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Museo di Arte Moderna, dell'Informazione e della Fotografia


  • Indirizzo :Senigallia - Piazza del Duca, (AN) SENIGALLIA
  • Tel. : 071 6629203
    Fax :
  • Email : circuitomuseale@comune.senigallia.an.it   
  • Sito web : http://www.feelsenigallia.it/da-vedere/musei/museo-arte-moderna-informazione-fotografia.html
  • Accessibilità:
    motoria: BUONO
    Scheda accessibilità   
  • Tipologia : Arte Specializzato - Centro di documentazione per la fotografia
  • Servizi : Biblioteca, Laboratorio fotografico, Sala conferenze, Sala o laboratorio per attività didattiche, Sala/e studio e ricerca

  • La sede e le collezioni
  • Il museo comunale d'arte moderna, dell'informazione e della fotografia (MUSINF) è stato istituito nel 1981 realizzando un progetto del critico Carlo Emanuele Bugatti e sottoscritto da artisti quali Virgilio Guidi, Umberto Mastroianni, Orfeo Tamburi. Il MUSINF documenta il rapporto tra parola e immagine come binomio informativo, con una particolare attenzione all'utilizzo della fotografia, come espressione artistica e come supporto informativo. 

    Numerose sono state le adesioni al progetto e le donazioni di grandi artisti che hanno contribuito a far diventare il MUSINF uno dei principali centri italiani di documentazione dell'arte contemporanea, dell'incisione e della fotografia, con circa 1700 opere donate da oltre 50 maestri di primo piano del panorama nazionale. 

    Al Museo è annessa una sezione dedicata alla Scuola Fotografica Misa sorta a Senigallia negli anni Cinquanta e nota in campo nazionale soprattutto grazie alla figura di Giuseppe Cavalli, fondatore del gruppo e teorico della fotografia, e Mario Giacomelli, fotografo di fama internazionale.

    In particolare di Mario Giacomelli il museo possiede una completa raccolta antologica di duecentocinquanta foto selezionate e donate dallo stesso artista che copre un arco di tempo che va dagli anni cinquanta a oggi, con alcune delle sue serie più famose, come “Scanno” o “Io non ho mani che mi accarezzino il viso”, gli scatti dei celebri “pretini” che giocano nelle loro tonache nere. 

     

    In seguito alla chiusura della sede per allestimento di nuovi locali, le collezioni sono state trasferite nella sede espositiva di Palazzo del Duca.

     



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