Agricoltura Sviluppo Rurale e Pesca

giovedì 23 dicembre 2021  12:42 

Con decreto n. 129/DMC del 20/12/2021, la Regione Marche ha riconosciuto come distretto del cibo il “Distretto Biologico Marche – La biodiversità che ci unisce”. Oltre che per il fatto di essere il primo distretto a essere riconosciuto nelle Marche ai sensi della legge 205/2017, il Distretto Biologico Marche è destinato a far parlare molto di sé perché si candida a diventare il più grande distretto biologico d’Europa.

In questo modo si intende valorizzare una vocazionalità territoriale che oggi si traduce in circa 110.000 ettari investiti ad agricoltura biologica pari a circa il 23% della SAU regionale (una delle percentuali più alte a livello nazionale).

Tutte le fasi che hanno portato alla costituzione del distretto sono state pienamente condivise con le imprese e con le organizzazioni di categoria le quali, con la supervisione tecnica dell’Assam, hanno costituito il comitato promotore da cui è poi nato il distretto che si è costituito formalmente lo scorso 13 dicembre.

Un prezioso contributo è arrivato anche dai biodistretti e dai distretti biologici già costituitisi a livello territoriale dei quali il distretto unico regionale contribuirà a valorizzare le esperienze e le specificità. Così come è stata importantissima l’esperienza accumulata nel corso degli ultimi due periodi di programmazione PSR nel campo delle aggregazioni di filiera per le quali il distretto biologico rappresenta il naturale sviluppo evolutivo.

I numeri del distretto sono impressionanti, al di là delle più rosee previsioni: sono circa 2.200 le aziende agricole che hanno detto sì al distretto mentre la SAU biologica rappresentata, per cui sarebbe stato sufficiente raggiungere la soglia del 51% di quella biologica regionale, sfiora addirittura i 2/3 rispetto all’ultimo dato ufficiale.