Cultura

Archeologia

Gruppo dei Bronzi Dorati da Cartoceto (part.), Pergola, Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola
Gruppo dei Bronzi Dorati da Cartoceto (part.), Pergola
Venere di Cupra (part.), Ripatransone, Museo Civico Archeologico 'C. Cellini'
Venere di Cupra (part.), Ripatransone
Coppa a corolla (part.), Matelica, Museo Civico Archeologico
Coppa a corolla (part.), Matelica
Mosaico della Pantera, Fano, Museo Civico Malatestiano
Mosaico della Pantera, Fano
Arco di Augusto, Fano
Arco di Augusto, Fano

 

Intensamente abitate fin dalla preistoria, come attestano i cospicui rinvenimenti, le Marche archeologiche trovano la loro peculiarità nella civiltà picena.  E se le testimonianze di questa antica popolazione sono estese dal Foglia al Tronto, molto più visibili e consistenti sono i resti degli insediamenti romani, la cui occupazione data a partire dal 295 a. C., anno della battaglia di Sentinum con cui Roma raggiunse le sponde dell’Adriatico decretando la fine dell’autonomia delle province picene. L’archeologia marchigiana è emersa sempre più, soprattutto alla luce delle continue e numerose scoperte in tutto il territorio, come un aspetto molto caratterizzante del paesaggio regionale e la presenza diffusa di molti siti di grande interesse.  La L.R. n. 16/94 ha individuato, oltre a “24 aree archeologiche” e 2 strade consolari (Flaminia e Salaria), 7 parchi archeologici: Urbisaglia-Urbs Salvia, Fossombrone-Forum Sempronii, Sassoferrato-Sentinum, San Severino Marche-Septempeda, Castelleone di Suasa-Suasa, Cupramarittima-Cupra Maritima, Falerone-Falerio Picenus. In questi anni la Regione ha sostenuto alcuni progetti di valorizzazione dei siti archeologici tramite interventi di adeguamento delle strutture e sistemazione dei beni presenti nelle aree specifiche (Macerata Feltria, Ancona, Ostra Vetere, Fano), catalogazione dei reperti in collezioni museali (Serrapetrona), valorizzazione di itinerari archeologici nel territorio del Parco del Conero quale area archeologica inserita in un contesto ambientale e paesaggistico di particolare rilievo.  Sono stati sperimentati inoltre nuovi modelli di visita (tramite tecnologie digitali ed informatiche) nei parchi e nei siti archeologici della provincia di Macerata e di Ancona, attraverso l’esperienza dei due Sistemi Museali provinciali. Nel 2012 è stato avviato un progetto integrato di valorizzazione del patrimonio naturale e di quello archeologico che prevede alcuni interventi all’interno delle aree protette regionali in cui ricadono anche “aree di particolare interesse archeologico”, così come identificate e cartografate dal vigente PPAR (Parco Naturale Regionale del Conero, Parco Naturale Regionale del Monte San Bartolo, Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi, Riserva Naturale Statale Abbadia di Fiastra e nella Riserva Naturale Statale Gola del Furlo). Le iniziative sono finalizzate alla sistemazione di percorsi aventi interesse archeologico-ambientale, alla realizzazione di spazi espositivi per l’archeologia all’interno dei centri visita delle aree protette, anche con specifici info-point, alla creazione di una sezione del sito web delle singole aree protette dedicata all’archeologia e alla valorizzazione e promozione del progetto e del materiale prodotto. Nel 2014 è stato concesso un contributo straordinario al Consorzio Città di Suasa per il recupero della ‘Domus Repubblicana’ Parco Archeologico di Castelleone di Suasa e all’Università di Camerino per il progetto per ricerche interdisciplinari sul patrimonio culturale delle Marche centro meridionali dal tardo antico all’Alto Medioevo.

 

 
Gruppo dei Bronzi Dorati da Cartoceto (part.), Pergola, Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola
Gruppo dei Bronzi Dorati da Cartoceto (part.), Pergola, Museo dei Bronzi Dorati e della Città di Pergola
Monte Rinaldo Portico del santuario ellenistico romano
Monte Rinaldo Portico del santuario ellenistico romano

 

Itinerari alla scoperta delle aree e dei parchi archeologici delle Marche.

 

Aree archeologiche 

Parchi archeologici