Ambiente

Controlli e Autorizzazioni

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è il processo finalizzato ad integrare le considerazioni di natura ambientale nei piani e nei programmi. Obiettivo principale della VAS è la valutazione degli effetti ambientali dei piani e dei programmi prima della loro approvazione e, mediante il monitoraggio, anche durante il loro periodo di attuazione. Altri obiettivi della VAS sono il miglioramento dell'informazione ai cittadini e la promozione della partecipazione pubblica nei processi di pianificazione e programmazione.

La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura che si effettua in via preventiva, per individuare, descrivere e valutare gli effetti diretti ed indiretti sull’ambiente (inteso come fauna, flora, aria, suolo, acque, clima e paesaggio) di un progetto, di un’opera o di un intervento, siano essi pubblici o privati. L'Autorità Competente per l'espletamento delle procedure di VIA viene individuata in base alla rilevanza del progetto da realizzare e valutando quale amministrazione pubblica (lo Stato, la Regione o la Provincia) sia titolare della maggior parte dei procedimenti autorizzativi, o comunque dei più significativi in campo ambientale. Il proponente l’intervento presenta la domanda all'autorità competente, che alla fine del procedimento emette l'atto finale di valutazione.

L'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) é il provvedimento che autorizza l'esercizio di un impianto in conformità ai requisiti di cui alla parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 che costituisce l’attuale recepimento della direttiva comunitaria 2008/1/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 15 gennaio 2008 sulla prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC). Ai sensi di quanto previsto dall'articolo 29-quattuordecies del citato D.Lgs. 152/06, tale autorizzazione é necessaria per poter esercire le attività specificate nell'allegato VIII alla parte seconda dello stesso decreto.

In tema di controlli ambientali e di applicazione del protocollo d’intesa tra le forze dell’ordine firmatarie, si segnala che la riforma dei reati ambientali introdotta dalla Legge 68/2015 ha introdotto i nuovi delitti ambientali previsti agli artt. 452-bis e seguenti del codice penale, le nuove aggravanti, il ravvedimento operoso, ulteriori novità in materia di confisca, l’ordine giudiziale di ripristino dello stato dei luoghi e la nuova parte VI-bis del D.Lgs. 152/06 (che prevede la possibilità condizionale di estinguere i reati contravvenzionali previsti dallo stesso D.Lgs.).