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venerdì 18 marzo 2022  04:00 

l rarissimo incunabolo del 1491 'La Commedia, con commento di Cristoforo Landino', prima edizione interamente illustrata della Commedia di Dante, i volumi di Cecco d'Ascoli, tra cui ' Acerba', definita anche 'L' Anti Commedia', una sanguigna di Guercino, una seicentesca miniatura su carta di Giovanna Garzoni e un'acquaforte di Morandi: sono solo alcune delle 91 opere presenti nella mostra 'Canti di Carta', in programma alla Pinacoteca Civica Bruno Molajoli di Fabriano (Ancona) dal 19 marzo all'8 maggio.

L'esposizione, ritardata dalla pandemia, nasce dalla combinazione di due importanti celebrazioni. La prima riguarda la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e la seconda celebra il riconoscimento di Ascoli Piceno come “Città della Carta” attraverso l’esposizione di una selezione del suo vasto patrimonio storico artistico cartaceo.

 "Durante questo faticoso lavoro, realizzato in oltre sei mesi insieme ad esperti di varie epoche - ha detto Bachetti curatore della mostra - ci siamo resi conto di quanto materiale fosse ispirato alla Divina Commedia e abbiamo deciso di esporlo". "Un'occasione per valorizzare e mettere in rete le eccellenze del territorio - ha commentato Latini - ma anche per dare forma concreta ai progetti legati alla legge regionale che riconosce Fabriano come Città della Carta e della Filigrana e Ascoli Piceno e Pioraco come Città della Carta".
La mostra presenta opere provenienti principalmente dalle Civiche Collezioni del Comune di Ascoli, ma anche del Comune di Montefiore dell'Aso, da raccolte d'arte private e da quelle della Provincia di Ascoli Piceno, raggruppate in tre tipologie.
La prima, 'Matrice culturale', con libri rari e artistici riferiti al sommo poeta e ai maestri e modelli culturali a cui si è ispirato. La seconda, 'I cieli e le terre di Dante', con mappe, cartografie terrestri, astronomiche e volumi sulla cosmologia a lui riferibili. La terza, 'Opere d'arte su carta', con dipinti, disegni, fotografie e opere grafiche di artisti che nel corso dei secoli hanno interpretato visivamente il capolavoro dantesco. Da Kiki Smith ad Adolfo De Carolis, da Giuliano Giuliani ai Ghezzi, da Osvaldo Licini a Mario Giacomelli fino ai contemporanei, che Dante non ha mai cessato di ispirare.

INFO https://www.pinacotecafabriano.it/it/index.html