Cultura

Ricerca museo > i musei di SAN COSTANZO > Quadreria Comunale e Sala archeologica dell'abitato protostorico e della necropoli picena
Quadreria Comunale e Sala archeologica dell'abitato protostorico e della necropoli picena


  • Indirizzo :Palazzo Cassi - Piazzale della Vittoria,9 (PU) SAN COSTANZO
  • Tel. : 0721.951227/26/41 (Comune); 0721.950110 (IAT)
    Fax : 0721.950056
  • Email : comune@comune.san-costanzo.pu.it   prolocosancostanzo@gmail.com      
  • Sito web : http://www.comune.san-costanzo.pu.it/hh/index.php
  • Orario : Aperto su prenotazione telefonare allo IAT 0721 1799060
    Note : Nel Museo sono state eliminate tutte le barriere architettoniche Rampe ed ascensori consentono quindi una piena e libera fruizione degli spazi museali per tutti i visitatori.
  • Ingresso : ingresso gratuito
  • Tipologia : Archeologia Arte
  • Servizi : Area per accoglienza, Biblioteca, Sala conferenze, Sala o laboratorio per attività didattiche, Sala proiezione audio/video, Sala/e studio e ricerca

  • La sede e le collezioni
  •  

     Palazzo Cassi, storica dimora e cenacolo della letteratura oggi Quadreria e Museo al servizio del territorio. 

     L’elegante ed articolato edificio fu storica dimora del Conte Francesco Cassi, nobile di antica famiglia pesarese che vi abitò per lungo tempo.

     Alla fine del XVIII-XIX secolo, l’edificio visse un fulgido periodo di cultura ed attività letterarie grazie proprio alle elevate amicizie dei quali il Cassi vantava. Infatti tra gli ospiti di rango vi furono i Conti Ferri e Martinozzi, il letterato Conte Giulio Perticari, cugino del Conte Cassi, con la bella consorte Costanza, figlia del noto e celebre poeta Vincenzo Monti. Il Conte Giulio Perticari morì, dopo lunga malattia proprio nella rinascimentale dimora. Intorno alla sua morte si costruirono fandonie contro la bella moglie Costanza, ammirata donna, carica di cultura letteraria.

     Nel 1863 il Consiglio Comunale di San Costanzo approvò l’acquisto dell’edificio per costituirvi la Residenza Municipale che vi fu mantenuta sino al 2005. Nell’edificio vi trovò ospitalità l’asilo infantile, quindi negli anni 1978 vi fu ospitata la prima biblioteca comunale ove tutt’ora vi risiede svolgendo una costante ed importante attività di prestito del libro. Fu anche sede della Guardia Nazionale, la Caserma per i Reali Carabinieri, l’ufficio del medico e l’abitazione del Segretario Comunale.

     Nel  1997 l’allora Amministrazione Comunale decise di mettere mano ad una importante operazione culturale, allestendo l’esposizione di antichi dipinti di proprietà nella Quadreria Comunale;  pale d’altare provenienti dalla demolita Chiesa di San Silvestro e da altre provenienze ignote, come oratori e cappelle religiose presenti nel territorio di San Costanzo che. per incuria o per modificazione del connettivo sociale-religioso, erano abbandonate.  Un’operazione questa di grande valore culturale perché si erano riunite in un’unica esposizione la testimonianza di quegli arredi che documentano secoli di vita religiosa e forme diverse di cultura figurativa.

     Nella Quadreria Comunale sono esposte: una grande tela rappresentante il Battesimo di Costantino, proveniente dalla Chiesa di San Silvestro, attribuibile al Rondolino (Terenzio Terenzi), la settecentesca Madonna della Misericordia e Santi e pala della Sacra Famiglia con i Santi Giacomo, Sebastiano e Teresa di Giovanni Anastasi, provenienti forse dalla Chiesa di San Sebastiano, e la piccola pala con la Sacra Famiglia con i Santi Caterina e Francesco che poteva trovarsi nella Chiesa di Santa Caterina.

     Nella Quadreria sono esposte anche opere di provenienza  non ecclesiastica, con due ritratti ottocenteschi e di due belle vedute risalenti al XVIII secolo. Recentemente, nell’anno 2006 la Quadreria si è arricchita di un significativo affresco quattro-cinquecentesco di Madonna con Bambino, staccato dalla Chiesa del Cimitero del capoluogo. L’opera pittorica di ignoto autore, era dipinta sulla parete presbiteriale della Chiesa del Cimitero, ma a causa del degradato stato di conservazione del dipinto murale ed alla grave situazione di manutenzione dell’edificio religioso, nell’incombente rischio di perdere per sempre la rappresentazione pittorica, si è deciso, in accordo con la Soprintendenza per il Patrimonio storico, artistico ed etnologico delle Marche con sede in Urbino, di staccare l’affresco e di esporlo, dopo il restauro, presso la Quadreria.

     Nell’anno 2004 è stata inserita la sezione archeologica con l’allestimento della Sala Archeologica dell’abitato protostorico e della Necropoli Picena, dove sono esposti materiali ceramici e bronzi provenienti dall’insediamento protostorico scoperto nelle campagne del territorio comunale negli anni 1980-1985 e dallo scavo archeologico della necropoli avvenuto nel 1919-1920 ed effettuati dalla allora Soprintendenza alle Antichità. I materiali archeologici in parte sono stati conferiti e restituiti dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici delle Marche con sede in Ancona, ed in parte derivante da raccolte sporadiche di superficie effettuate da ricercatori ed appassionati locali. Recentemente, dopo la vendita dell’edificio da parte del Comune di San Costanzo alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Fano, la stessa Fondazione ha proceduto al restauro architettonico ed alle opere di consolidamento dell’intero edificio, riconsegnandolo alla Comunità di San Costanzo per lo svolgimento delle attività culturali con la riapertura al pubblico delle belle sale espositive ed alla rinnovata Biblioteca comunale dedicata a Don Antonio Betti, il quale ha dato in deposito la sua ricchissima Biblioteca parrocchiale.

     

     

     



  • Stampa