Invitare i nostri connazionali all’estero a riscoprire le loro radici, tornando nel borgo natio dei nonni o dei genitori partiti in cerca di fortuna, per conoscere le proprie origini o ritrovare i paesaggi e i profumi dell’infanzia. Un modo per riallacciare i legami con l’Italia, e magari creare nuove sinergie con le nostre imprese per valorizzare e promuovere prodotti e territori.
E’ lo scopo del progetto “2023 Anno del Turismo di Ritorno. Alla Scoperta delle Origini” patrocinato dal Consiglio delle Regioni e delle province autonome, al quale la Regione Marche insieme all’Associazione dei Marchigiani del Mondo e a 30 Comuni ha aderito con grande convinzione. Dell’iniziativa, rivolta agli oltre 70 milioni di connazionali di 2ª, 3ª e 4ª generazione che vivono all’estero, hanno parlato, nel corso di una tavola rotonda Andrea Antonini assessore Regionale Attività economiche e agricoltura, Massimiliano Polacco componente della Giunta Camera Commercio con delega al Turismo, Luigi Contisciani presidente del BIM Tronto e Franco Nicoletti presidente Consiglio marchigiani nel mondo.