Al fine di conservare la memoria della cultura e della vita sociale italiana, si è proceduto alla costituzione degli archivi nazionale e regionale della produzione editoriale, mediante il deposito obbligatorio di varie categorie di documenti, qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione o di diffusione (L.106/2004 sul deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico e D.P.R. 252/2006, regolamento attuativo ).

L’archivio regionale, costituito presso la Biblioteca del Consiglio Regionale delle Marche, rappresenta un’importante scelta culturale per dare adeguata evidenza alle produzioni editoriali marchigiane, privilegiando un principio di maggiore selettività rispetto al modello nazionale ed adottando un approccio di tipo funzionalistico tra il deposito legale e il ruolo delle principali biblioteche depositarie. Accanto alla Biblioteca del Consiglio, sono state indicate anche sedi provinciali per il deposito in biblioteche storiche del territorio, al fine di garantire la continuità storica di tale funzione nello sviluppo e composizione delle raccolte. L’elenco degli istituti destinati alla conservazione delle copie delle produzioni editoriali realizzate nel territorio regionale è stato individuato dalla Regione con DGR 526/2007, approvato con DM del 28 dicembre 2007 e pubblicato nella G.U. n. 38/2008. Ciò impegna la Regione nel monitoraggio dell’applicazione della legge e nella elaborazione di direttive comuni, in sintonia con la Direzione Generale per le Biblioteche, gli istituti culturali e il diritto d’autore del MIBACT, nell’offerta di servizi bibliografici specifici a livello regionale per la promozione dell’editoria regionale, nella condivisione di una base dati certa sull’anagrafe degli editori che hanno depositato le opere pubblicate presso gli archivi Regionali e Nazionali.
L’istituzione di una Commissione permanente per il deposito legale, indicata nell’art. 42 del Regolamento, composta dallo Stato e dai rappresentanti delle Regioni sotto forma di organo consultivo, ha il compito di esaminare i problemi derivanti dall’applicazione del Regolamento. Molti sono i temi affrontati, tra cui la distribuzione delle responsabilità tra istituti depositari, nazionali e regionali, per garantire la conservazione, la catalogazione e la disponibilità dei documenti al pubblico, la definizione di procedure di gestione dei documenti del deposito legale dal momento di verifica iniziale all’arrivo dei pacchi, ai reclami, alle sanzioni.
Con il D.L. n. 66 di aprile 2014, si sono modificate le condizioni per il deposito legale delle pubblicazioni destinate all’Archivio regionale: si richiede la consegna da parte dell’editore di un solo esemplare per istituto depositario. Ogni Regione, o almeno quelle il cui elenco degli istituti muta a seguito dell’applicazione della norma (in questo caso, anche la Regione Marche), dovrà inviare la sua proposta alla Conferenza Unificata.