La Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, attuale "Banca delle Marche", durante gli anni '80 ha ristrutturato il seicentesco Palazzo Ricci per farne la prestigiosa sede della propria raccolta: una delle più grandi collezioni d'arte del ' 900 italiano. Si tratta di oltre trecento opere tra pitture e sculture dei più significativi artisti italiani dei primi sessanta anni del secolo, oggi di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, raccolte in più di venti anni dall'Istituto Bancario al preciso scopo di costituire una collezione che si configura oggi per qualità e quantità delle opere, per l'arco temporale che copre e per la scelta specialistica indirizzata ai soli artisti italiani, come una delle migliori e più razionali collezioni d'arte contemporanea in Italia. L'idea di avviare una raccolta d'arte italiana del Novecento risale al 1975, anno in cui venne acquistato il dipinto futurista Treno in corsa di Ivo Pannaggi. Sviluppatasi con un programma di acquisizioni di artisti marchigiani quali Scipione, Licini, Tozzi, Bartolini e Cagli, la collezione si andò gradualmente estendendo a quei movimenti e a quei protagonisti della cultura figurativa italiana (appartenenti soprattutto alla Scuola romana e al Futurismo) che avevano interagito con la ricerca dei marchigiani. Tra questi Balla, Severini, Depero, Morandi, Guttuso e Pirandello. La collezione è venuta così a connotarsi come un autentico panorama della pittura e della scultura del '900 italiano.