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Itinerari culturali > Il Gotico Internazionale nelle Marche> Il Gotico Internazionale: il fermano e Ascoli Piceno

L’itinerario proposto, oltre alla visita della città di Fermo, prevede alcune escursioni nei paesi della provincia fermana, come Monterubbiano e Altidona (23 km). Nell’entroterra è consigliata la visita di Santa Vittoria in Matenano (50 km da Fermo). Il percorso termina nella città di Ascoli Piceno, una delle più belle città d’arte marchigiane.  

FERMO E IL FERMANO

Fin dalla fine del XII secolo Fermo estese la sua influenza sulla maggior parte dei castelli circostanti fino a diventare, tra Tre e Quattrocento, una delle città più importanti e ricche dell'Italia centrale. Il passato sfarzoso della città è narrato nei numerosi polittici, opere ad affresco e miniature racchiusi nella Pinacoteca civica (1) e nelle chiese della città tra cui a uno degli episodi più alti del Gotico Internazionale: le otto tavolette raffiguranti le Storie di S. Lucia, databili tra il 1420 e il 1425, del veneto Jacobello del Fiore. 

L’itinerario continua nelle splendide quinte urbane di Fermo, tra i portali in stile gotico fiorito fino all’ Oratorio di S. Monica (2) (eretto tra 1423 e 1425 da Giovanni di Guglielmo) attribuito a Pietro di Domenico da Montepulciano. Il capitolo artistico del Gotico Internazionale è testimoniato anche dallo splendido Messale secondo la liturgia romana (detto anche Messale de Firmonibus, Museo del Tesoro), scritto prima del 1421 e miniato da Giovanni Ugolino da Milano intorno al 1436.

Nei dintorni di Fermo a Monterubbiano, nella chiesa di S. Agostino (3) si trova il Polittico di Lorenzo di Giacomo. Un polittico firmato da Cristoforo Cortese che da giovane, intorno alla fine del '300, praticò la pittura prima di dedicarsi all'attività di miniatore, grazie al quale è conosciuto, si trova invece nella cittadina di Altidona, nella canonica di Santa Maria (4)

Il territorio fermano accoglie inoltre diverse opere di Fra Marino Angeli, monaco farfense di Santa Vittoria in Matenano, documentato dal 1437 al 1462 e autore di una nutrita serie di dipinti, tra cui anche una Madonna con Bambino nella Pinacoteca di Fermo; fra Marino Angeli è noto, in particolare, per gli affreschi nell'Oratorio farfense di S. Vittoria in Matenano (5).

Luogo chiave per il Gotico internazionale del fermano è Montegiorgio, la cui vicenda storica si intreccia, nei secoli, a quella di Fermo. Tra i numerosi edifici di culto, spicca la Chiesa di S. Francesco (6), il cui portale è firmato e datato da Maestro Zallus nel 1325. Nel fianco nord della chiesa si apre la "Cappella farfense" ricca di affreschi risalenti al XV secolo raffiguranti  le Storie di S. Elena e della Croce (non visitabile per lavori di restauro).

ASCOLI PICENO

La città non vanta una famiglia locale al governo in maniera continuativa e la sua storia vede la presenza per un breve tempo sia dei Malatesta che degli Sforza: tra i monumenti archeologici, medievali e rinascimentali, che ne fanno una delle città più belle d’Italia, figura, accanto ai musei cittadini, il Forte Malatesta  (7) che prende il nome da Galeotto Malatesta cui gli ascolani, alla metà del '300, avevano conferito il comando delle armi nella guerra che li opponeva alla rivale potenza di Fermo.

Piacoteca civica di Ascoli Piceno (8) 


Legenda

Sede museale
Luogo di interesse
Palazzo dei Priori - FERMO
 
oratorio di Santa Monica - FERMO
 
chiesa di sant'Agostino - MONTERUBBIANO
 
canonica di santa Maria - ALTIDONA
 
oratorio farfense - SANTA VITTORIA IN MATENANO
 
chiesa di san Francesco - MONTEGIORGIO
 
Forte Malatesta - ASCOLI PICENO
 
Pinacoteca Civica - ASCOLI PICENO


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