DGR n. 704 del 13 giugno 2022 - Criteri e modalità attuative generali per la concessione di aiuti finalizzati all’avviamento dei distretti del cibo riconosciuti ai sensi della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Annualità 2022.
Comunicato stampa del 16/02/2021 - La Regione Marche fissa i nuovi criteri per il riconoscimento dei distretti del cibo
Con legge regionale 2 maggio 2012, n. 11, la Regione Marche ha approvato la disciplina relativa al riconoscimento dei distretti rurali e dei distretti agroalimentari di qualità.
La legge 27 dicembre 2017, n. 205 ha modificato il quadro legislativo nazionale introducendo la macro-categoria dei distretti del cibo nella quale confluiscono, oltre ai distretti rurali e ai distretti agroalimentari di qualità già riconosciuti alla data di entrata in vigore della legge, sei nuove diverse tipologie di distretto:
- i sistemi produttivi locali caratterizzati da una elevata concentrazione di piccole e medie imprese agricole e agroalimentari, di cui all'articolo 36, comma 1, della legge 5 ottobre 1991, n. 317;
- i sistemi produttivi locali anche a carattere interregionale, caratterizzati da interrelazione e interdipendenza produttiva delle imprese agricole e agroalimentari, nonché da una o più produzioni certificate e tutelate ai sensi della vigente normativa europea, nazionale e regionale;
- i sistemi produttivi locali localizzati in aree urbane o periurbane caratterizzati dalla significativa presenza di attività agricole volte alla riqualificazione ambientale e sociale delle aree;
- i sistemi produttivi locali caratterizzati dall'interrelazione e dall'integrazione fra attività agricole, in particolare quella di vendita diretta dei prodotti agricoli, e le attività di prossimità di commercializzazione e ristorazione esercitate sul medesimo territorio, delle reti di economia solidale e dei gruppi di acquisto solidale;
- i sistemi produttivi locali caratterizzati dalla presenza di attività di coltivazione, allevamento, trasformazione, preparazione alimentare e agroindustriale svolte con il metodo biologico o nel rispetto dei criteri della sostenibilità ambientale, conformemente alla normativa europea, nazionale e regionale vigente;
- i biodistretti e i distretti biologici, intesi come territori per i quali agricoltori biologici, trasformatori, associazioni di consumatori o enti locali abbiano stipulato e sottoscritto protocolli per la diffusione del metodo biologico di coltivazione, per la sua divulgazione nonché per il sostegno e la valorizzazione della gestione sostenibile anche di attività diverse dall'agricoltura.
Il riconoscimento dei Distretti del cibo è demandato alle regioni.
Nella regione Marche, a tutt’oggi, non sono stati riconosciuti né distretti rurali né distretti agroalimentari di qualità. Dal momento in cui la legge 205/2017 ha disposto che dette tipologie di distretto non possono più essere oggetto di nuovi riconoscimenti nell’ottica dei distretti del cibo, la legge regionale 2 maggio 2012, n. 11, è di fatto da considerare superata dal punto di vista della sua diretta applicabilità per cui, con DGR n. 945 del 20 luglio 2020 poi sostituita dalla DGR n. 150 del 15 febbraio 2021, sono stati stabiliti i criteri per l’applicazione della legge 27 dicembre 2017, n. 205.
Per il riconoscimento dei Distretti del cibo nella Regione Marche sono stati individuati criteri e requisiti di carattere generale, comuni a tutte le tipologie di distretto, e requisiti specifici calibrati in funzione delle peculiarità di ciascuna categoria. In particolare la DGR 150/2021 ha stabilito:
- per quali tipologie di distretto del cibo può essere richiesto il riconoscimento;
- quali soggetti possono chiedere il riconoscimento di un distretto;
- il ruolo imprescindibile degli imprenditori agricoli nella composizione di un distretto;
- quali altre categorie di soggetti possono, facoltativamente, entrare a far parte di un distretto;
- i requisiti generali applicabili a tutte le tipologie di distretto;
- i criteri per l’attribuzione della competenza alla Regione Marche nel caso di distretti interregionali;
- i requisiti specifici calibrati in funzione delle peculiarità di ciascuna tipologia di distretto.
I requisiti sono stati individuati in modo tale da valorizzare i progetti di aggregazione di filiera già attivi nella Regione Marche e allo stesso tempo per favorirne la sviluppo di nuovi, in coerenza con la vocazione agroalimentare marchigiana, con particolare attenzione alla produzione biologica.
Allo stesso tempo si è tenuto conto della necessità di prevedere requisiti basati su dati di agevole reperibilità al fine di semplificare la predisposizione delle domande da parte dei soggetti richiedenti e l’iter istruttorio da parte della struttura regionale competente.
Nella sezione "Distretti" sono pubblicati, per ciascuna tipologia di Distretto, gli avvisi contenenti termini e modalità per la presentazione delle domande di riconoscimento.