Nell’affascinante complesso di Santa Maria delle Grazie di fine Quattrocento, immerso nel verde delle colline di Senigallia, si trova lo straordinario Museo comunale di Storia della Mezzadria “Sergio Anselmi”, che dal 1978 è punto di riferimento per conoscere la quotidianità di vita e di lavoro nelle campagne marchigiane del Novecento (circa 2000 gli oggetti esposti in trenta ambienti a tema).
Il suggestivo chiostro rinascimentale di un’ala dell’ex convento delle Grazie, con lunette del 1598 raffiguranti la Vita di San Francesco, costituisce il primo impatto con il Museo, e poi si susseguono le stanze dedicate a frantoio, grandi carri, macchine per la cernita dei grani, attrezzi per le riparazioni, cucina, telai, canapa e, nel seminterrato, una grande cantina.
Al primo piano si coglie ancor meglio la genialità e la fatica dei contadini nella varietà dei loro strumenti di lavoro. Qui con percorsi ben articolati gli oggetti documentano i grandi temi del lavoro contadino: grano, vino, granoturco, barbabietola, quotidianità, il tutto accompagnato da bellissime foto storiche alle pareti.
Il rigore e la passione nella distribuzione dei temi e degli oggetti, dietro i quali si avverte sempre la presenza dell’uomo, fanno sì che il Museo materializzi nelle sue molteplici sfaccettature una lunga vicenda che ha segnato la storia della regione Marche: la mezzadria. Sono presenti didascalie degli oggetti in italiano, inglese, francese, tedesco.
Nel Museo è presente anche l’Antiquarium "Luisa Pieroni": vetrine con reperti dall’età del ferro all’età romana rinvenuti nel territorio di Montedoro, prossimo al Museo.
In mostra permanente sono le fotografie di Mario Giacomelli concernenti il Lavoro contadino e il Paesaggio agrario (1955-1978) donate dall’illustre artista senigalliese al Museo nel 1978.