al par. 3.2 – Costi ammissibili, chiediamo di chiarire, se possibile, le fattispecie di costo afferenti alle seguenti voci di spesa: d) costi di esercizio:
- costi del personale. Rientrano in questa voce i costi relativi ai compensi per gli organi decisori del FLAG, nello specifico gettoni di presenza e indennità di carica? Esiste un massimale per tali costi?
Risposta - Anche in relazione a questa domanda la regione ha posto uno specifico quesito all’AdG.
Domanda - Elementi per la definizione della strategia di Sviluppo Locale (art. 3 del bando).
Relativamente al par. 3.2 – Costi ammissibili, chiediamo di chiarire, se possibile, le fattispecie di costo afferenti alle seguenti voci di spesa: d) costi di esercizio:
- costi connessi alla sorveglianza ed alla valutazione specifica della strategia. In questo caso si intendono i costi legati alla attuazione della strategia e quindi riferiti alle attività di controllo inerenti gli interventi selezionati nell’ambito del Piano di Azione, o quelli legati alla attività di monitoraggio della strategia in itinere in funziona degli obiettivi prefissati?
Risposta - Ad entrambi tali voci.
Domanda - Elementi per la definizione della strategia di Sviluppo Locale (art. 3 del bando).
Relativamente al par. 3.2 – Costi ammissibili, chiediamo di chiarire, se possibile, le fattispecie di costo afferenti alle seguenti voci di spesa: e) costi di animazione connessi alla strategia:
Questi costi sono riconducibili solo alla/e figura/e dell’/degli animatore/i? Inoltre, relativamente allo stesso paragrafo, ultimo capoverso, è possibile, nell’ambito della definizione della struttura organizzativa del FLAG, coerentemente con le disposizioni statutarie, che l’organo direttivo individui al proprio interno, figure ulteriori, rispetto a quelle minime indicate dal bando, quali ad esempio quella di animatore?
Risposta - La voce in questione è associata ai costi relativi all’attività di animazione e comunicazione della strategia sia in fase di elaborazione che in fase di attuazione. Inoltre è possibile per il Flag individuare un soggetto che si occupi di tale attività.
Domanda - Sostegno preparatorio (art. 4 del bando).
Relativamente ai costi ammissibili, tra le spese amministrative, rientrano i costi necessari alla costituzione formale del partenariato (ad es. spese notarili, ecc.)? Inoltre, in merito al periodo di eleggibilità della spesa, affinché questa sia riconosciuta come ammissibile è sufficiente che sia stata sostenuta dal soggetto promotore dopo la data di trasmissione della manifestazione di interesse o esiste un termine entro cui la spesa deve essere effettivamente sostenuta? E in tal caso, esiste anche un termine entro cui vanno prodotti i giustificativi di spesa e di pagamento?
Risposta - I costi necessari alla costituzione formale del partenariato rientrano nel sostegno preparatorio. Le spese che rientrano nel sostegno preparatorio devono essere strettamente connesse con l’elaborazione della strategia. quindi a prescindere dal pagamento delle stesse deve trattarsi di spese fatturate o giustificate con altri documenti entro la presentazione della strategia. è possibile tuttavia liquidarle successivamente (in ogni caso prima della domanda di rimborso presentata alla Regione).
Le spese fatturate successivamente alla presentazione della strategia potranno essere ammesse ai costi di gestione in fase attuativa.
Domanda - Gli indici proposti “Occupati pesca e acquacultura su occupati totali” e “Tasso di disoccupazione” sono sempre da dati censimento ISTAT 2011?
Risposta - Sì.
Domanda - L'indice proposto nella tabella dei Comuni “Occupati pesca e acquacultura su occupati totali” come è calcolato? Si riferisce solo al settore ISTAT ATECO 2007 A-03 “Pesca e Acquacoltura?” Oppure, come successivamente espresso nei criteri considera anche le attività connesse? In tal caso che codici ATECO individuano le attività connesse?
Risposta - L’indice proposto si riferisce solo al settore ISTAT Ateco 2007 A 03.
Domanda - In caso il territorio di un Comune sia inserito soltanto parzialmente, quindi identificandone parte del territorio attraverso le zone censuarie, gli indicatori / indici devono riferirsi solo alla porzione del territorio? Ad esempio questo è possibile per dati quali abitanti, superficie ecc, mentre non esiste questo dettaglio per altri dati quali, ad esempio il tasso di disoccupazione. In tal caso è possibile utilizzare come dato per il tasso di disoccupazione quello relativo a tutto il territorio comunale?
Risposta - In caso in cui il territorio del Comune sia inserito solo parzialmente gli indicatori/indici devono riferirsi solo alla porzione del territorio. Nel caso del tasso di disoccupazione è possibile utilizzare quello relativo a tutto il territorio comunale.
Domanda - Riguardo il criterio “Rapporto tra occupati nella pesca e acquacoltura e nelle attività connesse rispetto agli occupati totali pari ad almeno il 2%”, richiamando il precedente quesito 2, occorre considerare solo le imprese ricadenti nel settore ISTAT ATECO 2007 A-03 “Pesca e Acquacoltura?”; eventualmente quali codici occorre considerare per i settori connessi?
Risposta - Si è presentato un quesito specifico al Ministero su quali siano i codici per i settori connessi.
Domanda - I dati dei criteri “Rapporto tra occupati nella pesca e acquacoltura e nelle attività connesse rispetto agli occupati totali”, “Densità di popolazione pari o inferiore alla media regionale”, “Tasso di disoccupazione pari o superiore alla media regionale”, devono riferirsi ai dati censimento ISTAT 2011?
Risposta - Sì.
Domanda - Per quanto riguarda il calcolo delle “Tendenze demografiche della popolazione per gli anni 2007-2013 nell’area di riferimento del FLAG:”, per poter operare un'analisi in territori subcomunali (quindi a livello di zone censuarie) è possibile elaborare le tendenze demografiche tra 2001 e 2011?
Risposta - Sì è possibile.
Domanda - Nella seconda riga della tabella descrittiva viene chiesto di indicare un codice, si intende il riferimento al Reg. 508/2014, o si tratta di una codifica interna al Piano di Azione? Analogamente nell’ultima riga si fa riferimento al “Soggetto responsabile dell’attuazione”, si intende la figura responsabile del procedimento (ad es. Rup, Direttore, …)?
Risposta - Si tratta di una codifica interna al piano di azione. Tuttavia se l’azione applica una misura del reg. 508/2014 nella codifica va richiamato l’articolo di riferimento. Quanto al soggetto responsabile dell’attuazione, dipende da come è organizzato il FLAG. Può coincidere con il RUP.
pagina aggiornata al 18/05/2021
data di ultima modifica della pagina 18/05/2021