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martedì 17 novembre 2020  13:01 

La Regione Marche concede contributi agli enti gestori dei parchi e delle riserve naturali per promuovere l’accesso dei disabili motori ai percorsi escursionistici. Su proposta dell’assessore all’Ambiente, Stefano Aguzzi, la Giunta ha finanziato con 200 mila euro, a valere sul 2020, la legge regionale 37/2020, approvata dall’Assemblea legislativa lo scorso mese di agosto. “Si tratta delle prime risorse che mettiamo a disposizione per rendere accessibili a tutti le nostre aree protette attraverso una rete escursionistica inclusiva – afferma Aguzzi – L’obiettivo è realizzare investimenti che facilitano l’accesso ai sentieri. Il verde è una risorsa importante per promuovere un turismo senza limiti e pregiudizi, offrendo preziose opportunità di inclusione e integrazione partendo dalle bellezze naturali. È un’occasione importante che gli enti gestori devono sfruttare per attrezzare i percorsi, integrando gli investimenti effettuati con i precedenti programmi regionali che hanno permesso di acquisire le necessarie competenze tecniche di progettazione ed esecuzione delle opere necessarie”. I contributi verranno determinati in proporzione ai costi sostenuti dai gestori che hanno usufruito delle opportunità offerte dai Programmi regionali di settore. I progetti dovranno rendere idonei i percorsi escursionistici ai disabili motori. I beneficiari dovranno anche garantire le eventuali risorse necessarie per la completa copertura dei costi. Il contributo regionale sarà assegnato con un anticipo del 50 per cento e il saldo finale.

   

giovedì 12 novembre 2020  18:52 

Si chiamano strade interpoderali, collegano spesso, da secoli, fondi agricoli e consentono il loro attraversamento per ricongiungersi alle strade principali. Sono considerate strade di viabilità secondaria, ma per i comuni e per le loro frazioni spesso assumono rilevante importanza. A seguito delle piogge alluvionali del maggio 2014, alcune di queste strade erano state gravemente danneggiate e necessitavano di importanti interventi di straordinaria manutenzione. Per questo motivo, l’assessore alle Infrastrutture, Lavori Pubblici e Aree Interne Francesco Baldelli, a pochi giorni dall’insediamento, ha voluto mettere subito a disposizione i fondi destinati al recupero delle infrastrutture agricole danneggiate in 8 comuni dell’entroterra.

“Gli interventi - sottolinea l'assessore - consentiranno l’accesso in sicurezza ai terreni agricoli che hanno subito maggiormente i danni delle piogge del 2014, oltre a preservare competitività e redditività delle aziende che operano in tali zone”. Nello specifico tre sono i criteri che hanno determinato la scelta e le priorità degli interventi da finanziare: le infrastrutture dovevano ricadere in aree montane e svantaggiate, si valutava poi il numero delle sedi legali delle aziende presenti e il numero delle aziende stesse che si trovano sul territorio.

L’importo finanziato dalla Regione Marche ammonta a € 1.122.146,25 e fa capo alle assegnazioni del Fondo di solidarietàà nazionale in agricoltura (D.lgs. 102/04), finalizzato al ripristino di infrastrutture connesse con le attività agricole dei seguenti comuni marchigiani: Cingoli, Loro Piceno, Monte San Martino, Penna San Giovanni, Pergola, San Ginesio, Sant'Angelo in Pontano e Sarnano. “Tali interventi - conclude Baldelli - ripristinando l’accesso in sicurezza ad aree a vocazione agricola, agevoleranno la manutenzione del suolo delle aree servite, garantendo l’accesso anche ai veicoli di soccorso, oltre a costituire ulteriori percorsi ciclabili e turistici per il nostro territorio”. Considerato l’alto numero di progetti pervenuti anche da altri comuni della regione, l’assessorato sta già lavorando per reperire risorse finalizzate ad avviare un altro cospicuo finanziamento.

   

mercoledì 11 novembre 2020  17:23 

Si riapre il bando della filiera per la produzione di energia da biomasse forestali con  3,9 milioni a disposizione grazie al Piano di sviluppo rurale. E’ quanto prevede la delibera proposta dal vicepresidente e assessore all’Agricoltura Mirco Carloni e approvata ieri dalla giunta come concordato al tavolo politico strategico del 27 ottobre con le rappresentanze del settore.

“Abbiamo a disposizione risorse residue dai precedenti  bandi 2019-2020 – spiega Carloni – e riteniamo quindi opportuno procedere con l’attivazione di un nuovo bando annualità 2021 a sostegno di nuovi progetti integrati. Beneficiari dei contribuiti sono le “filiere”, intese come raggruppamenti di imprenditori agricoli e forestali, loro associazioni e imprese (di lavorazione, trasformazione, commercializzazione del legno, quelle commerciali di prodotti legnosi, quelle di produzione e utilizzazione dell’energia prodotta). I vantaggi dell’aggregazione spaziano dalla certezza della vendita del legname alla stabilità dei prezzi; dalla valorizzazione delle produzioni forestali alla qualificazione ambientale del territorio (a seguito delle cure agronomiche e forestali necessarie per l’utilizzo economico dell’area boscata); dalla formazione degli addetti alla  ricaduta occupazionale su tutto l’entroterra”.

I 3,9 milioni sono così suddivisi:

-    Formazione € 50.000
-    Viabilità rurale e forestale € 800.000
-    Aiuti all'avviamento di attività imprenditoriali per attività extra-agricole nelle zone rurali € 400.000
-    Investimenti strutturali nelle PMI per lo sviluppo diattività non agricole. Azione 1 -Produzione di energia € 1.100.000
-    Investimenti per la trasformazione e commercializzazione dei prodotti forestali € 850.000
-    Sostegno a progetti pilota e per lo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie € 230.000
-    Costituzione di aggregazioni tra produttori di biomassa forestale € 500.000

Per quanto riguarda i criteri e le modalità attuative generali sulla base dei quali emanare il bando, restano fermi quelli già applicati per il bando annualità 2019 e per entrambe le scadenze dell’annualità 2020. Il soggetto richiedente i contributi di filiera del Psr deve quindi essere una associazione di qualsiasi natura giuridica, costituita da due o più soggetti dei quali almeno la metà rappresentata da produttori di biomassa forestale da alberi o boschi vegetanti nelle Marche. Deve garantire capacità amministrativa, indicando le figure professionali impiegate. Risultare iscritta all’anagrafe delle aziende agricole e, eventualmente, alla Camera di commercio delle Marche. Nell’ambito societario, il potere decisionale deve rimanere in capo agli imprenditori agricoli e forestali.

   

lunedì 9 novembre 2020  18:09 

La Regione Marche stanzia 5 milioni di euro del Psr (Programma di sviluppo rurale) per sostenere gli agricoltori colpiti dalla crisi causata dal Covid-19. Beneficiarie sono le aziende agricole agrituristiche, le fattorie didattiche e le attività di agricoltura sociale che hanno subito cali di fatturato a seguito della pandemia. I contributi “una tantum”, senza criteri di selezione delle domande, potranno arrivare a 7 mila euro. “Forniamo un sostegno economico agli imprenditori agricoli penalizzati dalle chiusure e dalle restrizioni alla circolazione delle persone che hanno causato un blocco delle attività per diversi mesi e la contestuale disdetta delle prenotazioni ricevute prima della diffusione del contagio - evidenzia il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura – La concessione dell’aiuto sarà legata alla sola stima della perdita di fatturato che dovrà risultare superiore a mille euro”. Le domande potranno essere presentate, a partire da giovedì 12 novembre, attraverso la piattaforma Siar. La perdita di fatturato delle attività agrituristiche e delle fattorie didattiche sarà correlata ai singoli servizi offerti (ospitalità, somministrazione alimenti e bevande, attività formative, servizi sportivi), mentre quella dell’agricoltura sociale ai servizi educativi erogati.

   

lunedì 9 novembre 2020  15:24 

On line, nella sezione del sito "Come attuare la REM", il webinar: "I principi dello sviluppo sostenibile nella programmazione e pianificazione territoriale" cod. SAT7.3-2020, svoltosi in streaming il 3-4/11/2020, nell'ambito dei Seminari Informativi organizzati dalla Scuola Regionale di Formazione della Pubblica Amministrazione,

   

venerdì 30 ottobre 2020  15:45 

Prevede interventi per circa 9,5milioni di euro lo schema del 4° atto integrativo dell’Accordo di Programma tra Regione Marche e Ministero dell’Ambiente per la programmazione e il finanziamento di opere urgenti e prioritarie per la mitigazione del rischio idrogeologico, approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla Difesa del suolo e della costa Stefano Aguzzi.

“Mi fa molto piacere il fatto che uno dei primi atti da me presentati e approvati dalla giunta – commenta l’assessore Aguzzi – riguardi un settore di importanza essenziale come la difesa del territorio e delle frazioni. Gli interventi in  questione sono molto attesi dai cittadini, delle vere e proprie priorità, a cui ora, possiamo dare risposta. Sono inoltre particolarmente soddisfatto perché siamo riusciti ad ottenere un aumento del finanziamento da 6,7 milioni a 9,4 milioni per poter inserire l’intervento a Trodica di Morrovalle dove la situazione è drammatica ed estremamente urgente”.

Cinque dunque, gli interventi attivabili entro l’anno corrente:

-          nel Comune di Monteprandone, località  S. Anna, messa in sicurezza del tratta del fiume Tronto per un totale di 450mila euro;

-          nel Comune di Ripatransone, località San Salvatore, difesa spondale e sistemazione idraulica del fiume Tesino per 1,2 milioni di euro;

-          nel Comune di Monsampolo del Tronto, dal ponte di Spinetoli al ponte di Monsapolo, manutenzione idraulica, riapertura sezione e consolidamento argini destro e sinistro del fiume Tronto per un milione di euro;

-          nel centro abitato di Montelupone messa in sicurezza di un esteso movimento franoso nel versante nord-orientale del centro abitato per 2.578.421 euro;

-          a Trodica di Morrovalle protezione del centro abitato dalle esondazioni del Fosso Trodica per 4.219.086 euro.

   

giovedì 29 ottobre 2020  12:53 

La Regione Marche, PF Bonifiche, Fonti Energetiche, Rifiuti e Cave e Miniere partecipa in qualità di partner al Progetto Europeo 2LIFES - Promoting Re-use from the Public Policies (promuovere il riuso attraverso le politiche pubbliche) dal programma INTERREG EUROPE. Il capofila è EMULSA, Municipal Company of Urban Environment Services of Gijon (ES).

   

lunedì 26 ottobre 2020  12:22 

"Non c’è tempo da perdere, occorre un’azione immediata e corale, tra il livello statale e regionale, per contrastare la diffusione della Peste suina africana (Psa) attraverso un piano di contenimento dei cinghiali”. È quanto chiesto dal vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura, nell’ambito della Commissione politiche agricole della Conferenza delle Regioni. Le autonomie regionali hanno sollecitato un confronto preventivo alla ministra Teresa Bellanova, prima dell’approvazione, in Consiglio dei ministri, di un decreto legge per prevenire la propagazione della Psa.

“Una bozza è già circolata, per cui chiediamo di essere ascoltati e coinvolti nella fase di costruzione del provvedimento, al fine di difendere gli allevatori suinicoli dei vari territori – afferma Carloni – È necessario intervenire con immediatezza con un’azione efficace, attraverso l’adozione di un piano strategico di contenimento dei cinghiali. La peste africana colpisce suini domestici e selvatici, con livelli di mortalità al cento per cento. Dobbiamo ridurre i rischi sanitari e il relativo impatto economico che l’epidemia potrebbe arrecare all’intero settore suinicolo regionale e nazionale”. Le Regioni chiedono, pertanto, “misure di prevenzione e monitoraggio della malattia virale, con un’attività di ispezione e controllo igienico sanitario sugli esemplari di cinghiali, coordinate a livello nazionale, ma con una gestione regionale”.

La Psa è presente in tre continenti, compresa l’Europa (ultimo focolaio del 2020 si è sviluppato l’8 settembre in Germania) e minaccia di diffondersi ulteriormente. L’impatto sta cambiando i flussi commerciali legati non solo allo scambio di suini vivi, carni e prodotti derivati, ma anche ai mangimi. Uno dei principali problemi da affrontare, per contrastare la diffusione della peste suina africana, è rappresentato dall’eccessiva e incontrollata proliferazione dei cinghiali.