Descrizione: Consacrata a Cristo, Santa Lucia rifiutò il suo promesso sposo sottoponendosi ad orribili supplizi e morendo infine decapitata. Per questo motivo nella tela viene raffigurata con la palma, simbolo del martirio. L’emblema della coppa da cui emergono i due globi oculari, suoi classici attributi, è invece da collegare con la devozione popolare che l'ha sempre invocata quale protettrice della vista a causa del suo nome, derivante dal latino Lux, luce. La santa è circondata da un animato paesaggio brulicante di animali e ricco di figure, in cui, tra borghi turriti, si apre una splendida vista sul mare. In alto, su una cortina di nubi, compaiono infine sette angeli musicanti. La tela, datata al 1525 e commissionata, come si desume dall’iscrizione posta nella predella, da frate Stefano di Bartolomeo in memoria di un certo ‘Piersante ser Antonelli’, proveniva originariamente dalla Chiesa di San Francesco dei Frati Minori ed è opera di Vincenzo Pagani ‘D(e) Mo(n)te Robian(o)’