La Commissione europea ha proposto una revisione mirata della politica agricola comune (PAC) per sostenere gli agricoltori dell'UE, mantenendo nel contempo una politica forte, sostenibile e competitiva per l'agricoltura e l'alimentazione dell'UE. Le proposte mirano a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori e a offrire loro maggiore flessibilità nell'aderire alle condizionalità ambientali.
La proposta è stata sviluppata in collaborazione con gli agricoltori, le parti interessate e i deputati al Parlamento europeo. L'obiettivo è mantenere un elevato livello di ambizione ambientale e climatica nella PAC, assicurando nel contempo una maggiore equità nella catena alimentare
Più nel dettaglio, per contribuire alle discussioni in corso con i ministri dell'Agricoltura e il Parlamento europeo, la Commissione presenta diverse opzioni per azioni che potrebbero essere portate avanti nel breve e medio termine.
In primo luogo, nell'ambito di un risultato immediato, la Commissione avvierà un osservatorio dei costi di produzione, dei margini e delle pratiche commerciali nella filiera agroalimentare. Composto da rappresentanti di tutti i settori lungo la filiera alimentare e da rappresentanti degli Stati membri e della Commissione, questo osservatorio aumenterà la trasparenza dei costi e dei margini nella catena rendendo pubblici i dati e scambiando informazioni, al fine di creare un clima di fiducia tra le parti interessate e stabilire una diagnosi comune della situazione. Si prevede che si riunisca per la prima volta quest'estate.
In secondo luogo, la Commissione propone opzioni per migliorare in modo mirato l'attuale quadro giuridico stabilito dal regolamento recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli (OCM). Tali opzioni comprendono il rafforzamento delle norme applicabili ai contratti che gli agricoltori concludono con gli acquirenti dell'industria alimentare o del commercio al dettaglio e il rafforzamento delle organizzazioni di produttori per consentire agli agricoltori di cooperare e agire collettivamente in modo più efficace nei confronti di altri attori della filiera alimentare. L'obiettivo è contribuire a correggere gli squilibri nella catena, preservando nel contempo il principio fondamentale dell'orientamento al mercato.
In terzo luogo, la Commissione effettuerà una valutazione approfondita della direttiva sulle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare, in vigore dal 2021. Nella primavera del 2024 sarà presentata una prima relazione che illustra lo stato di avanzamento consolidato dell'attuazione della direttiva da parte degli Stati membri. La relazione confluirà quindi in una valutazione più dettagliata che la Commissione presenterà nel 2025, che potrebbe essere accompagnata, se del caso, da proposte legislative.
Le proposte odierne segnano un altro forte passo avanti nella risposta della Commissione volta a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori e a rafforzare l'equità nella filiera alimentare, ha dichiarato Janusz Wojciechowski, commissario per l'Agricoltura. Le proposte adottano un approccio pragmatico e mirato per consentire il buon lavoro dei nostri agricoltori e offrire maggiore flessibilità agli Stati membri per conseguire gli obiettivi della PAC. Il nostro lavoro nelle prossime settimane e nei prossimi mesi è fondamentale per garantire che il pieno potenziale di queste proposte vada a vantaggio degli agricoltori sul campo.
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Proposta legislativa
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