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PALAZZO COLOCCI

Autore
Alfieri Pietro Paolo progetto dello scalone

Tipo
palazzo nobiliare

Descrizione

intero bene, In un documento del 3/6/1513 un altro Angelo Colocci (probabilmente il famoso umanista fondatore dell'Accademia romana degli Orti Colocciani), chiede al Comune di poter acquistare una porzione del vicolo cieco, intercluso tra le sue proprietà e la chiesa di S. Luca. L'area gli viene concessa gratuitamente.

intero bene, Si ha notizia dell`edificio a partire dal 1435, quando ser Angelo Colocci chiede al Comune di costruire un portico sulla piazza di S. Luca (ora piazza Colocci), davanti alla sua casa.

intero bene, La costruzione di un nuovo palazzo architettonicamente omogeneo avviene solo nella seconda metà del sec. XVI.

intero bene, Nella prima metà del `700 l`edificio viene ristrutturato. I lavori comprendono la realizzazione di una nuova distribuzione interna e di uno scalone monumentale, attribuito all'arch. romano Paolo Pietro Alfieri.

salone da ballo, Dopo la morte della veneziana Vittoria Dolfin, consorte di Adriano Colocci, il figlio Antonio rinnova le decorazioni del salone da ballo, con l'opera del pittore fabrianese Luigi Lanci e del doratore jesino Gagliardi.

intero bene, Tra il 1909 e il 1911 Adriano, figlio di Antonio Colocci, fa risistemare i pavimenti e i soffitti che vengono realizzati con cassettoni lignei, sacrificando le vecchie volte dipinte che nel salone da ballo rappresentavano le allegorie delle arti liberali e delle stagioni.

intero bene, Dal 1985 il palazzo, divenuto di proprietà comunale, è sede del Museo Adriano Colocci e dell'Archivio Colocci - Vespucci.

Datazione
XVI - XVI

Localizzazione
(AN) Jesi

Identificatore
11 - 00007645

Proprietà
CDGG=proprietà mista di Ente e privato; CDGS=Comune di Jesi;