Descrizione
intero bene, La chiesa fu eretta nella metà del XVI secolo (tra il 1530 ed il 1544 ), insieme all'attiguo Ospedale delle Donne e del Brefotrofio. Nella "Pianta di Ancona" di Giacomo Fontana del 1569 il complesso viene messo in evidenza al numero 35 come "ospedale de la Nunciata". Nell'ospedale prestavano servizio i Frati di S. Giovanni di Dio, era amministrato dalla "Società dei conciapelli" e la sorveglianza era esercitata dalla Confraternita di S. Girolamo (che, per assolvere detto incarico era più conosciuta come Confraternita dell'Annunziata, e che più tardi si unì a quella della Misericordia e Morte aggiungendo così l'assistenza ai nascituri e nati a quella ai condannati a morte e a pene detentive).
intero bene, Nel 1731 è regolarmente funzionante, come si evince dalla visita pastorale Mancinforte, e viene nominato un altare dedicato a S. Apollonia.
intero bene, Nel 1784 iniziarono i lavori di risistemazione, terminati nel 1825, su progetto dell'architetto Antonio Papis. Il progetto prevedeva la ricostruzione dell'abside e del presbiterio. Al Papis è attribuito, anche, l'altare maggiore.
intero bene, Le notevoli trasformazioni subite si rilevano comparando lo stato attuale con l'ingombro planimetrico riportato nella "Iconografia della città " del 1813 con la "Mappa di Ancona" del 1828 (?) del cessato catasto. Nella prima si nota che solo il corpo di fabbrica lungo via Podesti ha conservato le sue caratteristiche dimensionali, tutta la parte sul retro ed i corpi che affacciavano sulle corti interne sono stati profondamente modificati. Anche l'ampio cortile centrale attualmente esistente era occupato in parte dall'edificio. La proprietà tra il 1815 ed 1830-33 non si modificò: la chiesa (degli Esposti) apparteneva all'Arciconfraternita della Misericordia e Morte e l'Ospedale è chiamato Conservatorio (o Ospedale) degli Esposti.
intero bene, La chiesa era ricca di arredi sacri: l'altare maggiore del Papis ospitava una tela "Annunciata" di F. Podesti
intero bene, Dopo i danni bellici del 1944 l'edificio subì nuovamente interventi di pesante ristrutturazione, che causarono la distruzione della facciata e di tre altari, tra i quali quello maggiore progettato dal Papis, e la modificazione della zona absidale. Della sua redazione Ottocentesca è rimasta intatta, solo, la volta e la cupola con le rispettive decorazioni. Alla sacrestia si è sostituito un cortile.
chiesa, Dopo il sisma del 1972 l'edificio subì nuovamente interventi di ristrutturazione, perdendo ancora una volta parti significative delle strutture originarie.
chiesa, La chiesa prima del 1784, sappiamo dagli storici, aveva un'aula rettangolare, larga quanto l'attuale, ma meno profonda, che arrivava sino all'arcata verso la navata che oggi sorregge la cupola. Questa ed il presbiterio sono una aggiunta ottocentesca