Cultura

Musei.ConsultazioneBeni2023


CASA A SCHIERA

Tipo
casa a schiera

Descrizione

intero bene, Ricostruire la storia dell'edificio risulta piuttosto difficile perchè l'intera zona è stata fortemente modificata prima a causa della guerra, poi per il sisma del 1972. Le poche notizie reperite indicano l'edificio come " ... confinante con la chiesa di S. Antonio ..." o addirittura che "... i perimetrali ed un muro trasversale ... lo spigolo ad est ... ornato da quattro ... formelle cinquecentesche rappresentanti degli angeli ... " ed altre strutture che appartengono alla casa erano le antiche strutture della chiesa. La chiesa esisteva già durante l'assedio alla Rocca Papale di S. Cataldo (1383) ed è ricordata da Oddo di Biagio nel suo racconto sulla distruzione del Cassero anconitano. La sua vicinanza alle mura e la considerazione che queste erano il prolungamento di quelle che partivano dalla Porta di S. Pietro (del 1221) la fa ritenere sicuramente anteriore al sec. XIII.

chiesa preesistente, Nel 1532 l'abate Filippo Nappi, che era titolare in virtù del giuspatronato che vi esercitava la sua famiglia, la cedette alla comunità dei Frati Serviti che avevano dovuto abbandonare il loro convento sul colle Astagno per la costruzione della Cittadella progettata dal Sangallo (i Serviti entrarono il 24 novembre 1532, con rogito del notaio Filippo Riccobaldi, confermato da una bolla di Clemente VII del 19 marzo 1533). La chiesa ritornerà ai Nappi nel 1549, quando i Serviti andarono ad amministrare la parrocchia dei SS. Pietro e Paolo.

intero bene, Nella pianta di Ancona del De Giardinis del 1745 si riescono a distinguere con chiarezza gli edifici che si organizzano sulla Via del Faro ed è presente al n. 10 la chiesa di S. Antonio, posta tra una strada ed il complesso al n. 9, che corrispondeva alla chiesa di S. Lorenzo e al Conservatorio delle Pupille (edificio di cui oggi rimangono poche parti).

intero bene, La profanazione della chiesa e la sua sconsacrazione, fu decretata dal Vescovo Bufalini il 22 novembre 1781.

intero bene, Nel 1784 la chiesa di S. Antonio fu trasformata in casa di abitazione. La struttura venne pesantemente modificata, e probabilmente dell'antica chiesa si salvarono solamente le murature perimetrali.

intero bene, Nell' "Iconografia della città di Ancona" del 1813 l'edificio, però non è distinguibile, almeno non nella sua attuale configurazione. Infatti la parte di edificato compresa tra Via del Faro (allora Via delle Monache) e la scalinata sulla destra, fa ancora parte del grande complesso (alla particella E1) di proprietà della "Pia casa delle Fanciulle orfane", e non risulta una unità abitativa distinta. L'unica casa di abitazione che si rileva è quella alla particella n. 1030 (tra Via dell'Ospedale Civile e la suddetta scalinata), di proprietà della stessa Istituzione , definita nel "Brogliardo della città" del 1815 "casa e corte in affitto".

intero bene, Durante gli eventi bellici dell'ultima guerra l'edificio subì pesanti danni, che causarono la distruzione o il danneggiamento di gran parte degli edifici della via.

intero bene, Con la concessione edilizia n. 129/1976 il Comune di Ancona ha approvato il progetto di ristrutturazione dello stabile sito in Via del Faro n. 8. Il progetto prevedeva: sottofondazioni

intero bene, Il sisma del 1972 danneggiò l'edificio che già versava in pessime condizioni.

Datazione
XIII - XIII

Localizzazione
(AN) Ancona

Identificatore
11 - 00065767

Proprietà
CDGG=proprietà privata; CDGS=Ferretti Silvano ed altri;