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Le Opere > Lorenzo Lotto - Polittico di San Domenico

  • Autore: Lorenzo Lotto
  • Titolo: Polittico di San Domenico
  • Localizzazione: RECANATI - Museo Civico Villa Colloredo Mels
  • Dati tecnici: 1506-08, olio su tavola, pannello centrale cm 227 x 108, laterali inferiori 155 x 67, laterali superiori 67x67, cimasa cm 80 x 108
  • Descrizione: 

    L’opera, realizzata dal Lotto tra il 1506 ed il 1508, proviene dalla chiesa recanatese di San Domenico, dove era collocata sull’altare maggiore. I committenti dell’opera furono i frati domenicani che, per finanziare il grande polittico, non esitarono a chiedere denaro al Comune di Recanati ed alla Confraternita di Santa Lucia, come testimonia la documentazione presa in esame da alcuni studiosi (Gianuizzi, Cortesi Bosco).   Il Comune pretese dai religiosi, in cambio del denaro ricevuto, che nel Polittico fossero presenti i patroni della città. Dalle notizie relative alla tavola, riportate da Giorgio Vasari nella seconda metà del Cinquecento, si apprende che il Polittico era dotato anche di una predella che scompare dalle descrizioni successive. Uno dei tre scomparti che componevano la predella, dove è rappresentata la predicazione di San Domenico nella piazza di Recanti, è stato riconosciuto (Venturi) in una tavola presente al Kunsthistoriches Museum a Vienna. La pala è stata smembrata alla fine del Settecento e le parti che la costituivano sono state posizionate nella sacrestia e nel coro della chiesa. Nel 1890, il polittico è stato ricomposto ed inserito in una nuova cornice, per essere poi esposto nei locali del Comune di Recanati, dove la Pinacoteca Civica aveva la sua sede precedente.

    Nello scomparto centrale del Polittico è raffigurata la Madonna in trono col Bambino mentre dona a San Domenico uno scapolare, parte dell’abito indossato dall’ordine monastico fondato dal Santo. Accanto alla Vergine, il pittore veneto pone due Papi, Urbano V e Gregorio XII, il cui corpo, sepolto in un sarcofago di pietra, si trova nella Cattedrale di Recanati.  Negli scomparti laterali, di fianco a santi appartenenti all’ordine domenicano, San Tommaso d’Aquino e San Pietro Martire, sono presenti i due patroni della città: il vescovo Flaviano ed il giovane martire Vito. A San Flaviano Martire (390 ca- 449), patriarca di Costantinopoli, è intitolata la Cattedrale cittadina; il culto del Santo Vescovo si diffuse a Recanati nella seconda metà del Quattrocento. San Vito, martirizzato nel IV secolo, durante le persecuzioni dell’imperatore romano Diocleziano, è festeggiato dai Recanatesi il 15 giugno, in occasione della celebrazione del Santo si svolgeva a Recanati un’importantissima fiera. Santa Lucia e San Vincenzo Ferreri, Santa Caterina e San Sigismondo sono raffigurati negli scomparti superiori, mentre nella cimasa, la parte più alta del polittico, è rappresentata una Pietà in cui si esprime al meglio la capacità del pittore veneto di “umanizzare” in modo intimo e personale la pittura sacra.



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