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PARCO DI VILLA SPADA LAVINI

Tipo
privato

Descrizione

intero bene, Si ha notizia dell'appartenenza dell'insediamento ai monaci di Farfa, come si legge nella cronaca del monaco Gregorio da Catino, che nel Regesto Farfense asserisce esservi `in comitatu Auximano curtem de Mons Polischio cum magnis pertinentis` già nell'VIII secolo. La proprietà farfense di Montepolesco, che subì verso la metà dell'XI secolo un'usurpazione da parte dei conti rurali dei castelli di Cerqua e Tornazzano (tali `Atto et Albericus de Hugo et Jugo filius Jugonis et filius Attonis de Alberto`) per essere poi reintegrata, è documentata fino al 1118 (bolle papali e imperiali).

intero bene, Nei secoli XII-XIV la proprietà passa all'ordine Cistercense, che qui forse ebbe un convento e probabilmente fortificò la `curtem`. Segue l'infeudamento da parte dei Rinuccini di Osimo, che incastellano l'insediamento, e il passaggio in proprietà ai Lavini nel secolo XVII, che la trasformano in villa.

intero bene, Nel XVIII secolo, per successione ereditaria, la tenuta passa in proprietà al conte Giovan Girolamo Spada Lavini. Il primo dei suoi tre figli, Alessandro (1798-1876), celebre agronomo del tempo, diede sviluppo all'orto botanico di Montepolesco, conferendo al parco l'assetto attuale.

intero bene, Nel 1818 la contessa Giulia de' Medici, maritata al conte Giovan Girolamo Spada Lavini, pianta i tre viali alberati: del giardino, della fonte (attuale viale d'ingresso alla villa) e davanti al palazzo.

intero bene, Nel 1924 il conte Alessandro Spada Lavini (1871-1944) ingrandisce il giardino e il parco, ripianta i viali alberati. Intraprende nella tenuta grandi lavori di bonifica, fa costruire numerose case coloniche e realizza importanti restauri.

Datazione
VIII - XII

Localizzazione
(AN) Filottrano

Identificatore
11 - 00119500

Proprietà
CDGG=proprietà privata; CDGS=Balbo di Vinadio Gherardo;