Cultura

`Nel 1835 lo Stato Pontificio attivò, sul modello francese, un catasto fon dato sulla rappresentazione cosidetta "geometrico-particellare" delle prop rietà, cioè documentando con cartografie a scala, piuttosto che con vaghe descrizioni, le proprietà soggette al fisco. Gli uffici si chiamarono "Can cellerie del Censo" e le mappe furono levate capillarmente nella scala 1:2 .000 con il sistema metrico decimale.Dalla sintesi di questo enorme lavoro di rilievo fu possibile ottenere nuovi esemplari cartografici di città e territori di grande precisione, che sostituirono le rilevazioni basate sul le attività di calcolo degli studiosi.In questa serie si inseriscono le ca rte delle principali città delle Marche, eseguite a metà dell'Ottocento da l Dicastero del Censo, tra le quali quelle di Ancona, Senigallia, Pesaro, Ascoli Piceno e Urbino.' (Mangani G.)