Digitalizzazione

Politica regionale banda ultralarga

La diffusione della banda larga e ultralarga, quale fattore di inclusione sociale, sviluppo economico e globalizzazione, è al centro delle politiche ICT e di innovazione della Regione Marche, impegnata fin dal 2002 in una massiccia diffusione delle infrastrutture di telecomunicazione. 

Principale sforzo della Regione è la riduzione degli squilibri territoriali, con particolare riferimento al digital divide infrastrutturale, di cui soffrono maggiormente le aree collinari e montuose del territorio. Per questo motivo, la Regione ha predisposto ed approvato nel 2008 il primo "Piano Telematico Regionale per lo sviluppo della Banda Larga ed il superamento del Digital Divide", un piano ambizioso volto a realizzare una grande ”autostrada” telematica a favore di tutto il territorio marchigiano che ha contato su un investimento pari a 45 Milioni di Euro. Primo traguardo che la Regione ha inteso raggiungere entro il 2010 è stato l’eliminazione del digital divide, puntando a rendere disponibile al 100% dei cittadini, delle pubbliche amministrazioni e delle imprese marchigiane l’accesso a banda larga, con un livello di servizio base di almeno 4 Mega bit. Secondo obiettivo del Piano è stato quello di garantire a tutta la popolazione del territorio una disponibilità di accesso pari a 20 Mega bit. 

Il nuovo Piano Telematico discende dalla strategia per la banda ultralarga (NGAN Marche - Next generation Access Network) ed è in linea con gli obiettivi dell'Agenda Digitale Europea, la quale prevede che, al 2020, tutta la popolazione degli Stati Membri sia coperta con servizi superiori a 30 Mbps e almeno il 50% delle famiglie abbiano sottoscritto abbonamenti a Internet con velocità superiore a 100 Mbps. 

              

 

L'attuazione del nuovo piano viene coperta con i fondi europei del POR FESR 2014-2020 e del PSR FEASR 2014-2020 e con il ricorso al Fondo nazionale Sviluppo e Coesione FSC, per un totale di circa 105 milioni di euro, di cui:

  • 12 milioni a valere su risorse POR FESR Marche 2014-2020, Asse 2, Azione 5.1 "NGN Marche Infrastrutture di accesso a banda ultra larga per i distretti produttivi e nelle aree rurali ed interne - Sviluppo della Banda Ultra Larga nel territorio della Regione Marche";
  • 21,5 milioni a valere sul PSR FEASR Marche 2014-2020 Sottomisura 7.3 A;
  • 72 milioni dal Fondo Sviluppo e Coesione FSC 2014-2020, ai sensi della Delibera CIPE 6 Agosto 2015, n. 65 (programma nazionale di investimenti del Piano Banda Ultra Larga).

Il Piano mira ad investire nello sviluppo delle reti di nuova generazione, per assicurare la copertura a banda ultra larga prevalentemente nei distretti produttivi e nelle aree rurali. 

 

Per un aiuto sulle terminologie tecniche utilizzate in questa pagina e nelle altre sezioni puoi scaricare e consultare il glossario.

In coerenza e in sinergia con gli obiettivi comunitari definiti dall’Agenda Digitale Europea e con quelli nazionali relativi alla nuova programmazione strategica per la banda ultra larga e per la crescita digitale, Regione Marche intende perseguire una strategia per lo sviluppo della banda ultra larga, che si adatti alle specificità del proprio territorio, e che tenga conto della programmazione regionale degli anni scorsi oltre che della programmazione 2014-2020. 

Per ulteriori informazioni consulta la scheda di approfondimento sulle strategie europea e nazionale.

La Regione ritiene infatti che lo sviluppo delle reti a banda larga e ultra larga debba essere supportato e indirizzato per migliorare l’equilibrio tra la copertura delle aree residenziali e quella delle zone industriali, attualmente sbilanciato a favore delle prime rispetto alle seconde, estendendo le infrastrutture a banda ultra larga con particolare attenzione alle aree produttive e alle aree interne e rurali. 
Tali esigenze vengono recepite dal Programma Operativo Regionale FESR e dal Programma di Sviluppo Rurale FEASR, che, per il periodo 2014-2020, hanno destinato importanti risorse allo sviluppo di azioni volte a raggiungere gli obiettivi stabiliti. 
La strategia per il conseguimento di questi obiettivi non deve però riguardare unicamente lo sviluppo delle reti, ma comporsi di interventi sia sul piano infrastrutturale sia di stimolo alla domanda di servizi a banda larga e ultra larga, in quanto le ragioni del ritardo in cui versa la regione non sono solo infrastrutturali, ma anche di tipo economico e culturali, dovuti all’incapacità o al mancato interesse all’uso dei servizi digitali avanzati.
Pertanto, la strategia regionale per la programmazione dei fondi comunitari 2014-2020 è stata impostata su un doppio fronte, tenendo conto sia delle necessità di adeguamento delle infrastrutture sia dello sviluppo dei servizi digitali da rendere disponibili come fattore di stimolo della domanda. 
Per quanto riguarda le infrastrutture a banda larga, Regione Marche intende allinearsi a quanto richiesto dalla Commissione Europea con l’Agenda Digitale e quanto definito dalla strategia nazionale banda ultra larga, fissando al 2020 il termine per raggiungere il duplice obiettivo minimo:

  • Copertura del 100% della popolazione con servizi a banda ultra larga pari ad almeno 30 Mbps;
  • Copertura dell’85% della popolazione con servizi a banda ultra larga pari ad almeno 100 Mbps.

Tuttavia, alla luce delle evoluzioni tecnologiche in atto, sia per quanto riguarda le reti in fibra ottica (FTTx) che per le reti wireless e mobili, è ipotizzabile poter estendere al 100% anche la quota di popolazione coperta con servizi ad almeno 100 Mbps.
Per raggiungere questi obiettivi, è fondamentale che nella fase di implementazione della strategia regionale di infrastrutturazione a banda ultra larga, siano contemplate le seguenti fasi:

  • La condivisione dei risultati delle attività attraverso l’istituzione di tavoli di condivisione con gli stakeholder pubblici e privati del territorio, con le comunità portatrici di interesse del territorio e le associazioni di categoria, per condividere i piani di sviluppo delle infrastrutture, le priorità di intervento, le modalità di aggregazione della domanda e, più in generale, le strategie di crescita digitale;
  • Una ricognizione delle infrastrutture di rete e civili disponibili sul territorio regionale, utilizzabili ai fini dell’accelerazione dello sviluppo delle reti a banda ultra larga, che permetta di definire il catasto delle infrastrutture del sopra e sottosuolo;
  • Un’analisi approfondita dei reali bisogni e delle aspettative degli utenti finali, siano essi cittadini, imprese o Pubbliche Amministrazioni, in termini di soluzioni ICT e servizi di connettività, da cui si genera l’effettiva domanda di banda, per orientare con la massima accuratezza i piani di investimento pubblici nelle reti a banda ultra larga;
  • La definizione di strumenti per la semplificazione amministrativa, la defiscalizzazione e lo stimolo per l’innesco delle domanda, con particolare riferimento alle imprese, in linea con la strategia nazionale per la banda ultra larga e con i provvedimenti oggetto di normativa nazionale in emanazione, a seguito delle necessarie approvazioni da parte della Commissione Europea.

Infine, è essenziale programmare politiche di intervento che operino sinergie tra i vari ambiti, anche e soprattutto a livello infrastrutturale. Le due infrastrutture di rete su cui nei prossimi anni si interverrà in modo più deciso, sono:

  1. La rete delle infrastrutture a banda larga e ultra larga, che deve essere adeguata per sostenere la competitività dei territori;
  2. La rete energetica (e la rete dell’illuminazione pubblica in particolare), che va resa “smart” attraverso le tecnologie ICT per renderla sostenibile.
    Un approccio che prevede di programmare gli interventi su entrambe le tipologie di infrastrutture in modo sinergico e integrato, consente di diminuire sensibilmente costi e tempi del loro ammodernamento.

La Strategia per la banda ultralarga del nuovo piano telematico regionale è stata approvata dalla giunta con DGR n.251 del 25/03/2016

L’attuazione delle politiche regionali per la banda ultra larga passa attraverso la definizione di criteri di priorità, per raggiungere gli obiettivi prefissati di copertura del territorio marchigiano.

Tali priorità dovranno essere prima di tutto in linea con quelle definite nell’ambito dell’attuazione della strategia nazionale per la banda ultra larga, e nello specifico attraverso gli Accordi di Programma Quadro che le Regioni stipuleranno con il Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito dell’Accordo Quadro per lo sviluppo della banda ultra larga sul territorio nazionale, stipulato l’11 febbraio 2016 nell’ambito della Conferenza Stato-Regioni.
Nello specifico, saranno individuati elementi premiali utili a dare priorità ai territori più virtuosi e a definire la pianificazione temporale degli interventi, ponendosi l’obiettivo di creare condizioni di sistema che velocizzino l’implementazione delle infrastrutture sul territorio regionale.


Per ulteriori dettagli consulta la scheda di approfondimento sui criteri di priorità.

Di seguito, si riporta la classificazione dei comuni delle Marche secondo la disciplina degli aiuti di Stato per lo sviluppo delle reti a banda larga e ultra larga definita dalla Commissione Europea, che distingue tra aree bianche, grigie e nere, sulla base del livello di competizione presente sul territorio. 

Nello specifico, si definiscono aree bianche le zone in cui le infrastrutture per la banda larga/ultra larga sono inesistenti e nelle quali è improbabile che nel prossimo futuro (tre anni), investitori privati provvederanno a svilupparle. Nel fornire sostegno finanziario alla fornitura di servizi a banda larga e ultralarga in tali aree, gli Stati membri perseguono autentici obiettivi di coesione e di sviluppo economico e l’intervento è quindi probabilmente conforme all’interesse comune. 

Nelle aree grigie è presente o sarà sviluppata nei tre anni successivi un’unica rete a banda larga/ultra larga e non si prevede che nel prossimo futuro sia installata un’altra rete. In tali aree si rende necessaria un’analisi più dettagliata per verificare se gli aiuti di Stato siano necessari, perché l’intervento pubblico potrebbe interferire sulle dinamiche di mercato e dunque può essere giustificato solo laddove possa essere chiaramente dimostrato un persistente fallimento del mercato. La verifica, presso la Commissione Europea, dell’ammissibilità degli aiuti di Stato in queste aree è già stata avviata dal Governo a livello centrale per tutte le Regioni. 

Le aree nere, infine, sono le zone in cui sono presenti o saranno sviluppate nei prossimi tre anni almeno due reti a banda larga/ultra larga di operatori diversi. Il sostegno di Stato a una rete supplementare, equivalente e finanziata con fondi pubblici in queste aree, rischia di provocare gravi distorsioni della concorrenza


Documenti consultabili

Aree Shape Infratel

Associazione Area Infratel sezioni Istat 2011_Marche

Convenzione operativa - Comuni e province

Cerca documenti Comune per comune

per ogni Comune puoi trovare:

  • Elenco aree bianche

  • Mappa del territorio con evidenziazione delle aree nere, grigie e bianche

Aggiornamenti a febbraio 2025

La Regione Marche prosegue con determinazione l’attuazione del Piano Banda Ultra Larga (BUL), finalizzato a garantire connettività ad alta velocità su tutto il territorio regionale, con particolare attenzione alle aree a fallimento di mercato. Il progetto, realizzato in collaborazione con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT, in precedenza MISE) e con l’attuazione da parte di Infratel Italia, si inserisce nella più ampia Strategia nazionale per la Banda Ultra Larga e negli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea.

L’intervento ha previsto la realizzazione di una rete in fibra ottica pubblica in modalità FTTH (Fiber To The Home) e FWA (Fixed Wireless Access), con investimenti pubblici per 105,7 milioni di euro.
 

Valore complessivo delle opere

€ 105.743.279,16

Unità immobiliari interessate

422.344

  • di cui copertura FTTH (Fiber To The Home)

333.529 unità

  • di cui copertura FWA (Fixed Wireless Access)

88.815 unità

Fibra ottica posata complessivamente

5.095,5 km

  • di cui nuova infrastruttura realizzata

1.189,5 km

  • di cui infrastruttura esistente riutilizzata

3.906,0 km

 

 

Stato di avanzamento del Piano BUL

L’infrastrutturazione in fibra ottica nelle Marche ha raggiunto risultati significativi. Al 31 gennaio 2025, lo stato di avanzamento dei lavori è il seguente:
 

Totale progetti previsti e approvati

217

Cantieri chiusi

214 (99%)

Comuni collaudati

165 (76%)

 

 

L’obiettivo è completare i lavori di tutti i cantieri aperti e collaudare l’infrastruttura BUL di tutti i Comuni entro ottobre 2025.

Per il dettaglio dello stato di avanzamento di ciascun comune e degli indirizzi coperti consultare: 

Per richieste e aggiornamenti: attuazione.bandaultralarga@regione.marche.it

 

Monitoraggio e supporto ai Comuni

Per garantire un’efficace attuazione del piano, la Regione Marche ha promosso 16 incontri operativi con la partecipazione di 143 Comuni, con l’obiettivo di:

  • risolvere eventuali criticità nei cantieri non ancora avviati o completati,
  • accelerare le procedure autorizzative, fornendo supporto ai Comuni nella gestione delle conferenze di servizi,
  • informare i cittadini e le imprese sulle modalità di attivazione dei servizi BUL nei comuni già in vendibilità.

Inoltre, tutti i 236 Comuni marchigiani hanno sottoscritto la Convenzione con Infratel Italia, confermando il pieno coinvolgimento degli enti locali nel processo di digitalizzazione del territorio.

La banda ultra larga (BUL) è giunta alla sua fase di realizzazione, in data 09/11/2017  è stato sottoscritto il contratto  tra Infratel italia s.p.a , società in house del Ministero dello S viluppo Economico e la società Open Fiber , aggiudicataria  della gara indetta da Infratel per la “concessione di costruzione e gestione di una infrastruttura passiva a banda ultralarga nelle aree bianche del territorio delle regioni: Piemonte , Valle d’Aosta , Liguria , Friuli Venezia Giulia , provincia autonoma di Trento , Marche , Umbria, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia”.

 

Al fine di garantire la massima efficacia dell’intervento è necessario il contributo dei comuni utile alla fase di progettazione definitiva a cura del concessionario Open Fiber ; in particolare si richiede la collaborazione dei comuni al fine di:

• Individuare le infrastrutture pubbliche esistenti, anche in ottica SINFI, da utilizzare per la stesura della fibra, quali ad esempio cavidotti dell’illuminazione pubblica già esistenti, tubazioni dismesse di gas e acqua.
• Individuare l’elenco delle sedi della pubblica amministrazione nel territorio comunale da infrastrutturare in fibra, in accordo anche ai dati più sotto proposti comune per comune .
• Individuare punti di intervento per la stesura della fibra che siano strategici per il comune: edifici pubblici, scolastici, centri di aggregazione sociale, imprese ed artigiani, dislocati nel territorio in zone a bassa densità di popolazione.
• Comunicare la presenza di eventuali zone rosse.
• Comunicare la presenza di eventuali perimetrazioni ai sensi dell’ordinanza 25 del 2017.
• Comunicare la presenza di eventuali aree che saranno oggetto di ricostruzione perché necessarie per le opere pubbliche prioritarie e che dovranno essere infrastrutturate in fibra.

 

In particolare, la progettazione definitiva per gli edifici pubblici viene effettuata sulla base delle informazioni qui pubblicate.

E’ necessario che i comuni segnalino tempestivamente eventuali errori, anomalie e/o modifiche, correggendo il file relativo alla loro situazione e rinviandolo alla mail di posta dedicata attuazione.bandaultralarga@regione.marche.it e p.c. alla Regione all’indirizzo PEC regione.marche.bul@emarche.it .

 

 

Aree Shape Infratel

Associazione Area Infratel sezioni Istat 2011_Marche

Convenzione operativa - Comuni e province
 

Ricerca Comuni Interessati

Sul sito di Infratel Italia, società in-house del MISE, al link
https://www.infratelitalia.it/archivio-news/notizie/piano-di-interventi-infrastrutturali-per-la-banda-ultralarga-nelle-scuole,  
è stato pubblicato l’avviso di consultazione pubblica, ai sensi del paragrafo 64 e 78, lettera b) degli Orientamenti dell’Unione europea per l’applicazione delle norme in materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a banda larga, come stabilito dal Comitato Banda Ultralarga lo scorso 5 maggio 2020.

I soggetti interessati potranno presentare eventuali osservazioni,

entro il 15 settembre 2020 alle ore 13,

all’indirizzo e-mail consultazione@infratelitalia.it.

Premessa: l’intervento Voucher Banda Ultralarga per le imprese

Il Governo, attraverso il Comitato per la Banda Ultralarga (COBUL) ha recentemente approvato l’erogazione di voucher rivolti ad imprese che hanno esigenze di aumento della velocità per la loro connessione ad Internet. Questa misura prevede l’incentivazione di nuove attivazioni e salti di capacità attraverso voucher:

  1. da meno di 30 Mbps ad almeno 30 Mbps (tutte le tecnologie, compreso il satellite per le imprese in aree remote): valore del voucher 500 €
  2. da 30-100 Mbps fino a 1 Gigabps (fibra ottica - FTTH): valore del voucher 2.000 €

Non sono ammessi passaggi fra connessioni aventi prestazioni analoghe o meri passaggi di intestazione.

Il voucher coprirebbe i costi di attivazione, degli apparati di rete e almeno 10 mesi di canone, trascorsi i quali l’azienda dovrebbe pagare il canone mensile previsto dalla specifica offerta dell’operatore prescelto.

Tale misura è adatta quindi ad aziende che hanno un contratto per connessioni più basse rispetto alle velocità offerte al proprio numero civico.

 

La declinazione dell’intervento a livello regionale nelle Marche

La Regione sta valutando il potenziale interesse delle aziende e l’adozione di possibili criteri di selezione, e pertanto ha avviato un’indagine presso un campione di aziende.

La preghiamo pertanto di rispondere alle seguenti brevi domande.

 

 

Vai al questionario

Task Force del Piano Banda Ultralarga Marche 

  • Cos’è: La Task Force Piano BUL Marche è un tavolo permanente con funzione di «cerniera» con i soggetti del territorio 
  • Perché è stata costituita: per sensibilizzare tutti gli attori, per supportare i Comuni, per stimolare la domanda e per far conoscere l’infrastruttura agli operatori TLC
  • Da chi è composta: Regione, ANCI regionale, Camera di Commercio, CORECOM, Università marchigiane, Associazioni di categoria, Operatori TLC nazionali e locali, …
  • Di cosa si occupa: di allineare tutti sull’avanzamento del Piano, di spiegare il funzionamento delle CdS, di fare in modo che le aree produttive vengano identificate e inserite nelle aree da coprire, di far conoscere servizi e listino di OpenFiber agli operatori TLC

La Regione Marche ha istituito, con la Delibera di Giunta num. 1701 del 17 dicembre 2018, una Task Force per rafforzare le azioni a supporto dell’Agenda Digitale Marche e del Piano Banda Ultralarga in particolare. Questa Task Force dovrà svolgere la funzione di “cerniera” con i soggetti del territorio marchigiano, con l’obiettivo di accelerare la realizzazione del Piano, favorire la cultura del digitale e la diffusione delle connessioni veloci alla rete presso i cittadini, le imprese e le amministrazioni marchigiane.

Le riunioni della Task Force BUL Marche:

Per contatti: attuazione.bandaultralarga@regione.marche.it.

 

 

Newsletter Task Force Marche BUL

 

Newsletter 1

DGR n.251 del 25/03/2016 Deliberazione dell’ approvazione della strategia regionale di banda ultralarga

Deliberazione amministrative dell'Assemblea legislativa n. 31 del 02/08/2016 Nuovo piano telematico: Strategia della Regione Marche per la banda ultralarga

DGR n. 898 del 01/08/2016 Approvazione schema di Accordo di programma per lo sviluppo della banda ultra larga nel territorio della Regione Marche tra Ministero dello Sviluppo Economico e Regione Marche ed approvazione schemi di Convenzioni operative relativamente al POR FESR 2014/2020 e al PSR FEASR 2014/2020.

Piano Tecnico Revisione 2  

"Il nuovo piano telematico: la nuova strategia della Regione Marche per la Banda Ultra Larga (BUL)" Presentazione del Nuovo piano telematico

 

Il Piano BUL Marche si inserisce nell’ambito della Agenda Digitale Marche consultabile ai seguenti link:

DGR n. 1686 del 16/12/2013 “Approvazione dell’Agenda Digitale Marche ADM - visione strategica" e relativi allegati:
Digital Agenda Going Local-RM - All. A
Smart Communities All. B
Presentazione del 8 11 2017 Macerata Attuazione Intervento Regione Marche
 


Siti utili

MISE: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it

Infratel http://www.infratelitalia.it/

Piano banda Ultralarga Italia http://bandaultralarga.italia.it

AGID http://www.agid.gov.it/