Recupero delle produzioni di qualità e delle tradizioni, valorizzazione delle identità territoriali con una particolare attenzione all’entroterra, sostegno alla formazione dei giovani e supporto alla fruizione turistica con la creazione di eventi e itinerari. Questi i principali obietti del Protocollo sottoscritto questa mattina tra Regione Marche e Slow Food Marche e Italia. Alla firma l’assessore regionale all’Agricoltura Andrea Maria Antonini, il vicepresidente Slow Food Italia Federico Varazi e il presidente Slow Food Marche Vincenzo Maidani.
“Gli obiettivi di questo documento – ha spiegato l’assessore Antonini – sono molteplici: vogliamo valorizzare con una serie di iniziative le nostre produzioni della terra e del mare e la nostra grande biodiversità. Parliamo di un patrimonio incredibile della nostra regione che Slow Food da tanti anni valorizza al meglio attraverso le sue iniziative e i suoi presìdi, mettendo in evidenza le capacità dei produttori sul territorio. Un metodo che come Regione Marche condividiamo in pieno. Ricordo che puntiamo molto su un’agricoltura rispettosa dell’ambiente e dei cicli della natura: siamo il distretto biologico più grande d’Europa e ci siamo dotati di una legge per la valorizzazione delle Marche come terra del benessere e della qualità della vita. Le nostre azioni e iniziative hanno questo filo conduttore comune, utile sia per sostenere la crescita e lo sviluppo dei piccoli produttori dell’entroterra, sia per offrire nuove forme di turismo esperienziale delle nostre eccellenze enogastronomiche e manifatturiere ai visitatori sempre più consapevoli, attenti ed esigenti”.