L e Grotte di Camerano sono oggi uno dei siti turistici più importanti del territorio del Conero. La città sotterranea, scavata dall’uomo non si sa bene né in quale epoca né con precisione con quale scopo, è stata esplorata e studiata dai componenti del Gruppo di Ricerca Storica del Conero di Camerano dal 1976 al 1983. Si sono rivelate come una rete ipogea ad andamento labirintico con vari ingressi, molto spesso comunicanti tra loro. Occupano principalmente il sottosuolo del centro storico di Camerano, nell’area compresa tra Piazza Roma e le Vie Maratti e San Francesco, sotto la zona conosciuta come “Rupe del Sassone”. Dopo una prima interpretazione come semplici cave di arenaria o magazzini, la presenza di abbellimenti architettonici, fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi ha smentito questa prima ipotesi. La solennità dei vari ambienti farebbe pensare a luoghi destinati a culto, vere e proprie chiese sotterranee, o a luoghi di riunione.
Le grotte sembra siano state scavate in epoca medioevale come rifugio per la popolazione contro le numerose scorrerie da parte di eserciti e bande armate. Nuovamente nel luglio del 1944, durante la II Guerra Mondiale sono state impiegate come ricovero dalla popolazione di Camerano.