Cultura

L'opera fu acquisita dal Comune di Ancona in seguito alla partecipazione al Premio Marche 1964. Camillo Caglini, formatosi giovanissimo alla pittura presso la scuola di Ludovico Spagnolini, passò dall'astrattismo all'informale, compiendo una ricerca sulla materia: superfici di legno, lamiere d'acciaio, plexiglass, ecc. Difatti dagli anni Sessanta in poi, la sua geometria si è fatta più rigida e optical, caratterizzando il suo lavoro sino agli anni Ottanta e fino alla sua morte, pur subendo una breve inversione di rotta nel 1985, quando Alfieri tornò a produrre lavori figurativi, sia pure di una figurazione tridimensionale apposta a fondi monocromi o destinata a una fusione in bronzo.