Descrizione
affresco, Prima dell`attuale chiesa esisteva sul luogo una piccola edicola nella quale era affrescata l'immagine della Vergine con i santi Apostoli Giacomo e Giovanni. Questa edicola, come le altre tre dedicate alla Madonna (S. Maria delle Grazie, S. Maria della Purità, S. Maria del Latte), sorgeva all'incrocio di antiche strade.
intero bene, A seguito di un evento miracoloso (l`offerta di quattro pani ad una povera ragazza del luogo) incominciarono ad affluire numerosi fedeli che lasciavano copiose offerte. L'arcivescovo di Fermo mons. Borgia nominò un amministratore nella figura del sig. Alessandro Bonafede che con quelle offerte fece costruire una piccola chiesa inglobandovi l'antica edicola affrescata.
intero bene, Aumentando il numero dei fedeli che accorrevano alla piccola chiesa fu decisa la sua demolizione ad eccezione del muro originario con l'affresco.
intero bene, Il progetto della nuova chiesa fu affidato all`ingegnere comunale Gaetano Maggi di Recanati. La costruzione fu portata a termine in cinque anni con una spesa di 3.000 scudi pari a 15.960 lire. La notizia si desume da alcune memorie, conservate presso la Curia vescovile di Fermo, redatte in data 12.11.1765 da Giuseppe Stortini, amministratore della fabbrica in sostituzione di Alessandro Bonafede.
affresco, Serafino Orsini da Montegranaro restaurò l'affresco.
affresco, A seguito di lavori di restauro venne rimosso uno strato di intonaco consentendo di leggere l'iscrizione latina, probabilmente originaria, che ancora si conserva: Virginis intactae cum veneris ante figuram pretureundo gave ne sileatur ave. Da questa iscrizione si dedurrebbe che il titolo originario dell'edicola non fosse quello delle Panette.