“L’aria del paradiso è quella che soffia fra le orecchie del cavallo” (proverbio arabo)
Il cavallo da sempre compagno dell’uomo: a questo magnifico animale ed al territorio civitanovese è dedicata la Fondazione Mori, nata dalla passione e dalla curiosità del Capitano Ermanno Mori. Nello splendido contesto della campagna marchigiana, il Museo Storico del Trotto raccoglie cimeli, documenti, opere d’arte ed oggetti legati al mondo del cavallo, con particolare interesse per il mondo sportivo delle corse al trotto.
La Fondazione si pone come realtà viva e dinamica nella realtà culturale cittadina per stimolare eventi, mostre, ricerca sul tema del cavallo, della campagna e dell’arte. La raccolta museale è ricca ed unica nel suo genere, perfetta per soddisfare attività di ricerca dettagliata sul mondo ippico o semplice curiosità di appassionati ed amanti del cavallo in ogni sua espressione. Numerose ed interessanti pubblicazioni sul cavallo sono disponibili per consultazione e vendita.
Qualche numero:
• BIBLIOTECA IPPICA – 60.000 volumi italiani e stranieri raccontano storia, arte, scienza e curiosità sul cavallo, alcuni volumi antichi danno lustro ad una collezione unica nel suo genere
• FOTOTECA IPPICA – 58.000 foto per ripercorrere i grandi campioni, ma anche i guidatori, i fotofinish dei gran premi ed i personaggi storici del mondo ippico di trotto e galoppo dall’800 ad oggi
• EMEROTECA IPPICA – 300 volumi raccolgono il meglio delle riviste ippiche illustrate e non da fine ‘800 ad oggi
• MANIFESTI – 400 opere grafiche che ricordano Fiere, Palii, Corse ed Ippodromi e Sagre di paese con il cavallo protagonista assoluto
Ed ancora:
- oltre 30 sculture di autori contemporanei, fra cui la “Fragile Armata” di cavallini di cartapesta di Giovanola
- 270 fra stampe e dipinti, come i Cavalli Adriatici di Wladimiro Tulli, I Cavalieri dell’Apocalisse di Dino Baiocco, le antiche e ricercate “tavolette votive”
- 25 bandiere storiche, premi antichi per palii e corse di paese
- Le giubbe dei più importanti drivers italiani
- I ferri del celebre campione, il “Capitano” Varenne
Il percorso museale, semplice negli allestimenti, dedica ampio spazio agli Ippodromi italiani, ai Guidatori ed ai Cavalli campioni con cimeli, documenti, immagini che rievocano un mondo sportivo in cui la passione era l’unica vera protagonista. Fra gli elementi di maggior pregio e curiosità: una padovanella in legno di fine ‘700 perfettamente conservata, la ricostruzione di una mascalcia con materiale autentico del 1950, il sulky a pedale, gioco per i rampolli della borghesia ippica francese dei primi ‘900.
Di particolare interesse storico la documentazione sul Cavallo Postale e sulle Diligenze.
Un'attenzione particolare è rivolta alle tradizioni e alla storia della città, ai suoi artisti ed artigiani: tra gli ambiziosi e futuri progetti della Fondazione sta la ricostruzione, e quindi l'esposizione al pubblico, della Tipografia Aurelio Ciarrocchi di Civitanova Alta (macchinari e attrezzature originali) e degli oltre 800 manifesti della storica tipografia Paci, così come sono già fruibili al visitatore le opere degli artisti locali Arnaldo Ciarrocchi, Dino Baiocco, Pietro Capozzucca.
