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CHIESA DELLA MADONNA DELLA MARINA

Autore
Ferri Gaetano primo progetto

Tipo
chiesa cattedrale

Descrizione

chiesa precedente, L`attuale cattedrale della `` Madonna della Marina`` si ricollega idealmente ad una piu' piccola chiesa che i sambenedettesi eressero sulla spiaggia, in localita'denominata indifferentemente ''S. Antonio'' o '' della Marina'', situata nell'attuale piazza Cesare Battisti, all'imbocco di via Crispi, con la facciata rivolta verso l'attuale strada nazionale. Essa sorgeva quasi in riva al mare, che in quell'epoca lambiva piu' da vicino la rocca. Il paese contava allora 800 abitanti.La Chiesa si costrui' o si inaguro' nel 1615.

chiesa precedente, La chiesa misurava circa 25 m. in lunghezza ed 11, 5 in larghezza ed altezza. Una vecchia stampa la riproduce con la sua facciata non priva di una certa eleganza barocca, con un'unico ingresso per l'unica navata ed il campanile a vela. Sopra la porta d'ingresso,uno stemma ed un bassorilievo del Patrono San Benedetto Martire. L'interno, descritto dai resoconti delle visite pastorali, aveva un,altare maggiore e quattro laterali. L'altare maggiore aveva un affresco rappresentante la Vergine con i santi rocco e Bastiano. La chiesa era priva della sacrestia e dell'abitazione del prete. Sin dai primi tempi, il Comune vi assegno' un eremita che aveva l'obbligo della manutenzione. All'amministrazione della chiesa erano preposti due procuratori eletti dal Consiglio comunale che dovevano rispondere ai Massari della loro gestione. La chiesa viene nominata per tutto il secolo XVII ''chiesa della Madonna della spiaggia''.

chiesa precedente, La chiesa per tutto il settecento necessito` di frequenti e dispendiosi restauri, dovute all'impetuose inondazioni del torrente Albula e dal basso livello del pavimento della chiesa. Essa era cosi' malandata che il vescovo piu' volte ne sospese la sua funzionalita'.

chiesa precedente, Alla fine del sec. XVIII e negli anni immediatamente successivi, non trovandosi in paese locali abbastanza ampi per acquartierare le molte truppe transitanti per San Benedetto, la chiesa, ormai fatiscente, sconsacrata e spoglia dei sacri arredi, fu adibita a caserma, magazzino militare e scuderia, sanzionandone uno stato di fatto: la notte prima, il 16 febbraio 1798, i franco- cisalpini del generale Rusca vi erano entrati manu militari sfondando la porta e mettendo tutto a soqquadro.La chiesa resto' sospesa al culto fino all'agosto del 1818.

chiesa precedente, Passato il periodo repubblicano e napoleonico, ristabilitosi il governo pontificio, il consigliere Luigi Ascolani esortava il Comune a restaurare la Chiesa della Marina ormai fatiscente. Il 5 aprile 1819 il vicario Foraneo Nico informava il vescovo che i restauri della Madonnna della Marina erano cominciati.

chiesa precedente, Con breve pontificio del 27 novembre 1820 Pio VII elevo` la chiesa a seconda parrocchia. Primo parroco fu il padre Gioacchino Pizzi un religioso ripano appartenente alla Congregazione dei Chierici Regolari e successivamente entrato nel clero diocesano. Resse la parrocchia fino alla sua morte, avvenuta il 26 novembre 1837.

chiesa precedente, Il primo parroco della chiesa (23 aprile 1821 - 26 novembre 1837), padre Gioacchino Pizzi, in seduta consigliare del 20 luglio 1823 faceva istanza al Comune per allungare la chiesa esistente, rialzarla, farne la facciata e costruirvi la sacrestia, offrendo una sua personale contribuzione di 300 scudi. Nulla ottenne, per cui la chiesa , date le cattive condizioni dei suoi materiali e i frequenti straripamenti del vicino torrente, si riducesse ad uno stato sempre piu' fatiscente. Alla sua morte, Don Pizzi, con atto notarile, assegno' il suo patrimonio per l'erezione di un ospedale e della chiesa.

chiesa precedente, Alla morte di Don Pizzi il problema della sistemazione della chiesa o della sua riedificazione si mostro' di difficile soluzione. Il 5 settembre 1838 si stipularono patti con i PP. Filippini ed il 1 giugno 1939 presero possesso della parrocchia nella persona del Padre Vincenzo Maria Micchettoni (1805- 1856). In data 3 settembre1839 il Padre regalo' alla chiesa della Marina le reliquie del santo martire Illuminato, trovato in Roma il 23. 02. 1837 nel cimitero di Sant'Ippolito in via Tiburtina ed il 19 settembre 1841 dono' la reliquia della santa martire Urbica.

chiesa, Dai patti con i PP Filippini all`erezione della nuova chiesa trascorsero anni nei quali molto si dibatte' riguardo all'ubicazione. Fra le diverse ipotesi nella sed. del 19.08. 1840 si scelse un luogo allora disabitato di proprieta' del mugnaio Gregorio Petrelli. Il luogo fu ritenuto adatto dal vescovo Canestrari, dall'ing. Filippo Rossetti, dall'arch. Carducci di Fermo e dalla maggioranza dei capi famiglia. Di contro, a molti la localita' pareva eccentrica, bassa e troppo vicina ad un luogo di perdizione qual'era allora il costruendo teatro ed a ridosso soltanto delle meschine casupole dei pescatori. Si intavolarono trattative con il mugnaio Petrelli acquistando intanto un po' di terreno che sarebbe servito ai Padri per la costruzione della loro casa, nel frattempo, il mugnaio, temendo un'esproprio, vendette la proprieta' all'armatore Luigi Papetti, il quale si oppose alla vendita .Si intento' causa ed il 24.07.1844 il terreno fu acquistato con scudi 214.75.

chiesa, All`inizio del gennaio 1842 si presero accordi con l`ing. Luigi Micheli di Offida, ma egli non volle assumersi l'impegno. Accetto' il bolognese Gaetano Ferri, professore di disegno ed architettura all'Universita' di Macerata. La chiesa doveva contenere 3000 fedeli, avere un'unica navata, grande abside con soprastante cantoria, tre capppelle per ogni fianco, tre porte d'ingresso sulla facciata, torre a cornu evangeli e sacrestia dalla parte opposta. Spesa non superiore a 6-7mila scudi, compenso per il progettista 130 scudi. Il prof. Ferri appresto' in breve un progetto lodato dall'Accademia Artistica bolognese a cui si ricorse per un giudizio nel giugno 1843. A conti fatti si giudico' che la spesa sarebbe stata di circa 10.000 scudi e, saldato il compenso all'artista, si archivio' il progetto.

chiesa, Nel maggio 1843 il Padre Saverio Desideri sostitui` nell`ufficio parrocchiale il Padre Micchettoni. Il vescovo, per evitare spese e ritardi nella costruzione della nuova chiesa, stabili', il 12.08.1847, che ci si attenesse al disegno usato in quegli anni per costruire la chiesa parrocchiale di Porto S. Giorgio, con le debite modifiche ritenute necessarie dal costrutture della medesima, sig. Giovanni Basili di Porto S. Giorgio e dall'architetto ascolano Ignazio Cantalamessa.

chiesa, Il 16 maggio 1847 il vescovo diocesano Giovanni Carlo Gentile benediceva la prima pietra della nuova chiesa della marina e si dava inizio ai lavori. All'architetto Ignazio Cantalamessa, al quale furono pagato 10 scudi, il 24 maggio 1847, per un abbozzo di disegno fatto per la chiesa, succedette il Conte Virginio Vespignani, architetto grandemente stimato ed adoperato da Pio IX, il quale fino al 4 dicembre 1859, venne appositamente da Roma per suggerimenti e sopralluoghi di controllo sull'andamento dei lavori

chiesa, Dopo il 1860, quando l`edificio si alzava con le mura perimetrali a circa un metro da terra, i lavori si interruppero, sia per le vicende politiche risorgimentali, sia per la cronica scarsita' dei mezzi economici ( i Padri Filippini non potendo far fronte alle quote previste dal contratto, 150 scudi annui, si allontanarono da San Benedetto, proponendo di ritonarvi a chiesa ultimata). I lavori furono fermi fino al 1894 e nel frattempo andarono dispersi tutti i materiali accumulati per la fabbrica.

chiesa, Il 31 dicembre 1889 fu nominato parroco don Francesco Sciocchetti (1863-1946) il quale incoraggiato dal nuovo vescovo Giacinto Nicolai, che dal 1880 al 1890 era stato parroco della chiesa abbaziale del Paese Alto di San Benedetto, per reperire i fondi per la costruzione della nuova chiesa, istitui', dal 1891 al 1895, una sottoscrizione pubblica con offerte popolari di 10 centesimi. L'importo calcolato per l'intera fabbrica era di 50.000 lire. Nel 1894-1895 i muri della chiesa arrivavano ad 8 metri.

chiesa, Dopo l`attiva ripresa della costruzione, per mancanza di fondi, nel 1896 si sospesero i lavori fino alla morte del venerabile vescovo avvenuta il 29 settembre 1900.

chiesa precedente, La costruzione della nuova chiesa era piu` che urgente dopo la demolizione della chiesa della Marina avvenuta nel maggio 1899 a seguito dello straripamento del torrente Albula che il 6 luglio 1898 aveva invaso l'intero abitato e indebolito le ormai troppo fatiscenti mura della chiesa seicentesca.

chiesa, Trasportati tutti gli arredi della vecchia chiesa in quella di S. Giuseppe a causa dello straripamento del torrente Albula avvenuto il 6 luglio 1898, ripresero nel 1901 i lavori per la costruzione della nuova cattedrale con la volonta' di restringere le proporzioni del progetto per mancanza di fondi.

chiesa, Il ridimensionamento del progetto fu questa volta dell`architetto Giuseppe Rossi di Macerata con l'approvazione del celebre architetto Giuseppe Sacconi di Montalto che fece terminare al chiesa laddove le tre navate dovevano innestarsi con la crociera del primitivo progetto.

chiesa, Il 4 aprile 1908 il vescovo diocesano Luigi Boschi benedisse la nuova chiesa, che misurava m. 70 per 24. Quella sera un'imponente processione di fedeli trasportava il quadro della Madonna della Marina, che era stato donato alla vecchia chiesa ai primi dell'ottocento dal frate cappuccino Giacomo Santucci, dalla chiesa di S. Giuseppe.

chiesa, Don Sciocchetti abbelli` e decoro` la chiesa con l`aggiunta di 6 altari di pregievole fattura che recupero' da altre chiese demolite. Tre altari di marmo dedicati al S. Cuore, a S.Biagio e a S. Antonio da Padova furono acquistati per 2.200 lire dall'amministrazione provinciale di Ascoli Piceno, proprietaria dell'ex chiesa ascolana di S. Filippo abbattuta nel 1912, tre altari lignei, dedicati a S. Agnese, S. Lucia e all'Addolorata, provengono dalladiruta chiesa di Sant'Agostino a Ripatransone. Tutti questi altari furono ricomposti dal fratello di don Francesco, il pittore don Luigi Sciocchetti. Fu pure costruita nello stesso anno, in cima alla navata di destra, una cappella in onore della Madonna di Lourdes.

chiesa, Il successore di don Sciocchetti, don Giuseppe Rossi (1884-1930), fece costruire la gradinata esterna e al facciata ( che rimase incompiuta a meta') su disegno del prof. Sanzio Giovannelli. Ugualmente fu costruito nel 1926 il pavimento in graniglia, eseguito dalla ditta Montesi di Senigallia, su disegni dell'ing. Grifi.

chiesa, Negli anni settanta, per diretto interessamento del vescovo diocesano, mons. Vincenzo Radicioni, sotto i parrocati di don Costantino Calvaresi ( 1930- 1980) e di don Mario De Angelis (1980-1985), si penso' al completamento della facciata esterna e dell'interno aggiungendo l'abside e prolungando di parecchi metri la navata centrale. Si aggiunse anche il tozzo campanile.

chiesa, La consacrazione della chiesa si ebbe soltanto l`11 febbraio 1973 dopo il definitivo ampliamento e compimento della facciata.

chiesa, Nel 1993, il Papa Giovanni Paolo II eleva la citta` di San Benedetto a citta' vescovile e con decreto pontificio del 30 settembre 1986 la chiesa della Marina diviene la nuova cattedrale della nuova diocesi di San Benedetto, Ripatransone, Montalto.

chiesa, Il primo vescovo della diocesi, mons. Giuseppe Chiaretti, mise mano al restauro del presbiterio. Su disegno dell'architetto Vincenzo Acciarri, nel 1992 - 1993, fu realizzato un nuovo altare maggiore, la cappella del SS. Sacramento, la sacrestia e la porta laterale destra con accesso per disabili. L'abside fu affrescata dal giugno al dicembre 1993 dal pittore Ugolino da Belluno coadiuvato dal nipote Silvio Alessandri.

chiesa, Attualmente sono in corso i lavori di restauro della copertura dell`edificio.

Datazione
XVII - XVII

Identificatore
11 - 00066207

Proprietà
CDGG=proprietà Ente ecclesiastico; CDGS=Parrocchia di S. Maria della Marina;