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Dove viene applicato

Aree rurali

Il Complemento di Sviluppo Rurale (CSR) Marche 2023-2027 interviene in alcune zone del territorio marchigiano. Tra queste ci sono le aree rurali che, a livello regionale, sono suddivise in:

  • aree urbane (A) ovvero Ancona, Pesaro e Ascoli Piceno, dove l’agricoltura occupa territori di corona e dove si concentrano le attività industriali agroalimentari e le strutture di trasformazione e commercializzazione della produzione agricola
  • aree rurali intermedie (C): si tratta delle zone prevalentemente collinari della Regione
  • aree rurali con problemi di sviluppo (D): sono i comuni appenninici, zone scarsamente popolate e con una bassa quota di aziende con attività extragricole, compensata dalla presenza di agricoltura diffusa di tipo intensivo e da una grande varietà di habitat naturali  che arricchiscono queste zone sotto il profilo ambientale

 

(A) Aree Urbane

(C) Aree rurali intermedie

(D) Aree rurali con problemi di sviluppo

 

Le aree C comprendono un vasto territorio con caratteristiche fisiche e socio-economiche molto diverse tra di loro, per cui si è reso necessario suddividere ulteriormente questa zona in:

 

C1

Aree rurali intermedie industrializzate

C2

Aree rurali intermedie a bassa densità abitativa

C3

Aree rurali intermedie con vincoli naturali

 

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COMUNE CATEGORIA PROVINCIA
COMUNE CATEGORIA PROVINCIA

Aree Leader

Le aree Leader, individuate dalla Regione, sono comprese nelle fasce collinari e montane (aree rurali D - C3 e C2): aree rurali caratterizzate da problemi di sviluppo e spiccati caratteri di ruralità oppure dove è presente una maggiore necessità, in termini economici e sociali, di soluzioni che prevedano un approccio partecipativo e un coinvolgimento attivo della cittadinanza, caratteristico dell’Approccio Leader.

 

L'approccio LEADER 2023-2027 infatti, promuove lo sviluppo sostenibile delle aree rurali con un approccio dal basso (bottom up), elaborato in base ad aspettative, idee, progetti e iniziative condivise con gli attori del territorio e le comunità locali. I suoi obiettivi principali sono migliorare la vivibilità delle aree rurali, contrastare lo spopolamento, e creare occupazione, coinvolgendo le comunità locali in un processo di progettazione e attuazione.

 

Tale approccio viene realizzato attraverso il lavoro dei Gruppi di azione locale (Gal), partenariati pubblico-privato, che hanno il compito di elaborare e realizzare la strategia di sviluppo rurale condivisa con il territorio e definita nei Piani di sviluppo locale (Psl).

 

Il CSR Marche sostiene lo sviluppo locale, attraverso specifici interventi:

  • SRG05 “Supporto preparatorio LEADER”
  • SRG06 “LEADER – attuazione strategie di sviluppo locale”

 

Con il Decreto 659 del 16.10.2023 è stata approvata la graduatoria relativa all'intervento SRG05 “Supporto preparatorio LEADER – sostegno alla preparazione delle strategie di sviluppo locale” (bando). Sono stati selezionati 6 GAL e le relative proposte di Strategia di Sviluppo Locale per il periodo 2023-2027.

 

Con i decreti riportati sotto invece sono state approvate le schede di intervento delle Strategie di Sviluppo Locale dei GAL, a seguito della pubblicazione del bando relativo all'intervento SRG06 "Attuazione strategie di sviluppo rurale":

  • DDD 796 del 28.11.2023 "Approvazione delle SSL del GAL Fermano e del GAL Sibilla completate delle schede di intervento"
  • DDD 806 del 29.11.2023 "Approvazione delle SSL del GAL Piceno e del GAL Colliesini San Vicino completate delle schede di intervento"
  • DDD 816 del 01.12.2023 "Approvazione delle SSL del GAL Montefeltro e del GAL Flaminia Cesano completate delle schede di intervento"

Di seguito i link da cui si possono scaricare le Strategie di Sviluppo Locale complete di ogni GAL:

Gal Fermano - https://www.galfermano.it/

Gal Sibilla- https://www.galsibilla.it/

Gal Colli Esini - https://www.colliesini.it/

Gal Piceno - https://galpiceno.it/

Gal Montefeltro - https://www.montefeltro-leader.it/

Gal Flaminia Cesano - https://www.galflaminiacesano.it/

Zone agricole svantaggiate

 Le zone agricole svantaggiate sono aree soggette a vincoli naturali che si suddividono in:

  • zone montane (comuni delimitati dall’art.3, par.3 della Dir. 268/75)
  • zone soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle zone montane (comuni delimitati dall’art.3, par.4 della Dir. 268/75 - ridefinite e aggiornate nel 2020 con il decreto ministeriale n. 6277 dell’8 giugno 2020)

 

Le zone montane rientrano tra le aree svantaggiate a causa di una forte limitazione della possibilità di utilizzare le terre a causa di:

  • condizioni climatiche difficili, dovute all'altitudine, che si traducono in un periodo vegetativo breve
  • esistenza di forti pendii che rendono impossibile la meccanizzazione o richiedono l’impiego di materiali speciali onerosi.

 

Le zone soggette a vincoli naturali significativi diverse dalle zone montane presentano territori agricoli omogenei per quanto riguarda le condizioni naturali di produzione e hanno le seguenti caratteristiche:

  • terre poco produttive, poco idonee alla coltura e all'intensificazione, con scarse potenzialità che possono essere migliorate solo affrontando spese eccessive
  • terreni che si prestano soprattutto all'allevamento estensivo
  • scarsa densità o regressione demografica di una popolazione che dipende principalmente dall'attività agricola
  • zone che hanno svantaggi specifici e nelle quali il mantenimento dell'attività agricola è necessario per la conservazione dell'ambiente naturale e la vocazione turistica o per motivi di protezione costiera.

 

Le zone agricole svantaggiate sono costituite da territori comunali interi e aree sub comunali. I comuni pertanto possono essere classificati in 5 categorie:

  1. ordinario
  2. interamente montano
  3. interamente soggetto a vincoli naturali significativi diverso dalla zona montana
  4. parzialmente montano
  5. parzialmente soggetto a vincoli naturali significativi diverso dalla zona montana

 

Il Complemento di Sviluppo Rurale Marche 23-27  prevede per queste zone il pagamento di indennità per compensare gli agricoltori per gli svantaggi subiti dalla produzione agricola. In generale, quindi, il CSR finanzia le azioni che possono far superare le difficoltà territoriali in modo da concorrere sia alla redditività aziendale che alla qualità ambientale. Ciò consente di dare continuità alla presenza di agricoltori e allevatori in queste zone evitando lo spopolamento e garantendo il presidio del territorio.

Di seguito è possibile scaricare la classificazione completa delle Zone agricole svantaggiate della regione Marche.

 

COMUNE MONTANO SVANTAGGIATO PROVINCIA
COMUNE MONTANO SVANTAGGIATO PROVINCIA