Cultura

La stampa, col ritratto del pittore senese Francesco Vanni, è firmata da Bernardino Capitelli, autore di una serie di altri quattro ritratti di artisti senesi vissuti tra Cinque e Seicento, come Arcangelo e Ventura Salimbeni; Alessandro Casolani e Sebastiano Fulli. Il Capitelli, allievo di Alessandro Casolani e di Rutilio Manetti, fu attivo nella città toscana come pittore ed incisore, tranne un lungo soggiorno a Roma, tra il 1627 e il 1637, nel quale si impegnò nella riproduzione di reperti archeologici su commissione di Cassiano dal Pozzo. Tra le sue acqueforti, caratterizzate dalla forte alternanza di luci ed ombre, prevalgono le derivazioni da soggetti altrui, come dipinti del Salimbeni; del Correggio e di Pietro da Cortona, ma non mancano sue invenzioni. Fra le più interressanti la serie di ritratti realizzata nel 1634. La data, lacunosa delle ultime due cifre nella stampa di Urbania, è stata dedotta dall'esemplare della Biblioteca Ambrosiana di Milano riprodotto in `The Illustrated Bartsch`. Come sottolinea Maria Teresa Chirico, Capitelli indicò erroneamente la data di morte del Vanni, poichè essa non avvenne nel 1609, ma l'anno successivo.