Cultura

Viaggio affascinante alla scoperta delle grandi biblioteche storiche delle Marche, di competenza regionale: dalla genesi della loro formazione all’eccellenza del patrimonio in esse conservato

 

Testi e immagini di questa sezione sono tratti dal catalogo della mostra Collectio Thesauri (Ancona – Jesi – Macerata, 2005)

Edito in quattro volumi, pp. 1200 dalla Regione Marche a cura di Mauro Mei, che ha redatto anche il breve itinerario qui proposto.

Per ulteriori approfondimenti sulla storia delle biblioteche, dei fondi bibliografici, storico-artistici, archivistici e sulle opere a vario titolo ritenute di maggior pregio, oltre al catalogo suddetto si rinvia ai dodici volumi editi dalla Regione Marche fra il 1993 ed il 2007 nell’ambito della collana editoriale Fondi Storici delle Biblioteche Marchigiane.

Tutte le informazioni di carattere patrimoniale e dei servizi offerti all’utenza dalle biblioteche marchigiane, sono reperibili consultando l’anagrafe bibliotecaria regionale (BIBLIOMARCHE).

 

 La straordinaria ricchezza delle nostre biblioteche (siglate per difetto da almeno 50 mila edizioni del XVI secolo, 10 mila manoscritti e altrettanti disegni antichi) rinvia al  collezionismo bibliografico che si esprime principalmente fra XVI e XVIII secolo. Esso è preceduto nelle Marche, dall'azione di personalità di grande rilevanza come S. Pier Damiani, S. Giacomo della Marca e Federico da Montefeltro che hanno creato, con strumenti e finalità diverse, raccolte librarie formate da veri e propri tesori e sulle quali sono poi cresciute grandi biblioteche.

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 L’itinerario qui proposto presenta le maggiori Biblioteche marchigiane di tradizione, pur non dimenticando altri importanti istituti bibliotecari come l’Egidiana di Tolentino, la Benedettucci di Recanati e altre, mentre la biblioteca di Casa Leopardi, in quanto privata, non è di competenza regionale.Si ricorda inoltre che, fondi bibliografici antichi sono presenti anche in molte altre biblioteche comunali minori.