Descrizione
carattere generale, Intorno al IX-X secolo doveva esistere in loco una "curtis" benedettina appartenente al monastero di S. Clemente in Casauria.
torre, La prima notizia attendibile dell`esistenza del castello di Caldarola risale al 1191 quando Celestino III, concedendo la protezione papale all'abbazia abruzzese di S. Clemente di Casauria, garantisce a quel monastero il godimento dei suoi possedimenti nelle Marche e tra questi vi era anche il castrum Caldarole. Il castello, costruito molto probabilmente nel X secolo per proteggere la curtis benedettina, doveva essere costituito da un semplice muro munito di una torre di guardia. L'attuale torre del Cassero sorge molto probabilmente sulle fondamenta di questa antica torre.
preesistenza, I restauri del castello eseguiti nel 1460 non dovettero interessare la torre perché in un dipinto del pittore Lorenzo D'Alessandro raffigurante la Madonna della Misericordia e realizzato nel 1491 compare una vista del castello di Caldarola sovrastato da una austera torre quadrata mutilata della merlatura e diroccata nella parte rivolta all'esterno. Molto probabilmente al tempo era già stata abbandonata perché non più rispondente alle nuove tecniche di difesa.
intero bene, Il 18 dicembre 1587 Evangelista Pallotta fu creato cardinale da Sisto V. Parallelemente a quanto stava realizzando il papa nella sua città d'origine, Montalto, anche il Pallotta volle fare di Caldarola una città moderna e mise in cantiere una serie di opere che la trasformarono urbanisticamente: demolì le vecchie mura, realizzò una grande piazza all'esterno con la chiesa e il palazzo di famiglia (Palazzo di Piazza), fece costruire il convento e la chiesa di S. Caterina che donò, insieme all'antico cassero, alle Canonichesse Regolari Lateranensi
torre, Mentre il cardinal Pallota stava realizzando nella parte alta del paese il suo palazzo estivo (chiamato Palazzo del Monte), l'antica torre del cassero rimase in piedi. Essa compare infatti sormontata da una croce in due dipinti risalenti a quel periodo. Il primo, realizzato da Simone De Magistris dopo il 1598, è conservato nel Palazzo di Piazza e rappresenta l'ingresso di Clemente VIII a Caldarola. Il secondo, conservato nella chiesa di Colfano, rappresenta la Madonna e il beato Francesco Piani.
torre, Tra il XVII e il XIII secolo l`antica torre fu demolita. In un dipinto, conservato nella chiesa di S. Martino e realizzato non prima del 1790, rappresentante il beato Francesco Piani che benedice Caldarola, essa non compare più nel panorama della città. Probabilmente fu demolita su richiesta delle suore del vicino convento le quali temevano da quella sguardi indiscreti.
complesso di appartenenza, Nella seconda metà dell`800 il conte Giuseppe Pallotta fece restaurare e riadattare le facciate del castello prospicienti il bosco (una è rimasta incompiuta), facendo eseguire un rivestimento in stile rinascimentale, secondo il gusto dell'epoca.
intero bene, Nel 1885 il conte Desiderio, figlio di Giuseppe Pallotta, si rese conto perlustrando la sua proprietà che vi erano numerose tracce di edifici e fortificazioni appartenute all'antico castello ma demolite o lasciate deperire da almeno tre secoli. Iniziò allora il ripristino o, sarebbe meglio dire la ricostruzione, in stile neogotico, del castello che credeva coincidesse tutto con la sua proprietà. Ritrovate le fondamenta dell'abbattuta torre su quelle rialzò l'attuale Cassero munito di torre nell'angolo nord. I lavori terminarono nel 1920.
intero bene, Nel corso del sec. XX l`edificio fu restaurato dalle monache di S. Caterina che non completarono i lavori, abbandonando una parte del cassero. In tale occasione alcuni solai in legno furono demoliti e ricostruiti in latero-cemento.