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Procedure di Allertamento

A partire dal 3 aprile 2017 è in vigore l’aggiornamento delle procedure di allertamento per il rischio meteo idrogeologico ed idraulico della Regione Marche ( DPGR 160 del 19 dicembre 2016,   DPGR 63 del 20 marzo 2017 DPGR 302 del 8 novembre 2018  e Decreto Dirigente Servizio Protezione Civile n. 136 del 28 giugno 2019

Con Decreto del Dirigente della Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio n.532 del 20/12/2022 sono state aggiornate le zone di allerta idrogeo e valanghe alla luce del passaggio in Regione Emilia-Romagna dei Comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio e dell'incorporazione del Comune di Monteciccardo nel Comune di Pesaro.

Decreto DPCST n.532/2022

Allegato 1

Allegato 2

Allegato 3

Il Centro Funzionale in fase di previsione, valuta, per ognuna delle zone di allerta in cui è suddiviso il territorio regionale, il livello di criticità atteso e il corrispondente livello di allerta. La previsione è articolata seconda la catena operativa previsionale, le cui fasi si possono sintetizzare come segue:
 

  • acquisizione ed elaborazione dei dati meteo-idrologici, attraverso i vari sistemi di osservazione e rilevazione in dotazione al Centro Funzionale;
  • previsione circa la natura e l’intensità dei fenomeni meteorologici attesi, anche attraverso l’utilizzo e la post-elaborazione di dati provenienti da sistemi modellistici previsionali;
  • previsione degli effetti al suolo associati ai fenomeni previsti e dei possibili scenari d’evento, che vengono valutati attraverso opportuni livelli di criticità per le porzioni del territorio interessate. 

 

Tali fasi si concretizzano nell’emissione dei documenti di allertamento che forniscono le informazioni riguardo gli scenari di evento atteso.

 

 

 

A seguito della definizione del livello di criticità, da parte del Centro Funzionale e del conseguente livello di allerta, deve essere attivata una fase operativa da parte dai soggetti responsabili delle pianificazioni e delle procedure ai diversi livelli territoriali, anche sulla base della situazione contingente, secondo una corrispondenza codificata tra livelli di allerta e fasi operative. Per quanto riguarda le strutture regionali, la Fase operativa viene dichiarata dal Dirigente della Struttura Regionale di Protezione civile.

La Protezione civile regionale, per mezzo della SOUP, ha il compito di allertare il sistema di protezione civile regionale. A seguito della definizione di un livello di allerta, il dirigente della Protezione regionale emette un messaggio di allertamento in cui comunica al territorio il livello di allerta e la fase operativa dichiarata per le strutture Regionali.

Le attività dell’allertamento non si esauriscono con la fase previsionale, ma continuano durante l’evento che viene monitorato per tutta la sua durata. In particolare, al superamento della soglia di allarme in corrispondenza di uno degli idrometri significativi della Rete MIR, la SOUP, dopo aver verificato la qualità del dato, informa del superamento delle soglia il responsabile del Presidio Territoriale Idraulico competente per il tratto d’alveo ed i Comuni di riferimento dell’idrometro.

Nell'immagine seguente sono riportati gli idrometri significativi usati durante la fase di monitoraggio:

 


 

Le zone di allerta, così come previsto dalla DPCM 27/2/2004, rappresentano quegli ambiti territoriali ottimali, definiti da caratteristiche omogenee di natura climatologica, orografica ed idrografica.

A seconda delle diverse tipologie di rischio (rischio idrogeologico ed idraulico e rischio valanghe ) sono state individuate differenti zone di allerta.

La suddivisione del territorio nelle zone di allerta qui riportata, sia per il rischio idrogeologico ed idraulico che per il rischio valanghe, sarà suscettibile di ulteriori valutazioni e verifiche che potrebbero comportare la ridefinizione delle stesse. 

L'elenco aggiornato dei comuni per zona di allerta per rischio idrogeologico e idraulico sono descritti nell'Allegato 1 al Decreto DPCST n.532/2022

 

Provincia di Pesaro e Urbino

COMUNE

PROVINCIA

ZONE DI ALLERTA

Acqualagna

PU

1

Apecchio

PU

1

Auditore

PU

2

Belforte all'Isauro

PU

1

Borgo Pace

PU

1

Cagli

PU

1

Cantiano

PU

1

Carpegna

PU

1

Cartoceto

PU

2

Colli al Metauro

PU

2

Fano

PU

2

Fermignano

PU

1

Fossombrone

PU

1 e 2

Fratte Rosa

PU

2

Frontino

PU

1

Frontone

PU

1

Gabicce Mare

PU

2

Gradara

PU

2

Isola del Piano

PU

2

Lunano

PU

2

Macerata Feltria

PU

2

Mercatello sul Metauro

PU

1

Mercatino Conca

PU

2

Mombaroccio

PU

2

Mondavio

PU

2

Mondolfo

PU

2

Monte Cerignone

PU

2

Monte Grimano Terme

PU

2

Monte Porzio

PU

2

Montecalvo in Foglia

PU

2

Montefelcino

PU

2

Montelabbate

PU

2

Peglio

PU

1

Pergola

PU

1

Pesaro

PU

2

Petriano

PU

2

Piandimeleto

PU

1 e 2

Pietrarubbia

PU

1

Piobbico

PU

1

San Costanzo

PU

2

San Lorenzo in Campo

PU

1 e 2

Sant'Angelo in Vado

PU

1

Sant'Ippolito

PU

2

Sassocorvaro

PU

2

Serra Sant'Abbondio

PU

1

Tavoleto

PU

2

Tavullia

PU

2

Terre Roveresche

PU

2

Urbania

PU

1

Urbino

PU

1 e 2

Vallefoglia

PU

2

 

         Provincia di Ancona

COMUNE

PROVINCIA

ZONE DI ALLERTA

Agugliano

AN

4

Ancona

AN

4

Arcevia

AN

1 e 4

Barbara

AN

4

Belvedere Ostrense

AN

4

Camerano

AN

4

Camerata Picena

AN

4

Castelbellino

AN

4

Castelfidardo

AN

4

Castelleone di Suasa

AN

2 e 4

Castelplanio

AN

4

Cerreto d'Esi

AN

3

Chiaravalle

AN

4

Corinaldo

AN

2 e 4

Cupramontana

AN

4

Fabriano

AN

3

Falconara Marittima

AN

4

Filottrano

AN

4

Genga

AN

3

Jesi

AN

4

Loreto

AN

4

Maiolati Spontini

AN

4

Mergo

AN

4

Monsano

AN

4

Monte Roberto

AN

4

Monte San Vito

AN

4

Montecarotto

AN

4

Montemarciano

AN

4

Morro d'Alba

AN

4

Numana

AN

4

Offagna

AN

4

Osimo

AN

4

Ostra

AN

4

Ostra Vetere

AN

4

Poggio San Marcello

AN

4

Polverigi

AN

4

Rosora

AN

4

San Marcello

AN

4

San Paolo di Jesi

AN

4

Santa Maria Nuova

AN

4

Sassoferrato

AN

1 e 3

Senigallia

AN

2 e 4

Serra de' Conti

AN

4

Serra San Quirico

AN

4

Sirolo

AN

4

Staffolo

AN

4

Trecastelli

AN

2 e 4

       

        Provincia di Macerata

COMUNE

PROVINCIA

ZONE DI ALLERTA

Apiro

MC

3

Appignano

MC

4

Belforte del Chienti

MC

6

Bolognola

MC

5

Caldarola

MC

5

Camerino

MC

3 e 5

Camporotondo di Fiastrone

MC

6

Castelraimondo

MC

3

Castelsantangelo sul Nera

MC

5

Cessapalombo

MC

5

Cingoli

MC

3 e 4

Civitanova Marche

MC

4 e 6

Colmurano

MC

6

Corridonia

MC

6

Esanatoglia

MC

3

Fiastra

MC

5

Fiuminata

MC

3

Gagliole

MC

3

Gualdo

MC

6

Loro Piceno

MC

6

Macerata

MC

4 e 6

Matelica

MC

3

Mogliano

MC

6

Monte Cavallo

MC

5

Monte San Giusto

MC

6

Monte San Martino

MC

6

Montecassiano

MC

4

Montecosaro

MC

4 e 6

Montefano

MC

4

Montelupone

MC

4

Morrovalle

MC

4 e 6

Muccia

MC

5

Penna San Giovanni

MC

6

Petriolo

MC

6

Pieve Torina

MC

5

Pioraco

MC

3

Poggio San Vicino

MC

3

Pollenza

MC

4 e 6

Porto Recanati

MC

4

Potenza Picena

MC

4

Recanati

MC

4

Ripe San Ginesio

MC

6

San Ginesio

MC

5 e 6

San Severino Marche

MC

3

Sant'Angelo in Pontano

MC

6

Sarnano

MC

5

Sefro

MC

3

Serrapetrona

MC

5

Serravalle di Chienti

MC

5

Tolentino

MC

6

Treia

MC

4

Urbisaglia

MC

6

Ussita

MC

5

Valfornace

MC

5

Visso

MC

5

 

Provincia di Fermo

COMUNE

PROVINCIA

ZONE DI ALLERTA

Altidona

FM

6

Amandola

FM

Belmonte Piceno

FM

6

Campofilone

FM

6

Falerone

FM

6

Fermo

FM

6

Francavilla d'Ete

FM

6

Grottazzolina

FM

6

Lapedona

FM

6

Magliano di Tenna

FM

6

Massa Fermana

FM

6

Monsampietro Morico

FM

6

Montappone

FM

6

Monte Giberto

FM

6

Monte Rinaldo

FM

6

Monte San Pietrangeli

FM

6

Monte Urano

FM

6

Monte Vidon Combatte

FM

6

Monte Vidon Corrado

FM

6

Montefalcone Appennino

FM

6

Montefortino

FM

5

Montegiorgio

FM

6

Montegranaro

FM

6

Monteleone di Fermo

FM

6

Montelparo

FM

6

Monterubbiano

FM

6

Montottone

FM

6

Moresco

FM

6

Ortezzano

FM

6

Pedaso

FM

6

Petritoli

FM

6

Ponzano di Fermo

FM

6

Porto San Giorgio

FM

6

Porto Sant'Elpidio

FM

6

Rapagnano

FM

6

Santa Vittoria in Matenano

FM

6

Sant'Elpidio a Mare

FM

6

Servigliano

FM

6

Smerillo

FM

6

Torre San Patrizio

FM

6

 

Provincia di Ascoli Piceno

COMUNE

PROVINCIA

ZONE DI ALLERTA

Acquasanta Terme

AP

5

Acquaviva Picena

AP

6

Appignano del Tronto

AP

6

Arquata del Tronto

AP

5

Ascoli Piceno

AP

5 e 6

Carassai

AP

6

Castel di Lama

AP

6

Castignano

AP

6

Castorano

AP

6

Colli del Tronto

AP

6

Comunanza

AP

5

Cossignano

AP

6

Cupra Marittima

AP

6

Folignano

AP

6

Force

AP

6

Grottammare

AP

6

Maltignano

AP

6

Massignano

AP

6

Monsampolo del Tronto

AP

6

Montalto delle Marche

AP

6

Montedinove

AP

6

Montefiore dell'Aso

AP

6

Montegallo

AP

5

Montemonaco

AP

5

Monteprandone

AP

6

Offida

AP

6

Palmiano

AP

6

Ripatransone

AP

6

Roccafluvione

AP

5

Rotella

AP

6

San Benedetto del Tronto

AP

6

Spinetoli

AP

6

Venarotta

AP

5

 

 

L'elenco dei comuni per zona di allerta per il rischio valanghe sono descritti nell'Allegato 2 al Decreto DPCST n.532/2022.

 

COMUNE

PROVINCIA

ZONA DI ALLERTA

Acquasanta Terme

AP

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Amandola

FM

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Apecchio

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Apiro

MC

Appennino Marchigiano Centrale

Arquata del Tronto

AP

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Ascoli Piceno

AP

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Bolognola

MC

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Cagli

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Cantiano

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Carpegna

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Castelsantangelo sul Nera

MC

Monti Sibillini Ovest

Esanatoglia

MC

Appennino Marchigiano Centrale

Fabriano

AN

Appennino Marchigiano Centrale

Fiastra

MC

Monti Sibillini Ovest

Frontone

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Matelica

MC

Appennino Marchigiano Centrale

Monte Cavallo

MC

Monti Sibillini Ovest

Montefortino

FM

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Montegallo

AP

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Montemonaco

AP

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Muccia

MC

Monti Sibillini Ovest

Pieve Torina

MC

Monti Sibillini Ovest

Piobbico

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Sarnano

MC

Monti Sibillini Est e Laga Marchigiana

Serra Sant'Abbondio

PU

Appennino Marchigiano Settentrionale

Serravalle di Chienti

MC

Monti Sibillini Ovest

Ussita

MC

Monti Sibillini Ovest

Valfornace

MC

Monti Sibillini Ovest

Visso

MC

Monti Sibillini Ovest

Il Centro Funzionale definisce il livello di criticità assegnato ad ognuna delle zone di allerta in cui è suddiviso il territorio regionale ed il corrispondente livello di allerta.

Il livello di criticità rappresenta il grado di propensione al dissesto conseguente a determinati eventi meteorici e sono definiti quattro livelli di criticità: ad ognuno dei livelli di criticità è assegnato un livello di allerta.

I livelli di criticità, con i livelli di allerta associati, sono:

·         Assenza di fenomeni significativi prevedibili (Nessuna Allerta)

·         Criticità Ordinaria (Allerta Gialla)

·         Criticità Moderata (Allerta Arancione)

·         Criticità Elevata (Allerta Rossa)

La definizione dello scenario di evento associato ad ogni livello di criticità/allerta è riportata nella Tabella degli scenari, che descrive sinteticamente, e in maniera non esaustiva, anche i possibili effetti al suolo attesi sul territorio in base ai diversi livelli di allerta.

 

TABELLA DELLE ALLERTE E DELLE CRITICITA’ METEOIDROGEOLOGICHE E IDRAULICHE

Allerta

Criticità

Scenario di evento

Effetti e danni

Nessuna allerta

Assenza di fenomeni

significativi prevedibili

 

Assenza di fenomeni significativi prevedibili, anche se non è possibile escludere a livello locale:

- (in caso di rovesci e temporali) fulminazioni localizzate, grandinate e isolate raffiche di vento, allagamenti localizzati dovuti a difficoltà dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche e piccoli smottamenti;

- caduta massi.

Eventuali danni puntuali.

TABELLA DELLE ALLERTE E DELLE CRITICITA’ METEOIDROGEOLOGICHE E IDRAULICHE

Allerta

Criticità

Scenario di evento

Effetti e danni

gialla

ordinaria

idrogeologica

Si possono verificare fenomeni localizzati di:

- erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate;

- ruscellamenti superficiali con possibili fenomeni di trasporto di materiale;

- innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, ecc);

- scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse.

Caduta massi.

Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare occasionali fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli.

Occasionale pericolo per la sicurezza delle persone con possibile perdita di vite umane per cause incidentali.

Effetti localizzati:

- allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;

- danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane, colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque;

- temporanee interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi, canali, zone depresse (sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, ecc.) e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi;

- limitati danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali in alveo.

Ulteriori effetti in caso di fenomeni temporaleschi:

- danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;

- rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi (in particolare telefonia, elettricità);

- danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;

- innesco di incendi e lesioni da fulminazione

idrogeologico per temporali

Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale.

Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti. Si possono verificare ulteriori effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.

idraulica

Si possono verificare fenomeni localizzati di:

- incremento dei livelli dei corsi d’acqua maggiori, generalmente contenuti all’interno dell’alveo.

Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità.

TABELLA DELLE ALLERTE E DELLE CRITICITA’ METEOIDROGEOLOGICHE E IDRAULICHE

Allerta

Criticità

Scenario di evento

Effetti e danni

arancione

moderata

idrogeologica

Si possono verificare fenomeni diffusi di:

- instabilità di versante, localmente anche profonda, in contesti geologici particolarmente critici;

- frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;

- significativi ruscellamenti superficiali, anche con trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;

- innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali (tombature, restringimenti, occlusioni delle luci dei ponti, etc.).

Caduta massi in più punti del territorio.

Anche in assenza di precipitazioni, si possono verificare significativi fenomeni franosi anche rapidi legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione dei suoli.

Pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.

Effetti diffusi:

- allagamenti di locali interrati e di quelli posti a pian terreno lungo vie potenzialmente interessate da deflussi idrici;

- danni e allagamenti a singoli edifici o centri abitati, infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali interessati da frane o da colate rapide;

- interruzioni della rete stradale e/o ferroviaria in prossimità di impluvi e a valle di frane e colate di detriti o in zone depresse in prossimità del reticolo idrografico;

- danni alle opere di contenimento, regimazione e attraversamento dei corsi d’acqua;

- danni a infrastrutture, edifici e attività agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali situati in aree inondabili.

Ulteriori effetti in caso di fenomeni temporaleschi:

danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;

- rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;

- danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;

- innesco di incendi e lesioni da fulminazione.

idrogeologico per temporali

Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza previsionale.

Si può verificare quanto previsto per lo scenario idrogeologico, ma con fenomeni caratterizzati da una maggiore intensità puntuale e rapidità di evoluzione, in conseguenza di temporali forti, diffusi e persistenti. Sono possibili effetti dovuti a possibili fulminazioni, grandinate, forti raffiche di vento.

idraulica

Si possono verificare fenomeni diffusi di:

- significativi innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua maggiori con fenomeni di inondazione delle aree limitrofe e delle zone golenali, interessamento degli argini;

- fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;

- occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori.

Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità.

TABELLA DELLE ALLERTE E DELLE CRITICITA’ METEOIDROGEOLOGICHE E IDRAULICHE

Allerta

Criticità

Scenario di evento

Effetti e danni

rossa

elevata

idrogeologica

Si possono verificare fenomeni numerosi e/o estesi di:

- instabilità di versante, anche profonda, anche di grandi dimensioni;

- frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango;

- ingenti ruscellamenti superficiali con diffusi fenomeni di trasporto di materiale, possibili voragini per fenomeni di erosione;

- rilevanti innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con estesi fenomeni di inondazione;

- occlusioni parziali o totali delle luci dei ponti dei corsi d’acqua minori.

Caduta massi in più punti del territorio.

Grave pericolo per la sicurezza delle persone con possibili perdite di vite umane.

Effetti ingenti ed estesi:

- danni a edifici e centri abitati, alle attività e colture agricole, ai cantieri e agli insediamenti civili e industriali, sia vicini sia distanti dai corsi d’acqua, per allagamenti o coinvolti da frane o da colate rapide;

- danni o distruzione di infrastrutture ferroviarie e stradali, di argini, ponti e altre opere idrauliche;

- danni a beni e servizi;

- danni alle coperture e alle strutture provvisorie con trasporto di materiali a causa di forti raffiche di vento;

- rottura di rami, caduta di alberi e abbattimento di pali, segnaletica e impalcature con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti aeree di comunicazione e di distribuzione di servizi;

- danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate;

- innesco di incendi e lesioni da fulminazione.

idraulica

Si possono verificare numerosi e/o estesi fenomeni, quali:

- piene fluviali dei corsi d’acqua maggiori con estesi fenomeni di inondazione anche di aree distanti dal fiume, diffusi fenomeni di erosione delle sponde, trasporto solido e divagazione dell’alveo;

- fenomeni di tracimazione, sifonamento o rottura degli argini, sormonto dei ponti e altre opere di attraversamento, nonché salti di meandro;

- occlusioni, parziali o totali, delle luci dei ponti dei corsi d’acqua maggiori.

Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità.

                   

La criticità si definisce, in base alla fenomenologia attesa e in base al territorio colpito, in criticità idraulica, criticità idrogeologica e criticità idrogeologica per temporali.

Criticità idraulica: rischio derivante da piene ed alluvioni che interessano i corsi d’acqua del reticolo maggiore, per i quali è possibile effettuare una previsione dell’evoluzione degli eventi sulla base del monitoraggio strumentale dei livelli idrici;

Criticità idrogeologica: rischio derivante da fenomeni puntuali quali frane, ruscellamenti in area urbana, piene e alluvioni che interessano i corsi d’acqua minori per i quali non è possibile effettuare una previsione dell’evoluzione degli eventi sulla base del monitoraggio strumentale dei livelli idrici;

Criticità idrogeologica per temporali: rischio derivante fenomeni meteorologici caratterizzati da elevata incertezza previsionale in termini di localizzazione, tempistica ed intensità. L’allerta viene emessa in funzione della probabilità di accadimento del fenomeno, della presenza di una forzante meteo più o meno riconoscibile e della probabile persistenza dei fenomeni. All’incertezza della previsione si associa inoltre la difficoltà di disporre in tempo utile di dati di monitoraggio strumentali per aggiornare la previsione degli scenari d’evento. Il massimo livello di allerta previsto per i temporali è l’arancione. Non è previsto un codice di allerta rosso specifico per i temporali perché tali fenomeni, in questo caso, sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità idrogeologica rossa. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi.

 

Il Bollettino di Vigilanza Meteorologica

Il bollettino di vigilanza meteorologica è il documento di riferimento per le previsioni meteorologiche ai fini dell’allertamento.
Nel bollettino di vigilanza meteorologica vengono riportate, per ogni area di allertamento idrogeologica, le previsioni dei seguenti parametri, anche sulla base di soglie oggettivali:

  • precipitazione cumulata prevista su ciascuna zona di allerta per rischio idrogeologico ed idraulico, anche secondo opportune soglie aggettivali;
  • tipologia di precipitazione;
  • eventuale carattere convettivo delle precipitazioni (rovesci o temporali);
  • limite delle nevicate;
  • possibilità di gelate;
  • intensità media del vento;
  • altezza media dell'onda.

Per quanto riguarda le scadenze di previsione, nel bollettino vengono riportate i valori previsti:

  • dalle 14.00 alle 24.00 della giornata di emissione;
  • dalle 0.00 del giorno successivo a quello di emissione fino alla fine della validità del bollettino, a passo di 24 ore.

Il bollettino contiene, inoltre, uno spazio “note” in cui possono essere riportate eventuali comunicazioni o informazioni aggiuntive.

Si sottolinea che, in presenza di precipitazioni nevose, l’altezza di precipitazione si deve ritenere espressa in millimetri di acqua equivalente.

Il Bollettino di Vigilanza Meteorologica è pubblicato entro le ore 12.00 di tutti i giorni lavorativi ed ha validità, di norma, dalle 14.00 del giorno di emissione fino alle 24.00 del giorno successivo all’emissione. Nei giorni pre-festivi, il Bollettino di Vigilanza Meteorologica ha validità fino alle 24.00 del primo giorno lavorativo successivo (per esempio, il Bollettino di Vigilanza Meteorologica pubblicato alle ore 12.00 del sabato ha validità fino alle 24.00 del lunedì successivo, se non festivo). Qualora il Centro Funzionale lo ritenesse necessario, in relazione all’evoluzione meteorologica prevista, il bollettino emesso nel giorno prefestivo può avere durata inferiore, e quindi il documento può essere emesso in giornata festiva.

Per la validità dei bollettini fanno sempre fede la data di inizio e la data di fine della validità riportate sui bollettini stessi.

La pubblicazione del nuovo Bollettino di vigilanza meteorologica avverrà sempre entro le ore 12.00 dell’ultimo giorno di validità del bollettino precedente.

 

 

Il Bollettino di Criticità Idrogeologica ed Idraulica

Il bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica è il documento in cui viene definito, per ognuna delle zone di allerta, il livello di criticità assegnato e il livello di allerta corrispondente.
Il bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica riporta:

  • data e ora di emissione e periodo di validità del documento;
  • il bollettino di vigilanza meteorologica a cui il bollettino di criticità è riferito;
  • il livello di criticità idraulica, idrogeologica e idrogeologica per temporali prevista nelle singole zone di allerta dalle 14.00 alle 24.00 del giorno di emissione e il corrispondente livello di allerta;
  • il livello di criticità idraulica, idrogeologica e idrogeologica per temporali prevista nelle singole zone di allerta dalle 0.00 del giorno successivo a quello di pubblicazione fino alla fine della validità del documento e il corrispondente livello di allerta;
  • uno spazio note in cui possono essere riportati eventuali comunicazioni di interesse comune relativo agli effetti al suolo o ad aggiornamenti particolari.

Nel corso della validità del bollettino stesso, si potrebbero avere, per una o più zone di allerta in cui è suddivisa la regione, livelli di criticità e di allerta diversi nel corso di validità (ad esempio, nel caso di bollettino pubblicato nel giorno prefestivo). In tal caso verrà indicata il livello di criticità maggiore e nelle note verrà dettagliata la validità dei singoli livelli di criticità.
Il Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica regionale è pubblicato rispettivamente, entro le ore 14.00 di tutti i giorni lavorativi ed ha validità, di norma, dalle 14.00 del giorno di emissione fino alle 24.00 del giorno successivo all’emissione. Nei giorni pre-festivi, il Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica regionale ha validità fino alle 24.00 del primo giorno lavorativo successivo (per esempio, il Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica regionale 14.00 del sabato ha validità fino alle 24.00 del lunedì successivo, se non festivo). Qualora il Centro Funzionale lo ritenesse necessario, in relazione all’evoluzione meteorologica prevista, il bollettino emesso nel giorno prefestivo può avere durata inferiore, e quindi il documento può essere emesso in giornata festiva.

Per la validità dei bollettini fanno sempre fede la data di inizio e la data di fine della validità riportate sui bollettini stessi.

La pubblicazione del nuovo Bollettino di criticità idrogeologica ed idraulica regionale avverrà sempre entro le ore 14.00 dell’ultimo giorno di validità del bollettino precedente.

Quotidianamente, entro le ore 16.00, il Centro Funzionale centrale presso il Dipartimento della Protezione Civile, pubblica, sul proprio sito web, il Bollettino di criticità nazionale che raccoglie le criticità definite da tutte le Regioni e PPAA, e quindi anche dalla Regione Marche

 

 

Il Bollettino di Pericolo Valanghe

Il bollettino di Pericolo Valanghe (o Bollettino Nivometeorologico) viene emesso tre volte a settimana (entro le ore 14.00 del Lunedì, del Mercoledì e del Venerdì) durante tutto il periodo in cui l'innevamento è presente, fornendo il grado di pericolo ed alcune informazioni ad esso strettamente inerenti per il giorno di emissione e per i tre giorni successivi.
Nel dettaglio la struttura di tale documento è piramidale divisa in tre parti:

  • uno strillo contenente il grado di pericolo ed eventualmente il tipo di valanga atteso;
  • la descrizione del grado di pericolo con informazioni sulla quantità di neve fresca (hn), neve al suolo (hs), sulla quota minima a cui si trova il manto nevoso continuo, sull’indicazione dei versanti e quote pericolose;
  • un approfondimento che riporta approfondimenti sull’evoluzione interna del manto nevoso e condizioni meteo.

Il Bollettino di Pericolo Valanghe fornisce un quadro sintetico sul grado d’innevamento, lo stato del manto nevoso, l’attività valanghiva in atto, il pericolo valanghe e la sua futura evoluzione. E’ realizzato a scala sinottica (con estensione superiore ai 100 km2 come da indicazioni EAWS) ed esprime la sua valenza su tutto il territorio senza distinzioni in base alla tipologia di ambiente innevato (territorio aperto e territorio antropizzato).

Il pericolo valanghe è espresso secondo la scala unificata europea del pericolo valanghe ed è descritto in termini di diffusione areale del pericolo (aree di distacco) sul territorio in base al grado di consolidamento del manto nevoso (situazione media rilevata), al numero di siti pericolosi sui pendii ripidi definiti in base alla localizzazione, esposizione e quota.

Il Bollettino di Pericolo Valanghe, pertanto, non esprime valutazioni sugli effetti al suolo (in particolare sul territorio antropizzato) dei possibili fenomeni valanghivi attesi e fornisce unicamente una valutazione qualitativa della probabilità di accadimento (e.g. probabilità di distacco) di eventi che, potenzialmente, potranno interferire con il territorio antropizzato causando danni difficilmente stimabili nel dettaglio.

 

 

Il Bollettino di Criticità Valanghe

Il Bollettino di Criticità Valanghe viene emesso ogni qualvolta si pubblica il Bollettino di Pericolo con validità di 48 ore (72 ore nel caso del Venerdì) a partire dalle ore 00 del giorno successivo alla pubblicazione.

A differenza del Bollettino di Pericolo Valanghe, il Bollettino di Criticità Valanghe esprime valutazioni sugli effetti al suolo (in particolare sul territorio antropizzato) dei possibili fenomeni valanghivi attesi per ognuna delle zone di allerta.

A ciascun grado di pericolo valanghe espresso dal Bollettino di Pericolo Valanghe è possibile associare uno specifico livello di criticità, valutando gli effetti al suolo e i relativi danni attesi che consentiranno di scegliere il livello di criticità più adatto alla situazione prevista. L’associazione tra grado di pericolo e livello di criticità non è quindi necessariamente strettamente rigida ed a parità di grado di pericolo possono esistere scenari valanghivi notevolmente diversi tra loro e quindi diversi livelli di criticità.

 

 

Il Bollettino Pericolo Incendi

Il Bollettino Pericolo Incendi riporta, nelle diverse aree identificate, il grado di pericolosità di un eventuale incendio che dovesse verificarsi. Tale valore, quindi, non rappresenta la probabilità di innesco di un incendio, bensì la pericolosità (sia in termini di velocità di avanzamento del fronte di fiamma che di intensità dello stesso) di un ipotetico incendio, che può variare in un range di tre valori (bassa, media, alta).
Il bollettino viene emesso nel periodo estivo (indicativamente dal 15 maggio al 15 settembre), dal lunedì al sabato, festivi esclusi.

 

 

Il Bollettino Ondate di Calore

 Il Bollettino Ondate di Calore contiene informazioni riguardo al livello di allertamento associato ad un'eventuale ondata di calore prevista. Nello specifico, nel documento vengono riportate, per la giornata in corso e per le due giornate successive, le previsioni dei seguenti parametri:

  • temperatura alle ore 14:00
  • temperatura apparente alle ore 14:00
  • livello di allertamento.

Il valore del livello di allertamento è compreso in una scala da 0 a 3:

  • livello 0: condizioni meteorologiche non a rischio per la salute della popolazione
  • livello 1: condizioni meteorologiche che possono precedere un livello 2.
  • livello 2: temperature elevate e condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare nei sottogruppi di popolazione suscettibili
  • livello 3: ondata di calore. Condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi.

Il bollettino viene attualmente redatto per la sola città di Ancona; non si esclude in futuro l'inserimento di altre località delle Marche.

Il bollettino viene emesso nel periodo estivo (indicativamente dal 15 maggio al 15 settembre), dal lunedì al sabato, festivi esclusi.

 

 

L’Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse Regionale

L’ Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse Regionale viene emanato dal Centro Funzionale nel caso in cui le previsioni meteorologiche indichino un peggioramento della situazione prevista o in atto, tale da far ipotizzare condizioni di potenziale pericolo.

L’ Avviso di Condizioni Meteo Avverse Regionale può essere emesso in qualsiasi orario, in conseguenza di aggiornamenti meteorologici che prospettino un’evoluzione della situazione più seria rispetto a quanto inizialmente previsto.

L’ Avviso di Condizioni Meteo Avverse Regionale può essere emesso per:

  • Pioggia: viene emesso quando il livello di criticità idrogeologica previsto è almeno “moderata”.
  • Neve: viene emesso nel caso in cui la cumulata di neve prevista sia:
    • 5 cm/24h a quote inferiori a 300 m
    • 25 cm/24h a quote comprese tra 300 e 600 m
    • 50 cm/24h a quote superiori a 600 m.
  • Vento: viene emesso nel caso in cui l'intensità delle raffiche previste sia:
    • uguale o superiore alla soglia “Burrasca Forte” della scala Beaufort a quota inferiori ai 1000 m, indipendentemente dalla durata del fenomeno e dalla direzione di provenienza;
    • uguale o superiore alla soglia “Tempesta Violenta” della scala Beaufort a quote superiori ai 1000 m, indipendentemente dalla durata del fenomeno e dalla direzione di provenienza.
  • Mareggiate: viene emesso nel caso in cui l'altezza media del moto ondoso nei pressi della costa prevista sia superiore ai 3,5m.

L’ Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse Regionale riporta:

  • il numero progressivo dell’Avviso;
  • data e ora di emissione;
  • inizio validità (data e ora);
  • fine validità (data e ora);
  • oggetto dell’avviso (pioggia, neve, vento, mare);
  • la descrizione della situazione meteorologica generale e della tendenza;
  • la descrizione quantitativa dei fenomeni oggetto dell'avviso previsti su ciascuna zona di allerta per rischio idrogeologico ed idraulico, anche secondo opportune soglie aggettivali;
  • un’area destinata alle note.

 

 

L’Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica Regionale

Nel caso in cui in almeno una delle Zone di Allerta la previsione degli effetti al suolo sia tale da determinare almeno un livello di criticità moderata (allerta arancione) il Centro Funzionale emette un Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica Regionale, che diventa il documento di riferimento, anche qualora vada a sovrapporsi, per validità temporale, al Bollettino di Criticità Idrogeologica ed Idraulica , che recepisce le criticità e la validità riportate dall’ Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica Regionale .

Tale Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica Regionale può essere emesso in qualsiasi orario, in conseguenza agli aggiornamenti previsionali che possono prospettare un’evoluzione della situazione più seria rispetto a quanto visto in precedenza o a seguito dell’evolversi degli effetti al suolo.

L’ Avviso di Criticità Idrogeologica ed Idraulica Regionale riporta:

  • il numero progressivo dell’Avviso;
  •  la data di emissione;
  • data e ora di inizio validità;
  • data e ora di fine validità;
  • un’area destinata alle avvertenze meteo, in cui siano descritti i principali fenomeni meteo previsti;
  • una tabella con riportati i livello di allerta Idrogeologica ed idraulica distinte per ogni area di allertamento;
  • un’area avvertenze riservata ad eventuali comunicazioni che vadano a integrare o esplicitare meglio quanto già compreso nell’Avviso stesso.

 

 

L’Avviso di Criticità Neve e Valanghe

Analogamente all’ambito della criticità idrogeologica ed idraulica, nel caso in cui in almeno una delle zone di allerta la previsione degli effetti al suolo sia tale da determinare un livello di criticità moderata o elevata il Centro Funzionale emette un Avviso di Criticità Neve e Valanghe, che diventa il documento di riferimento, anche qualora vada a sovrapporsi, per validità temporale, al Bollettino di Criticità Neve e Valanghe.

Tale Avviso di Criticità Neve e Valanghe può essere emesso in qualsiasi orario, in conseguenza ad aggiornamenti meteorologici o sviluppi del manto nevoso non previsti o comunque non prevedibili.
La struttura dell’Avviso di Criticità Neve e Valanghe è la stessa del Bollettino di Criticità Neve e Valanghe e comprende infatti:

  • data e ora di emissione e periodo di validità del documento
  • avvertenze di carattere meteorologico
  • la tabella con le criticità assegnate a ciascuna zona di allertamento
  • eventuali osservazioni sulla previsione del pericolo ai fini della valutazione del rischio.
     

Livelli di criticità

Situazione ordinaria

Criticità ordinaria

Criticità moderata

Criticità elevata

 

Avviso di criticità valanghe non necessario

Avviso di criticità valanghe opzionale

Avviso di criticità valanghe necessario

Avviso di criticità valanghe necessario

 

 

Il Messaggio di allertamento

In considerazione dei livelli di criticità definiti dal Centro Funzionale, e dei conseguenti livelli di allerta, così come precisati nei precedenti paragrafi, o nel caso lo ritenga opportuno, il Dirigente della Protezione civile regionale dirama, attraverso la SOUP, un messaggio di allertamento che:

  1.  riporta il livello di allerta e la descrizione del fenomeno atteso;
  2. sulla base del livello di allerta, riporta la fase operativa relativo allo stato di attivazione della Protezione civile regionale
  3.  riporta la durata dell’allerta. A meno di indicazioni differenti, il rientro alla fase di normalità coincide con l'orario di fine validità dell’allerta.

Tale messaggio di allertamento rappresenta il riferimento tecnico per l’autonoma attivazione delle fasi operative e delle relative azioni da parte degli enti locali e di quanto previsto dalle rispettive pianificazioni di emergenza

 

 

 

 

Corrispondenza tra fasi operative e livelli di allerta

La correlazione tra livello di allerta e fase operativa non è automatica, ma valgono le condizioni minime previste dalle Indicazioni operative del Capo Dipartimento della Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri del 10/2/2016:

·         a seguito dell’emissione di un livello di allerta gialla o arancione vi è l’attivazione diretta almeno della Fase di attenzione;

·         a seguito dell’emissione un livello di allerta rossa vi è l’attivazione almeno di una Fase di preallarme;

·         a seguito dell'emissione di un Avviso di Condizioni Meteorologiche Avverse Regionale  per neve, vento o mare, o in caso sia definito un livello di allerta gialla, arancione o rossa per rischio valanghe vi è l’attivazione diretta almeno della Fase di attenzione.


DGR 148 del 12/02/2018 : L.R. N.32/10 - "Sistema regionale di protezione civile". Approvazione del documento "La correlazione tra le allerte diramate e le conseguenti azioni operative". Allegato 2 della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 febbraio 2016.

 

 

 

 

 

Indicazioni operative per l'omogeneizzazione dei messaggi di allertamento e delle relative Fasi operative per rischio meteo-idro del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile

 

 

Di seguito si riporta un' immagine a rappresentare il flusso delle comunicazioni nelle emissioni di avvisi ed allerte del Centro Funzionale: