Descrizione
intero bene, Non si hanno notizie documentarie della porta urbica precedente. Molto probabilmente era ancora quella originaria del XVI secolo e doveva presentare un arco a tutto sesto come le altre due porte tuttora conservate
carattere generale, Dalla metà del XIX secolo un numero sempre più grande di cittadini di Monte San Giusto si dedicarono alla costruzione di scarpe adattando a laboratori le case del centro storico. La vecchia Porta Romana costituiva una strettoia per il traffico commerciale che si stava sviluppando con conseguente minor introito da parte del dazio. Per tale motivo si decise di allargare l'antica Porta Romana.
intero bene, Gerolamo Filippucci di Macerata, fatto un sopralluogo e i rilievi del caso, nell'agosto del 1862 presentò all'amministrazione comunale il progetto della nuova porta.
intero bene, Nel maggio del 1863 la giunta retta da Domenico Pesci, che dal dicembre 1860 aveva sostituito la precedente amministrazione pontificia, approvò il progetto e fece richiesta al governo di un sussidio, chiedendo altresì l'autorizzazione all'esproprio dei fabbricati da demolire.
intero bene, Nel maggio 1864 fu emanato il Decreto Reale di esproprio e forse venne concesso anche il contributo richiesto tratto da uno stanziamento governativo di due milioni di lire in favore dei paesi poveri.
intero bene, Nel 1866 iniziarono i lavori della nuova Porta. Appaltatore dei lavori fu Pietro Romagnoli e la direzione tecnica venne affidata all'ing. Guglielmo Prosperi .
intero bene, Nel febbraio 1867 il Prosperi chiese al Comune le sue spettanze. Queste gli furono negate e il tecnico venne licenziato perché si aspettava una verifica dei lavori svolti affidata all'ing. Pierucci. La controversia tra il Prosperi e il Comune causò la sospensione dei lavori.
intero bene, Il progetto Filippucci sarebbe dovuto costare 8.975,74 lire e, se si fossero aggiunti il costo degli espropri delle case, la costruzione di nuovi locali e altre spese impreviste, le casse comunali non avrebbero potuto reggere il peso dell'intera costruzione. Si decise perciò di rettificare il progetto iniziale affidando l'incarico a Giovanbattista Carducci di Fermo che apportò notevoli risparmi.
intero bene, Pacifico Compagnucci, proprietario della casa sita sul lato destro di Porta Romana, non accettò l'entità dell'indennizzo di esproprio
intero bene, Risolta la controversia col Compagnucci i lavori della nuova Porta poterono concludersi dopo sei anni dall'inizio.
intero bene, Nell`agosto 1873 il sindaco Cesare Romani sollecitò l`ing. Vincenzo Venturini di Morrovalle per il collaudo della Barriera e per il saldo definitivo dell'appaltatore Pietro Romagnoli.
intero bene, I fabbricati che delimitano la Porta furono ristrutturati, molto probabilmente, nella seconda metà del secolo attuale. Tali opere comportarono, insieme alla sopraelevazione degli edifici, la demolizione della parte superiore del prospetto sud e la modifica delle aperture del piano terra del lato nord. Anche il prospetto esterno fu modificato con lo spostamento dei pilastri e la costruzione del porticato che ha isolato il pilastro sud della Porta.