Cultura

Due angeli, uno con la spada e uno con la coppa ai lati di un cuore pieno di rose, elegante illustrazione nei colori rosso e nero per la prima opera a stampa di D'annunzio illustrata da de Carolis. Il disegno è stato eseguito a matita e inchiostro nero e rosso su carta.

Si tratta del primo libro che realizza con le sue illustrazioni per Gabriele D'Annunzio, al quale fu legato da sincera reciproca amicizia per tutta la vita. Con lui inaugura una proficua stagione di lavoro con le pubblicazioni dei fratelli Treves di Milano, che hanno segnato la storia del gusto di un'epoca. L'edizione di lusso della Francesca da Rimini del 1902, dedicata da D'Annunzio all'attrice Eleonora Duse, fu un bestseller dell'epoca ma anche un libro di elite, esaltato dalla stampa nazionale e straniera e tradotto in varie lingue. Il Direttore del Giornale d'Italia, Alberto Bergamini, per commentare la prima teatrale della stessa opera inventò "la terza pagina", una pagina dedicata interamente alla cultura, prima relegata a poche righe di cronaca mondana, che da allora nel giornalismo italiano sta ad indicare lo spazio per le notizie culturali (anche se nel corso del tempo si è spostato nelle pagine centrali dei giornali). De Carolis crea un impaginato dalla grafica accuratissima che influenzerà tutta l'editoria italiana del Novecento, ispirandosi agli incunaboli e alle cinquecentine, ma soprattutto all'edizione della Hypnerotomachia Polyphili di Francesco Colonna, stampata nel 1499 da Aldo Manuzio (ritenuta un capolavoro della xilografia veneziana e fonte di ispirazione per gli artisti successivi), di cui D'Annunzio possedeva un esemplare nella sua villa della Capponcina a Firenze. Bella la scelta di costruire delle doppie pagine, come quella in cui due Angeli escono dal fogliame della cornice e l'uso dei due colori, il rosso e il nero, scelta raffinata che viene ripetuta anche nelle pagine successive. L'edizione è curata nei dettagli anche per quanto riguarda la copertina, in pergamena o in tela, con lettere impresse in oro e chiusa da lacci di seta o legacci in cuoio, esempio di legatoria artistica industriale.