In origine intitolata a San Salvatore, la chiesa nel 1518 venne concessa ai Frati Minori Osservanti in fuga dal loro monastero extraurbano di Santa Maria Nuova di San Lazzaro. Degno di nota il portale rinascimentale sito al di sotto dell'armonioso porticato, opera di Bernardino di Pietro da Carona.
L'interno, decorato da stucchi settecenteschi, ospita delle opere di grande interesse, tra cui la celebre Pala di Fano, tavola del Perugino realizzata nel 1497 e considerata uno dei capolavori dell'artista, rappresentante la Madonna col Bambino in trono e i santi Maddalena, Paolo, Pietro, Francesco e Giovanni Battista e, nella lunetta, una Pietà. Particolarmente interessante è la predella con la Natività di Maria, la Presentazione di Gesù al Tempio, lo Sposalizio della Vergine, l'Annunciazione e l'Assunzione in cui, secondo parte della critica, è ravvisabile la mano di un giovanissimo Raffaello.
Sempre del Perugino è un'Annunciazione del 1489, mentre è opera di Giovanni Santi, padre di Raffaello, una interessante Visitazione. Completano la ricca raccolta d'arte una tela di Francesco Giangolini raffigurante il Battesimo di Gesù, un pregevole coro ligneo opera di Antonio e Andrea Barili da Siena, realizzato tra il 1484 ed il 1489 e una Madonna col Bambino e tre santi di Giovanni Maria Luffoni.