
Individuare gli obiettivi e le linee di intervento necessarie per la salvaguardia e la valorizzazione dei beni culturali di proprietà ecclesiastica. E’ questa la finalità generale di un protocollo di intesa tra Regione Marche, Conferenza Episcopale marchigiana e Segretariato regionale MIBACT, il cui schema è stato approvato con DGR n. 285/2016.Un intervento coordinato tra governo regionale, enti locali e autorità ecclesiastiche per ottimizzare gli interventi e che verrà realizzato attraverso una sede permanente di confronto plurilaterale, rappresentata da una Commissione paritetica. Ne faranno parte il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli in qualità di presidente della Commissione insieme a Edoardo Menichelli, presidente della Regione Ecclesiastica Marche. Per il Segretariato regionale MIBACT, Giorgia Muratori a cui si aggiungono tre membri designati dalla Regione (Moreno Pieroni, Raimondo Orsetti, Fabio Sturani) e tre membri designati dalla Conferenza Episcopale Marchigiana (Giuseppe Cucco, Simone Longhi, Luca Bottegoni).Si tratta di uno strumento operativo importante per un confronto istituzionale su linee di intervento strategiche in favore di un patrimonio culturale, quello ecclesiastico, che è tra i più considerevoli nella regione, sia in termini di quantità che di qualità. In tal modo si concretizza un progetto politico finalizzato alla costruzione di una rete forte tra turismo e cultura, un sistema organico di sinergie per tutelare, valorizzare e comunicare un elemento distintivo della nostra identità socio-culturale: l’immenso patrimonio storico culturale fatto di edifici, aree archeologiche, opere d’arte, biblioteche, archivi e musei, che costituisce indubbiamente un fattore di coesione e di crescita per la comunità.Grazie a questo accordo, ridefinito rispetto ai precedenti protocolli anche alla luce del riordino delle funzioni delle Province, la salvaguardia, la valorizzazione, la fruizione sempre più estesa dei beni culturali di interesse religioso diventano attività stabili e oggetto di programmazione specifica sul patrimonio immobiliare e sui beni mobili di proprietà ecclesiastica, comprendenti anche i musei, gli archivi, le raccolte e le biblioteche.Tra le priorità degli interventi e secondo le rispettive competenze e disponibilità finanziarie, oltre alla catalogazione, come fondamento conoscitivo e propedeutico ai successivi interventi, alla conservazione dei beni culturali ecclesiastici, vi è anche la messa in sicurezza dei beni attraverso specifiche misure, specialmente in relazione agli edifici aperti al culto. In particolare, per il perseguimento delle comuni finalità è prevista la promozione di accordi e programmi con i Comuni e gli Enti locali. Le forme , i modi e i tempi degli interventi verranno concordati tra tutti i soggetti interessati sulla base di programmi annuali e pluriennali. La Commissione opererà anche per l’attuazione e la valorizzazione degli itinerari religiosi , la promozione di celebrazioni e manifestazioni di particolare interesse rivolte alla valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici nonché per l’organizzazione di corsi di formazione per volontari che possano aiutare i visitatori nella comprensione dei significati culturali e religiosi dei beni appartenenti ad enti e istituzioni ecclesiastiche. Il protocollo, che sarà sottoscritto entro breve termine, prevede anche la collaborazione della Conferenza Episcopale nella realizzazione di iniziative istituzionali della Regione a fini culturali e nelle richieste di prestito di opere d’arte per lo svolgimento di mostre.