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martedì 8 giugno 2021  09:33 

Da Sabato 15 maggio 2021 apre al pubblico la collocazione della riproduzione della tomba di Raffaello nella chiesa annessa all’ex Convento dei Carmelitani Scalzi dedicata alla Santissima Annunziata (via dei Maceri, 4), a poche decine di metri dal monumento al pittore, a Piazzale Roma. L’allestimento è stato curato da Vittorio Sgarbi.
La riproduzione della tomba di Raffaello è stata realizzata nel 2020, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte del grande genio del Rinascimento, ed era parte della bella mostra allestita a Roma nelle Scuderie del Quirinale. Finite le celebrazioni, la riproduzione realizzata dalla spagnola Factum Foundation è stata donata alla Città di Urbino. Nell’opera oggi a Roma, il sarcofago è sormontato dalla Madonna del Sasso, scolpita dall’allievo di Raffaello, Lorenzetto, e presenta il celebre epitaffio di Pietro Bembo che dice «Qui giace Raffaello, dal quale la natura temette mentre era vivo di esser vinta; ma ora che è morto teme di morire». A destra una lapide ricorda Maria Bibbiena, fidanzata del pittore, mentre a sinistra è un busto ottocentesco di Raffaello, opera di Giuseppe Fabris (1833). 

Su richiesta dei curatori della mostra delle Scuderie del Quirinale sono state apportate due modifiche sostanziali: i due busti ai lati della Madonna del Sasso sono stati sostituiti da pannelli marmorei e la nicchia contenente il sarcofago è stata ripensata nell’originale mattone. Nel XIX secolo la tomba ha infatti subito alcune modifiche rispetto all’originale. La rimaterializzazione di Factum ha tenuto conto di due fonti storiche: un dipinto a olio del 1836 realizzato da Francesco Diofebi (oggi al Thorvaldsen Museum di Copenhagen), che rappresenta la tomba appena tre anni dopo la sua apertura, e una litografia del XIX secolo, parte della collezione del Royal Collection Trust.
«Non finiscono i miracoli. Con prodigiosa abilità tecnica -scrive Vittorio Sgarbi- è stato possibile riprodurre, a grandezza naturale, monumenti in tre dimensioni. Quelle che un tempo erano copie oggi diventano riproduzioni che aspirano alla perfezione. Così, nel mondo dell’arte, si muove “Factum arte” che, dopo essersi misurata con capolavori della pittura, oggi si misura con l’architettura e con la scultura. A Urbino, città natale di Raffaello, arriva, dono generoso di Ales-Scuderie del Quirinale, la monumentale tomba del pittore al Pantheon; difficilissima da collocare per le sue dimensioni (cm.770x 540), ha trovato destinazione ideale nella chiesa demaniale della Santissima Annunziata, proprio a fianco dell’Accademia delle Belle Arti e di fronte alla bella piazza con il monumento di Raffaello. Una sede che consente a chi viene in Urbino di legare, in un fulmine di tempo, la nascita e la morte di Raffaello nello spazio breve e fertilissimo di 37 anni».